26 maggio 2011

Giorgio Bocca: Da Milano una felice sensazione di libertà

"Nonostante gli stanchi insulti di Bossi ai cittadini di Milano, «diventerà Zingaropoli», e a Pisapia, «un matto», il risultato del primo turno elettorale è un sollievo, la fine di una condanna al berlusconismo eterno, la fine di una prevaricazione dei ricchi e potenti, con tutti i difetti degli uomini arrivati a una ricchezza spropositata, imposta a tutto. Persino nei gusti, non solo ai consenzienti ma anche agli oppositori, come il signore di Arcore, maniaco della pulizia e dell’ordine che vi consigliava l’uso del mentolo forte per l’alito."


Oh madonna, ma lo lasciano parlare ancora questo? Ciccio, aria, non ci sono persone da denunciare al fascio per mandarle al confino (come hai già fatto, o partigiano di questa cippa), non ci sono manifesti della razza da firmare, non ci sono articoli antisemiti da scrivere, non ci sono plotoni di esecuzione da organizzare per i tuoi ex commilitoni, non ci sono socialisti da leccare e poi ignorare, non ci sono napoletani da insultare, alla larga merdina. Bocca è uno degli esseri più schifosi e immondi che si aggirano per l’Italia e gode della totale mancanza di memoria della maggior parte degli italiani che dovrebbe circondare gli studi dove lo ospitano e farlo sloggiare con grossi calci nel suo vetusto culo.

Via Gargantua

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