Molti organi di stampa affermano che, a seguito del risultato delle elezioni, si stia preparando nel Partito Democratico una “resa dei conti”. Sembra che i più accaniti su questa posizione siano i precedenti segretari del partito, Franceschini e Veltroni, che non hanno mai tollerato la nomina di Pierluigi Bersani a tale importante carica. Anche da parte degli oppositori del partito ci si augura che, nel corso di tale operazione, gli interessati, malgrado la scarsa capacità matematica dimostrata nel corso della campagna elettorale, riescano a fare i conti un po’ meglio che in passato e che il risultato finale sia giusto.
Anche nella coalizione di centro destra, passato il momento di euforia per il successo elettorale, si annuncia un po’ di maretta. Ci si domanda infatti quale saranno gli sviluppi a seguito del grande consenso ottenuto dalla Lega, che come è noto non è particolarmente gradita al cofondatore del PdL, Gianfranco Fini. Il quale del resto non ha alcun titolo per vantarsi del successo del suo partito, data la sua scarsa, quando non del tutto controproducente, partecipazione alla campagna elettorale.
Anche in questo caso c’è da augurarsi che le eventuali scaramucce non si risolvano in danno degli italiani che alla coalizione di centro destra hanno dato la loro numerosa adesione.
Il Bertoldo
3 commenti:
I migliori alleati del Popolo dei Liberticidi entrano in azione quali voraci avvoltoi in picchiata verso la carcassa.
Secondo me un posticino nel "Pantheon" del PDL se lo meritano anche Veltroni e D'Alema
E santoro, non dimentichiamo santoro...
Non mi risulta che Santoro, con la possibilità di legiferare sul conflitto d'interessi, abbia invece affermato che Mediaset sia un patrimonio del paese (e non dei suoi azionisti) come il Baffo Marinaretto ha invece detto.
Veltroni poi... tralasciando l'idiozia di credere ai giornali di B. (solo uno come lui poteva credere davvero che parlando male del proprio avversario lo si demonizzasse e gli si portassero voti), è grazie al lui se siete ora al governo: ricordi le dichiarazioni di Fini all'indomani del "discorso del predellino"? Disse "siamo alle comiche finali". Erano mesi che nonostante l'imminente spallata vaneggiata da B. Prodi in un modo o nell'altro andava avanti. La lega era pronta a trattare anche col centrosinistra pur di arrivare al federalismo e la leadership di B. si affievoliva. In questo contesto Veltroni poteva dare il colpo di grazia, trattando con Bossi e Fini e lasciando B. a vaneggiare sui brogli elettorali, ma invece credette B. finito e si illuse di poterlo usare per mettere in riga i partitini dell'Unione. Col risultato che B. si ritrovo di nuovo in auge, fingendo il dialogo ma lavorando sotto coperta per portar via senatori. Mastella fu solo l'esecutore ma se si arrivò a quel punto è grazie a Uolter, tanto beota da non accorgersi del terreno che gli franava sotto i piedi. E voi ingrati non gli avete manco mandato dei fiori
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