02 giugno 2011
Ma questo vi sembra normale?
L'autore di questa schifezza si chiama GIANNI TIRELLI.
Un vigliacco. Un pazzo. Un malato mentale.
Uno puo' essere o no a favore di Berlusconi, ma qui si oltrepassano tutti i limiti!
Ma roba da matti!
Su DAW-BLOG la storia.
Un vigliacco. Un pazzo. Un malato mentale.
Uno puo' essere o no a favore di Berlusconi, ma qui si oltrepassano tutti i limiti!
Ma roba da matti!
Su DAW-BLOG la storia.
Playing for change - musica senza confini
Il brano Gimme Shelter, registrato da artisti sconosciuti in uno studio virtuale sparso per le strade di tutto il mondo. Inizia con le percussioni, registrate prima per dare il ritmo a tutti, suonate da Greg Ellis a Hollywood. Poi la traccia comincia a muoversi in giro per il mondo nei luoghi in cui altri artisti suonano la loro parte del brano con il loro strumento.
Dettagli
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01 giugno 2011
Cronografia del Pisapismo - Accadde tutto in due giorni
La fase Arancione: Prima delle elezioni buonismo, garantismo, migliorismo, twitterismo, affidabilismo, moderatismo, porgilaltraguancismo; Milano agli Hare Krishna.
La fase Rosso Cupo: Giù la maschera ai festeggiamenti per la vittoria: fumogeni contro casa deCorato, la Vendola isterica ulula in piazza che è il bene chevvince e il male chepperde, Elio che intona siamo solo all’inizio della Revoluciòn etc.etc.; Milano ai Centri Sociali.
La fase Grigia: Pisopìo dà dei “teppisti” a quelli di cui sopra, afferma “basta distinguo e barriere, sono il sindaco di tutti i milanesi” (dove l’ho già sentita questa?), ci stanno 20 organici del Pd in Consiglio Comunale; Milano agli Apparatnicki. Good luck and good night.
From Abr's No Comment
L'Ayatollah Mohammad Taghi Mesbah
Il leader religioso iraniano, mentore spirituale del presidente Mahmoud Ahmadinejad, che ha esortato i seguaci a continuare gli attacchi suicidi contro israeliani, compresi i bambini.
Vietati i bikini per le strade di Barcellona
Mi ricordo che quando furono emanate le stesse ordinananze in varie citta' balneari italiane, l'Espresso, Repubblica, e tutta la sinistra a scrivere fiumi di articoli criticando le "assurde ordinanze dei Sindaci sceriffi del partito DestrosoLibetricida..."
Barcellona, niente più nudisti in giro per la città
La borghesia d'affari....
Vorrei far notare il titolo. La borghesia di Affari (alias gli Affaristi) sono diventati una forza positiva e meravigliosa, immobiliaristi etc… Togliete Gramsci da sotto il nome del giornale.
Si predica solo sul fatto che “hanno impiegato 20 anni a cambiare bandiera”. Questo sarebbe un giornale di sinistra? E non venitemi fuori con la faccenda che “soldi” non è incompatibile con “sinistra”. Stiamo parlando di banchieri, petrolieri (con operai morti), immobiliaristi, gente che può pure dirsi “marziana vel marxista”, ma resta di una ipocrisia evidente anche ad un bambino. Fatevi due conti sopra che razza di giornale è diventato con la direzione Concituccia, praticamente è la Repubblica Bis e la scuola schifosamente Scalfariana si sente tutta. Ah Scalfari che grande uomo, come è d’amore lui con il potente di turno pochi, poi gli scappa sempre una predica, l’incontinenza…
From FalceMartello
Tutti gli errori del Presidente
Su DAW Blog, da leggere....
Un vero leader è il primo a riconoscere la sconfitta, e ieri Berlusconi è stato chiaro: “abbiamo perso”. Ma un leader è anche il primo ad ammettere i propri errori, per poi – solo poi – mettere in discussione l’intera sua compagnia. Non sappiamo se Berlusconi arriverà a questo, o se privatamente lo ha già fatto, ma qui ci permettiamo noi di segnalare qualche suo errore. Berlusconi ce lo consenta.
In successi interventi faremo proposte molto concrete sul futuro del centrodestra e del PdL in particolare, con posizioni chiare e nette, ma qui sottolineiamo i 10 errori di Silvio Berlusconi.
1. La campagna elettorale
E’ stata un disastro e già lo abbiamo scritto. Gli italiani, questa volta, non hanno seguito il Cavaliere: ed era evidente a tutti, era ovvio, era lampante. Non lo diceva Repubblica, ma bastava andare al bar o al mercato.
2. I comizi
Diciamoci la verità: ormai sono una palla. Berlusconi è stato ed è il più grande comunicatore di questo Paese, ma sembra si sia fermato nel tempo. Manca di qualche corso di aggiornamento.
3. Più sani più belli? Basta
Nei comizi, ad un certo punto, tira fuori un foglietto e annuncia di voler leggere delle domande alla folla. Cose del tipo: “Ma voi volete davvero al governo la sinistra con le loro tasse?“, oppure “Volete davvero i giudici comunisti?“. Sembra quasi quelle preghiere di “rinnovazione” che si fanno in chiesa: il giochino del “voi credete” e “voi rinunciate“. Ci manca solo “voi volete davvero essere più sani e più belli?” con tanto di Rosanna Lambertucci che sbuca da sotto, ehm, no, da dietro le quinte… Ecco, per carità di Dio, fermatelo. Il tono di quelle domande è roba da Oratorio degli anni Ottanta, per favore. Non funzionano più. Hanno stancato.
4. Le barzellette
Alcune possono anche essere divertenti, ma Berlusconi deve capire una cosa. Molto semplice. Se lui parla per due ore, e per due ore parla di cose serie e sensate, e poi per venti secondi racconta una barzelletta sulle tette e sul culo di una donna, secondo voi cosa finisce sui giornali il giorno dopo? Bravi.
5. Videomessaggi
Anche qui, basta. La deve smettere. Anche perché poi l’opposizione ha gioco davvero facile nel paragonarlo a Bin Laden. A cosa servono questi videomessaggi? Alzi la mano chi, tra voi, negli ultimi mesi ne ha mai guardato uno per intero.
6. Imbalsamato
E’ questa la sensazione che trasmette Berlusconi. Anche quelle famose interviste, con il logo del partito alle spalle, non funzionano più. Serve altro.
7. I giudici comunisti
Che Berlusconi sia oggetto di un accanimento giudiziario senza precedenti è evidente ed essendo noi non ossessionati non possiamo certo negarlo. Però Berlusconi non può dare l’impressione di lavorare politicamente solo per questo. Non può. Che faccia altro, tanto altro, e gli italiani torneranno pure a “sopportare” i suoi guai giudiziari. Ma se pensa solo ai giudici comunisti, allora gli italiani legittimamente potrebbero pensare che finita la carriera politica potrebbero finire magicamente anche i processi… e questo convincimento se lo potrebbero portare anche in cabina elettorale. Anzi, lo hanno già iniziato a fare.
8. Gli alleati
Prima c’era Casini. E pure Fini. Politicanti che vorremmo vedere fuori dalla scena politica. Però ora c’è solo Bossi. Come può non funzionare un’alleanza praticamente a due? Questo la gente non lo riesce a capire.
9. Il PdL e la buffonata dei 3 coordinatori
Perchè il PdL deve avere tre coordinatori? Possiamo superare le logiche della spartizione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale? Che poi i tre coordinatori erano due ultimamente, visto che Bondi non faceva più niente. E possiamo dire che al PdL serve un unico coordinatore? E che possibilmente non sia Ministro (non della Difesa, almeno…), ma che si occupi a tempo pieno del partito?
10. Lo staff
Caro Berlusconi, qui passiamo a darti del tu perché il colloquio passa al momento decisivo. Prova a pensare alle – diciamo – 50 persone a te più vicine. Presidente fermo, calma, intendiamo politicamente. Ok, bene. Ora chiediti tra queste 50 persone quante sono davvero quelle leali e sincere. E non personaggi squallidi e patetici arrivisti. Come fare a capirlo? Semplice. Pensa ad ognuno di loro e rispondi a questa domanda: “Questa persona mi ha mai detto se sto sbagliando?“. E tira una bella croce su chi non l’ha mai fatto. Prova, coraggio. Ecco. Quanti ne sono rimasti? Eh? Un po’ pochi, vero Presidente?
From DAW-Blog
Un vero leader è il primo a riconoscere la sconfitta, e ieri Berlusconi è stato chiaro: “abbiamo perso”. Ma un leader è anche il primo ad ammettere i propri errori, per poi – solo poi – mettere in discussione l’intera sua compagnia. Non sappiamo se Berlusconi arriverà a questo, o se privatamente lo ha già fatto, ma qui ci permettiamo noi di segnalare qualche suo errore. Berlusconi ce lo consenta.
In successi interventi faremo proposte molto concrete sul futuro del centrodestra e del PdL in particolare, con posizioni chiare e nette, ma qui sottolineiamo i 10 errori di Silvio Berlusconi.
1. La campagna elettorale
E’ stata un disastro e già lo abbiamo scritto. Gli italiani, questa volta, non hanno seguito il Cavaliere: ed era evidente a tutti, era ovvio, era lampante. Non lo diceva Repubblica, ma bastava andare al bar o al mercato.
2. I comizi
Diciamoci la verità: ormai sono una palla. Berlusconi è stato ed è il più grande comunicatore di questo Paese, ma sembra si sia fermato nel tempo. Manca di qualche corso di aggiornamento.
3. Più sani più belli? Basta
Nei comizi, ad un certo punto, tira fuori un foglietto e annuncia di voler leggere delle domande alla folla. Cose del tipo: “Ma voi volete davvero al governo la sinistra con le loro tasse?“, oppure “Volete davvero i giudici comunisti?“. Sembra quasi quelle preghiere di “rinnovazione” che si fanno in chiesa: il giochino del “voi credete” e “voi rinunciate“. Ci manca solo “voi volete davvero essere più sani e più belli?” con tanto di Rosanna Lambertucci che sbuca da sotto, ehm, no, da dietro le quinte… Ecco, per carità di Dio, fermatelo. Il tono di quelle domande è roba da Oratorio degli anni Ottanta, per favore. Non funzionano più. Hanno stancato.
4. Le barzellette
Alcune possono anche essere divertenti, ma Berlusconi deve capire una cosa. Molto semplice. Se lui parla per due ore, e per due ore parla di cose serie e sensate, e poi per venti secondi racconta una barzelletta sulle tette e sul culo di una donna, secondo voi cosa finisce sui giornali il giorno dopo? Bravi.
5. Videomessaggi
Anche qui, basta. La deve smettere. Anche perché poi l’opposizione ha gioco davvero facile nel paragonarlo a Bin Laden. A cosa servono questi videomessaggi? Alzi la mano chi, tra voi, negli ultimi mesi ne ha mai guardato uno per intero.
6. Imbalsamato
E’ questa la sensazione che trasmette Berlusconi. Anche quelle famose interviste, con il logo del partito alle spalle, non funzionano più. Serve altro.
7. I giudici comunisti
Che Berlusconi sia oggetto di un accanimento giudiziario senza precedenti è evidente ed essendo noi non ossessionati non possiamo certo negarlo. Però Berlusconi non può dare l’impressione di lavorare politicamente solo per questo. Non può. Che faccia altro, tanto altro, e gli italiani torneranno pure a “sopportare” i suoi guai giudiziari. Ma se pensa solo ai giudici comunisti, allora gli italiani legittimamente potrebbero pensare che finita la carriera politica potrebbero finire magicamente anche i processi… e questo convincimento se lo potrebbero portare anche in cabina elettorale. Anzi, lo hanno già iniziato a fare.
8. Gli alleati
Prima c’era Casini. E pure Fini. Politicanti che vorremmo vedere fuori dalla scena politica. Però ora c’è solo Bossi. Come può non funzionare un’alleanza praticamente a due? Questo la gente non lo riesce a capire.
9. Il PdL e la buffonata dei 3 coordinatori
Perchè il PdL deve avere tre coordinatori? Possiamo superare le logiche della spartizione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale? Che poi i tre coordinatori erano due ultimamente, visto che Bondi non faceva più niente. E possiamo dire che al PdL serve un unico coordinatore? E che possibilmente non sia Ministro (non della Difesa, almeno…), ma che si occupi a tempo pieno del partito?
10. Lo staff
Caro Berlusconi, qui passiamo a darti del tu perché il colloquio passa al momento decisivo. Prova a pensare alle – diciamo – 50 persone a te più vicine. Presidente fermo, calma, intendiamo politicamente. Ok, bene. Ora chiediti tra queste 50 persone quante sono davvero quelle leali e sincere. E non personaggi squallidi e patetici arrivisti. Come fare a capirlo? Semplice. Pensa ad ognuno di loro e rispondi a questa domanda: “Questa persona mi ha mai detto se sto sbagliando?“. E tira una bella croce su chi non l’ha mai fatto. Prova, coraggio. Ecco. Quanti ne sono rimasti? Eh? Un po’ pochi, vero Presidente?
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