05 marzo 2010

Strani Democratici

Quanto sta avvenendo in questi giorni in vista delle prossime elezioni regionali, con l’eliminazione di numerose liste, soprattutto della maggioranza, al di là di ogni recriminazione merita certamente alcune considerazioni.
Va premesso, a scanso di equivoci, che gli esponenti del PDL incaricati della presentazione delle liste ai competenti uffici dei tribunali hanno dato dimostrazione di assoluta leggerezza ed incompetenza, per non dire di totale stupidità, tali da rendere possibili tutti i tipi di contestazione, col risultato che è sotto gli occhi di tutti.
Detto questo conviene esaminare con qualche attenzione il comportamento degli esponenti del Partito Radicale. Pochi giorni fa sia Giacinto detto Marco Pannella e la sua controfigura Emma Bonino hanno iniziato uno sciopero della fame (o della sete?) per protestare contro le leggi liberticide ed antidemocratiche che affliggono il nostro paese. Il Pannella è giunto fino a minacciare (?) di chiedere asilo politico a qualche paese estero (magari lo facesse) dato che considera di essere un perseguitato politico cui è proibito – per legge! – di partecipare liberamente agli agoni elettorali e di svolgere le necessarie campagne di presentazione agli elettori.
Qui appare evidente la contraddizione nel comportamento del duo radicale. Da un lato ci si lamenta perché le sciagurate leggi italiane impediscono la libera espressione del voto (soprattutto quello in favore dei radicali), dall’altro ci si appella alle stesse leggi liberticide, chiedendone la pignolesca applicazione, al fine di impedire alla forza politica maggioritaria nel paese di partecipare alle elezioni. Dato che appare probabile che la coalizione di centrodestra possa riportare un importante successo, si è pensato che, eliminandone la partecipazione, se ne impedirebbe l’affermazione. Viene in mente la pubblicità televisiva “Ti piace vincere facile?”.
Se questo comportamento sia coerente con le continue sparate radicali in favore di una più sostanziale democrazia è lasciato al giudizio dei lettori. Quello che si può tuttavia affermare è che anche i purissimi difensori della libertà di ciascuno di esprimere le proprie convinzioni politiche in determinate occasioni non esitano a comportarsi da “magliari” e ad impedire ai propri avversari l’esercizio di quei diritti che essi reclamano rumorosamente per se stessi.

Il Bertoldo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

a Roma alla presentazione delle liste del Pdl...due rappresentanti dei "radiculi"...si sono sdraiati davanti alla porta d'ingresso alla
aula di presentazione....era possibile intrare solo "calpestandoli"...."se seri mi eran gia murtadela"........la verfa voce di ogni diritto(solo loro)....sono questa gente......
perchè se ,veramente,fanno i digiuni non li portano a definitivo compimento?????
Fritz

Nobile di Treviso ha detto...

Si ho saputo di questi radicali per terra. maledetti!