Dopo le giuste preoccupazioni iniziali, sarebbe anche ora di ragionare con il semplice buon senso. Bloccare per giorni gli areporti a migliaia di chilometri dal vulcano sembra una isteria collettiva.
Gia' 4 compagnie aeree Air Berlin, Lufhtansa, KLM e British Airways hanno fatto delle prove con Boeing 737 e 747 e i tecnici dopo avere esaminato gli aerei non hanno trovato nessun danno nei motori ne sulla carglinga. Inoltre l'associazione olandese dei piloti chiede la riapertura degli spazi aerei affermando che la densita' delle ceneri non posa nessun rischio.
Si potrebbe anche utilizzare gli aerei a turboelica che non hanno nessun problema a volare in questo tipo di "inquinanti".
E a proposito di questa nube, tutto e' basato su delle simulazioni di computer a Londra, citta' famosa per i suoi tantissimi vulcani attivi....
"La chiusura dei cieli europei è inutile, perché il rischio per gli aerei causato dalla nube emessa dal vulcano islandese è una bufala generata dal computer, senza alcun riscontro reale. A innescare la polemica con questa teoria è Joachim Hunold, presidente di Air Berlin, la seconda compagnia aerea tedesca. Secondo Hunold lo stop è basato unicamente sulle simulazioni al computer del "Vulcanic Ash Advisory Centre" di Londra."
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2 commenti:
la logica stessa dice che col passare dei km il "fumo polveroso"
diventa "niente"......
con tutti i super intelligentoni che pullulano su questa "crosta"
spaziale....possibile che nessuno si assume la responsabilità almeno di dirlo????
o lanciare una nuova rogna tipo quella vera bufala della "aviaria"
è piu giornalisticamente "remunerativa"
...........che tristezza ritorno a chiedere i 10 vulcani tipo l'Islandese.......poi vediamo le cazzate che spereranno di nuovo,o forse qualche "vera" conseguenza.
Fritz
nel frattempo, la nube si è rifatta viva, almeno così ci viene riportato, e quei grandi scienziati degli inglesi hanno nuovamente messo in "stand by" alcuni di loro aereoporti, cancellato altri voli, sospeso servizi, incrementando insomma un senso di inquietudine che sicuramente non giova a nessuno...
"vera" conseguenza di questi tempi è una moneta comune che si svaluta; d'altronde è una vecchia tecnica della finanza creativa quella di svalutare una moneta se un'altra (US dollar e consociati, nel nostro caso) proprio non ce la fa a recuperare terreno...un po' come il vecchio detto della montagna e di quel famoso profeta barbuto...
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