La raccolta delle schede avveniva alla luce del sole: "Al ristorante La Porchetta di Carlton, quando ci hanno chiesto le buste, c'era il comitato intero dell'associazione, se ne è parlato davanti a tutti quanti, c'erano Vince Pitoggi, Sai Marrocco, Paolo Sepe...", ricorda Attilio Riccardi, presidente dell'Associazione Laziali nel Mondo del Vittoria, che parla di "mille voti mandati a Sydney in aereo".
Dopo lo scandalo che ha investito il senatore Nicola Di Girolamo, una denuncia che arriva dall'Australia getta nuove ombre sul sistema elettorale che consente dal 2006 agli italiani residenti all'estero di votare per la Camera e il Senato. E' quanto rivela Paolo Viana in un servizio pubblicato sul quotidiano Avvenire. Nel video, postato qui sopra, i responsabili di alcune associazioni che riuniscono i laziali residenti nello stato di Victoria rivelano di aver partecipato a brogli estesi e ripetuti nel tempo. Affermano di aver raccolto, sia nel 2006 sia nel 2008, pacchi di schede elettorali e di averle consegnate ad emissari di due candidati del Partito Democratico nella circoscrizione Africa-Asia-Oceania-Antartide, Marco Fedi, eletto alla Camera, e Nino Randazzo, eletto al Senato. I testimoni raccontano, di voti ceduti in cambio di viaggi in Italia, finanziati dalla Regione Lazio, e di non meglio precisati 'favori' ai club che hanno raccolto le schede elettorali; spiegano come abbiano convinto i loro connazionali a consegnare le schede che ciascun elettore iscritto al registro degli italiani residenti all'estero avrebbe dovuto compilare 'personalmente e segretamente', prima di rispedirle in busta chiusa; citano luoghi e momenti in cui sarebbe avvenuta la consegna; descrivono dove e come la catena di montaggio le avrebbe compilate.
Pazzesco!!!
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4 commenti:
Pazzesco, appunto.
Ma a cosa servono questi deputati e senatori esteri? Un legge vergognosa e ridicola!!!!!
Ma dai questa e' una barzelletta!!
il nome del ristorante, l'uomo con la coppola in testa, i nomi dei personaggi...Ci manca solo la musica del padrino...
Miiinchia!
Chissà se il PDM (Partito dei Media) rilancerà anche questo scandalo, oppure il tutto si limiterà al caso Di Gerolamo.
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