24 febbraio 2011

Traditore? Senti chi parla.....

L’onorevole (?) Bocchino, neo vice presidente del FLI, il nuovissimo partito fondato dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, è notoriamente stato tratto da un oscuro anonimato grazie ai voti degli elettori del Popolo della Libertà. Colto da improvvisa illuminazione, ha deciso di lasciare il partito che lo aveva portato in Parlamento, infischiandosene del voto dei suoi elettori, per seguire il cofondatore del PDL, Fini, in una nuova avventura politica, portandosi decisamente all’opposizione.
Com’è pure noto in questi ultimi tempi il neonato partito, costituito da un gruppo di transfughi del PDL, sta subendo una seria e sembra inarrestabile emorragia: sono sempre più numerosi i suoi aderenti che decidono di fare marcia indietro ed abbandonare la barca appena varata e già in procinto di affondare. Ed in questa occasione il sullodato Bocchino è riuscito a dare il meglio di se stesso: ha bollato coloro che cercano di rientrare nei ranghi della maggioranza abbandonando il FLI al suo destino con l’epiteto di “traditori”. Non è ben chiaro se con questo infamante insulto si riferisse al fatto che essi avevano a suo tempo tradito il popolo che li aveva eletti, oppure all’ultima defezione, che più che un tradimento assomiglia ad una resipiscenza. Poteva essere più chiaro, ed in ogni modo ricordarsi dell’evangelica massima relativa a pagliuzze e travi.
Il Bertoldo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Buona analisi.
Si scopre adesso (ma già era evidente) la pochezza del progetto politico del FLI e dei suoi "dirigenti".

Un consiglio a Bocchino, per tenere in vita il suo fantastico baraccone.
Potrebbe richiedere, in prestito, qualche onorevole al PD, tanto per quello che fanno...

Saluti.

Roberto C.