06 novembre 2011
Bersaneide
Il segretario del PD, Pierluigi Bersani, quando non intona il ritornello ben noto “Berlusconi deve andarsene”, talvolta nella sua variante “faccia un passo indietro” (che mi faccio avanti io) ha ogni tanto delle uscite che rivelano il suo innato, finissimo sense of humor.
Qualche giorno fa, interrogato sulla contestazione nei suoi riguardi promossa dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, appoggiato da vari altri esponenti del partito, ha solennemente dichiarato che “non si può semplicemente dire: Fatti in là che mi ci metto io” per risolvere i problemi ed assicurarsi la successione. Se non ricordiamo male, la frase biasimata l’abbiamo già sentita parecchie volte, e proprio pronunciata, ci sembra, dal nostro. Questione di momentanea amnesia o amor del paradosso?
o o o o
Sempre il citato Pierluigi ha commentato l’esito della riunione del G 20 a Cannes definendolo “agghiacciante”. Tralasciando ogni commento sul fatto che il suo vocabolario sembra essersi arricchito di nuove espressioni, dimostrando in tal modo una grande capacità di superare, se necessario, la sua ben nota giaculatoria, ci si chiede se il termine si riferisca all’esito in generale della riunione e quindi ai programmi di intervento a largo raggio sui problemi della crisi mondiale e più in particolare alla zona euro, oppure se esso si riferisce unicamente a ciò che concerne l’Italia.
Propendiamo per la seconda ipotesi, ma non ci meraviglieremmo se in fondo il nostro non ritenesse che, sotto la sua illuminata guida, tanto apprezzata anche da tutti gli iscritti al suo partito, le cose non solo dell’Italia ma del mondo intero andrebbero molto meglio.
Scherzi a parte, pensare che Bersani sia in grado di risolvere i problemi del nostro paese quando si è dimostrato del tutto incapace di risolvere quelli del PD ci sembra un po’ frutto di fantasticherie. E la sua implicita protesta per quello che lui ha definito “commissariamento” del paese, quando lui stesso in fondo ha accettato tacitamente che il suo partito fosse commissariato da Di Pietro e da Vendola ci sembra un po’ eccessiva.
Non sarebbe bene che egli, anche se non praticante, ricordasse il detto relativo alla pagliuzza ed alla trave?
Il Bertoldo
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