30 agosto 2010



2 commenti:

Il solito Anonimo ha detto...

L'odio come fattore di lotta; l'odio intransigente contro il nemico, che permette all'uomo di superare i suoi limiti naturali e lo trasforma in una efficace, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere. I nostri soldati devono essere così: un popolo senza odio non può distruggere un nemico brutale. Bisogna portare la guerra fin dove il nemico la porta: nelle sue case, nei suoi luoghi di divertimento. Renderla totale. Non bisogna lasciargli un minuto di tranquillità [...] farlo sentire come una belva braccata.

(citato in Guido Crainz, Storia del miracolo italiano, Donzelli, 2003)

Giusto per ricordarlo con le sue parole di pace ...

Anonimo ha detto...

fortunatamente lo hanno trasformato in un cribiello......
Fritz