Il ventennale della caduta del Muro è stato solennemente celebrato a Berlino, con l’intervento di numerosi Capi di Stato. Tutta la stampa mondiale si è ampiamente dedicata a ricordare quell’evento che segnò la fine della guerra fredda e la possibilità per numerosi paesi fino ad allora schiavi dell’impero sovietico di imboccare una strada di libertà e democrazia.
Anche in Italia l’avvenimento è stato ampiamente ricordato ed in molte dichiarazioni i principali esponenti politici hanno voluto rammentare quanto fondamentale sia stata quella “caduta” che ha posto fine all’impero sovietico. Particolarmente interessanti sono state le dichiarazioni del Presidente della Repubblica che non ha esitato a celebrare la ricomparsa della libertà e della democrazia nel mondo. Alcuni, ricordando le esternazioni dello stesso Napolitano in occasione dei fatti d’Ungheria o di Praga, da lui elogiati a suo tempo, non ha perso l’occasione di stupirsi. Lo stesso è accaduto a vari esponenti di spicco dello scomparso PCI (poi metamorfosato in PDS, poi DS ed infine PD, in attesa di ulteriori denominazioni) come per esempio l’on. Fassino.
A nostro avviso non c’è affatto da meravigliarsi che importanti reduci del PCI si siano pubblicamente rallegrati di quell’avvenimento. E’ stato infatti grazie alla fine dell’URSS che i partiti comunisti, sia pur sotto mentite spoglie, hanno potuto uscire dall’isolamento in cui la loro sudditanza li aveva fino ad allora tenuti, tanto che, per la prima volta nella storia d’Italia, la presidenza del Consiglio è stata appannaggio del comunista Massimo D’Alema.
Il Bertoldo
1 commento:
Rivedendo le noiosissime celebrazioni e dei politici-pulcinella che c'erano/non c'erano mi sono accorto del grande vuoto lasciato da R.R., per fortuna qualcuno in TV ha voluto ricordarlo con il suo discorso dell'87 a Berlino:
Mr. Gorbachev, open this gate. Mr. Gorbachev -- Mr. Gorbachev, tear down this wall!
Oggi solo nani, tanti nani nel circo della globalizzazione.
Il mese scorso ho ordinato su un sito americano di cineserie varie un videogioco cinese a poco meno di 60 euro con le spese di spedizione gratuite. Il giocattolino è ben fatto, ha un microprocessore (un clone cinese - illegale ? - di un MIPS) svariate volte più potente di quello di un Nintendo DS, un sistema operativo cinese, degli emulatori cinesi che permettono di giocare con le rom di svariati (8000+) videogiochi scaricate illegalmente dal web. Stanno saccheggiando le nostre propriet' intellettuali. Tutto questo tranquillamente a casa mia in 5 settimane da HK senza neanche un controllo doganale. A me ha fatto lo stesso effetto che fecero ai senatori romani i fichi freschi di Catone. Per favore fate qualcosa, fermateli, non voglio che i miei nipoti parlino mandarino!
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