28 febbraio 2011

Se son Rosy...

L’onorevole Maria Rosaria Bindi (in arte Rosy) non perde occasione per far partecipe il popolo italiano della sua ben nota intelligenza, della sua simpatica bonomia, del suo assoluto disinteresse per le chiacchiere da cortile.
Parlando del pericolo che i drammatici avvenimenti dell’Africa Settentrionale possano scatenare una corsa incontrollata all’emigrazione di quelle – ed altre – popolazioni verso l’Italia, ha avuto una uscita assolutamente memorabile: ha infatti chiesto che si smetta di dare pubblicità ai continui sbarchi di clandestini perché la conoscenza delle vere cifre potrebbe favorire la Lega, come è noto non particolarmente calorosa nei confronti di questo tipo di invasione.
L’evidente desiderio della Presidente del Partito Democratico di non dare adito ad informazioni che in qualche modo possano essere sfruttate politicamente per favorire questo o quel partito è assolutamente condivisibile. Stupisce (o forse non stupisce affatto) che la suddetta signora non abbia rivolto la stessa critica quando certe “fughe” di notizie e di intercettazioni da alcuni tribunali particolarmente vicini alla parte politica cui ella stessa appartiene vennero sfacciatamente ed indecorosamente usate a sfavore – così almeno allora si credette – del premier e quindi a favore delle opposizioni.
Che si tratti semplicemente di una svista? Qualcuno dovrebbe far notare alla intelligente signora che le scostumate pratiche intime attribuite al Presidente del Consiglio non possono essere paragonate al gravissimo pericolo che, per l’Italia e prima o poi per tutta l’Europa, è rappresentato dalla immigrazione selvaggia ed incontrollata di masse di diseredati di tutt’altra cultura e civiltà.
Tralasciando ogni altra considerazione a noi sembra che dopo tutto anche la proposta della candida Rosy si avvicini molto a ciò che i suoi compagni ideologici usano definire “mettere un bavaglio alla libera informazione”. Ma forse il sospetto è privo di fondamento, data l’assoluta dedizione dell’onorevole per la libertà: essa è infatti universalmente conosciuta per essere una sincera democratica ed una cattolica adulta.
Il Bertoldo

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