È tempo di rifondare il Popolo della libertà e di riprendere l’iniziativa politica. Il partito più grosso del nostro parlamento non può vivere di luce riflessa, non può sopravvivere all’ombra del governo e non può semplicemente giocare in difesa contro i fuorusciti alla Fini e i fuorentrati alla Montezemolo. Deve andare all’attacco, tornare alla luce come i minatori cileni, accantonare chi non è affidabile o credibile e rigenerarsi. Deve dotarsi di una linea, una nuova leadership di partito, possibilmente giovane, e avviare un processo per selezionare una nuova classe dirigente.
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