17 aprile 2010

Gianfranco "Iznogoud" Fini

Fini e' uguale al personaggio da fumetto francese Iznogoud dal comportamento istericoide cui unico sogno e' di «essere califfo al posto del califfo».
Non credo ci sia tanto da analizzare su questa vergognosa situazione. Fini vorrebbe fare la parte dell' "uomo nuovo" di veltroniana memoria. Si dice portatore di temi "innovativi" e moderni. In realta' non riesce neppure a convincere i suoi elettori. Le sue argomentazioni (che sono poi quelle riproposte dai suoi portaborse di FareFuturo) vengono subissate dai fischi provenienti dalla base. I temi cari ai finiani: voto per gli immigrati in funzione anti Lega, apertura su temi "sociali" e condiscendenza verso i sindacati (vedi Polverini) e verso gli interessi di alcune aziende di confindustria. Gli obiettivi? Coagulare una serie di interessi particolari a partire dai sindacalisti fino ai gruppi di controllo delle principali aziende italiane (e dei giornali) con il fine di sostenere un Fini primo ministro. La chiamata a raccolta si rivolge agli stessi che gia' sostenevano Prodi. E allora una volta creato il suo gruppo si alleera' con Casini e tutta l'opposizione per diventare capo del nuovo governo con la benedizione di Napolitano e evitando cosi nuove elezioni.
Fantascienza? No, semplicemente politica italiana. Abbiamo ahime' una classe politica forse la piu' vergognosa e indecente d'europa, arrogante, con una visione microscopica dove contano solo gli interesi personali, fatta di troppi parassiti e voltagabbana, che trastullano il popolo con promesse e adorano ascoltare il suono delle loro incomprensibili parole. Non so se Berlusconi ce la fara' circondato da questa marmaglia.... Glielo auguro.
Intanto i paesi asiatici viaggiano su ritmi di crescita dell' 11-12%...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione.Ti stimo fratello!

Sergio

Anonimo ha detto...

completo accordo...fini,,,puo solo essere fini--to.....o ricordato come il coglione + colglione delle storia italica!!!!
fritz
nb sorry Mango ,ma quando ci vuole ci vuole!