18 agosto 2010

Cossiga e il paese degli immortali

Morto Francesco Cossiga. Una piccola riflessione.
Anzi due calcoli
"Francesco Cossiga magno, beato te che sei fuori dalle misere pastoie del tempo: hai avuto una vita piena e adesso puoi riposarti con buona coscienza. Io però non posso trattenermi dal fare due calcoli. Allora, tu eri diventato presidente della repubblica nel 1985 e Giorgio Napolitano nel 2006. Quando eri entrato al Quirinale avevo cinque anni, quando c’è entrato Napolitano ne avevo ventisei perché sono nato nel 1980. Però Napolitano è del 1925 e tu eri del 1928, vale a dire di tre anni più giovane. Come viene che quando tu sei uscito dal Quirinale avevo dodici anni e quando ne uscirà Napolitano ne avrò trentatre? Siamo rimasti fermi a ventuno anni fa? Com’è che io invecchio e l’Italia non cresce?"
Dal blog Candido

E io che sono nato nel 1960, cosa dovrei dire?

1 commento:

Anonimo ha detto...

picconare .....senza dire niente di conclusivo....senza nomi e indirizzi....è solo buttare fuoco sulla benzina....tanto quello che brucia lo fa gia......o si è pusillanimi,nel profondo, o conniventi.....a scrtto 4 lettere....per quello che scrive ne poteva sincerammente fare a meno...ne poteva scrivere solo una,ma a tutti gli italiani e raccontare quello che sicuramente sa di tutte le porcate italiche,tanto la morte lo preserva da conseguenze.....pusillanime anche da morto???...bello "statista" del camp di 100 pertich......quello che piu mi rallegra nel tutto è che abbiamo una bella pensione in - da pagare e uno stipendio da senatore (non guadagnato)risparmiato.......quanti soldini abbiamo ancora da poter recuperare???
fritz