04 ottobre 2010

Democrazia spicciola

L’on. Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati, e leader del nuovo movimento (che presto diventerà partito) FLI, dopo aver concesso la fiducia al Presidente del Consiglio qualche giorno fa, ha dichiarato di essere favorevole ad una riforma della giustizia, purché sia concordata con la magistratura.
Non si capisce bene dove egli voglia arrivare, dato che finora qualunque sia pur minimo tentativo di mettere mano al problema della giustizia ha incontrato la netta opposizione dei magistrati, fino a giungere allo sciopero – ad imitazione dei metalmeccanici FIOM – ed allo slogan “resistere, resistere, resistere” (evidentemente nei confronti di quanto deciso dal Parlamento, alla faccia del sentimento democratico!)
Ci rendiamo conto che forse l’atteggiamento dell’on. Fini vuol essere rispettoso del dettato costituzionale relativo all’indipendenza della magistratura. Ma se ciò risponde a verità, il Presidente della Camera dovrebbe ricordare che secondo la Costituzione esiste anche un diritto alla proprietà: quindi, per essere coerente, dovrebbe affermare anche che ogni riforma o legge fiscale dovrebbe essere concordata con i contribuenti e non solo con i parlamentari.
Se si accetta quest’ordine d’idee verrebbe meno la funzione del Parlamento, e tutto il concetto stesso di democrazia andrebbe a farsi benedire.
Il Bertoldo

1 commento:

Anonimo ha detto...

cosa ci si puo aspettare da sinistronzi e fini..ti
fritz