22 dicembre 2009

Caldo o freddo

Si è conclusa poco brillantemente la Conferenza di Copenhagen sul clima. Normalmente le conferenze internazionali si concludono con la firma di trattati. Qmettere mano alla borsauesta volta ci si è limitati a comunicare che i paesi intervenuti hanno”preso atto” delle raccomandazioni formulate da alcuni paesi: un po’ poco per un consesso durato molti giorni ed al quale hanno partecipato i capi di stato o di governo di ben 193 paesi.
E c’è da dire che fra le raccomandazioni ce n’è una a ben vedere alquanto bizzarra: ci si dovrebbe impegnare a limitare a non più di due gradi il riscaldamento del clima rispetto all’era preindustriale. Dato che, a parte i cacciatori di finanziamenti e di premi Nobel impegnati nel cercare di convincere la platea che i cambiamenti climatici sono esclusivamente dovuti all’attività umana, sull’argomento c’è tutt’altro che accordo fra i “veri” esperti, la proposta ci sembra un tantino ambiziosa. Del resto tutti ricordano il famoso “buco dell’ozono” che tanto aveva preoccupato i media e che si è rivelato una autentica bufala di allarmisti incompetenti.
Se effettivamente qualcuno crede che l’attività umana sia tanto potente da influenzare il clima del pianeta, nessuno ci ha mai spiegato perché nei milioni di anni che hanno preceduto la comparsa dell’uomo sulla terra si siano susseguiti periodi caldi e freddi o addirittura glaciali.
Comunque, date le premesse che impegnano i governi a controllare l’andamento di fenomeni fisici terrestri, dobbiamo aspettarci quanto prima la convocazione di una conferenza internazionale per impegnare i governi a far sì che i terremoti si verifichino solo nelle ore antimeridiane oppure a limitare l’altezza delle onde degli tsunami a non più di due metri.
In definitiva tutto l’insieme, costato sicuramente cifre enormi, ci sembra veramente abbia assunto le caratteristiche della pagliacciata, ed è per lo meno consolante che alla fine ci sia stata solo una presa d’atto e non un impegno formalizzato in un vero e proprio trattato. L’unica cosa che ci preoccupa è che, sempre sulla stessa linea di “pensiero”, si sia raccomandato agli stati più avanzati economicamente di mettere mano alla borsa e quindi mettere a disposizione dei paesi più in difficoltà ingenti somme.
Il che conferma il vecchio detto che “tutti i salmi finiscono in Gloria”, intendendosi per Gloria l’erogazione, a carico dei contribuenti, di somme sul cui utilizzo essi non avranno mai alcun tipo di controllo, e neppure sapranno come verranno realmente utilizzate. A questo proposito temiamo fermamente che i fondi erogati vadano a finire nelle mani di governanti avidi e corrotti oppure che vengano spesi per la maggior parte per mantenere una ennesima vorace burocrazia.
Naturalmente, anche in questa occasione, si è accuratamente evitato di affrontare quelli che a nostro parere sono i veri problemi ambientali e politici legati al clima.
Il primo e più serio problema è costituito dall’inquinamento, che ha certamente gravi conseguenze sulla salute umana e sulla conservazione delle cose. Per questo occorre prendere efficaci provvedimenti al fine di ridurre l’utilizzo di fonti di energia derivate dal carbone e dagli idrocarburi. Ciò si otterrà non certo programmando un ritorno all’età della pietra, ma promuovendo una maggiore efficienza di tutti gli impianti che utilizzano quei combustibili ed incrementando la produzione di energia da fonti non inquinanti, in primis il nucleare, senza investire per il momento fondi rilevanti nell’eolico o nel solare - ad oggi tutt’altro che affidabili – se non a scopo di ricerca. Esistono poi altre possibilità, come lo sfruttamento dell’energia geotermica, finora praticamente trascurata.
Fra le altre cose e dal punto di vista politico, una seria limitazione dell’attuale dipendenza dal petrolio consentirebbe al mondo sviluppato di ridurre la servitù nei confronti dei paesi produttori, in genere assai poco democratici ed in molti casi addirittura fomentatori e finanziatori di disordini e terrorismo, e le cui pretese finanziarie, attraverso spregiudicate forme di speculazione, frenano non solo le economie sviluppate, ma impediscono in molti casi lo sviluppo dei paesi più poveri.
Da un altro punto di vista, e sempre che sia vero che il pianeta sta subendo un processo di riscaldamento, sarebbe il caso di preoccuparsi delle misure da prendere per ovviare agli eventuali problemi climatici che ciò potrebbe comportare. In particolare lasciando da parte le stupidaggini come quella enunciata da qualcuno che ha proposto di diventare tutti vegetariani in modo da limitare gli allevamenti di bovini e quindi le emissioni di gas serra contenuti nelle flatulenze degli stessi: come se i bovini non fossero, per loro natura, vegetariani come si vorrebbe che diventassero i circa sette miliardi di esseri umani. In conclusione, sembra che le uniche flatulenze veramente dannose siano quelle verbali dei talebani dell’ambientalismo.
Prevedere quindi programmi di irrigazione a limitato consumo di acqua in previsione di eventuali inaridimenti di intere regioni, migliorare l’efficienza degli impianti di raffreddamento, difendere le zone costiere più basse, eccetera, in modo da essere preparati ad eventi che comunque dai veri esperti sono ritenuti assai poco probabili, per lo meno in un prevedibile futuro.
Questi potrebbero essere veramente provvedimenti tollerabili e che consentirebbero, per una volta, di spendere utilmente il denaro dei contribuenti anziché sperperarlo in sciocchezze a beneficio solo di pochi “furbi”.
Il Bertoldo

2 commenti:

Il soltio Anonimo ha detto...

Voglio fare l'obiettore di coscienza: voglio detrarre dalle tasse che pago la quota dovuta per combattere il global warming!

Anonimo ha detto...

sono anni che continuo a buttare sul muso a chi crede che l'uomo sia così potente da cambiare il clima del pianeta due esempi.....
come mai al tempo dei Vichinghi la Groenlandia era chiamata "La verde groenlandia " con un clima nord europeo.....???? come mai il Sahara era una sterminata pianura al tempo dei Romani???? probabilmente Maometto ha inquimìnato tutto desertificando la regione????:)......
ed oggi sta nevicando in proporzione avanzata.....naturalemnte colpa della "cappa" di calore......
ma non facciamo ridere.......
Fritz