08 novembre 2011

Il mondo e' ossessionato con Berlusconi


Non solo i nostri sinistri che sono 18 anni che soffrono di berlusconite acuta...Ormai hanno il cervello putrefatto dall' odio.
Ma adesso anche il resto del mondo vuole le dimissioni.
Dico siamo un paese sovrano o una provincia franco-tedesco-americana?
E se va via Berlusconi, chi lo rimpiazza? Bersani?
Se prendono loro il potere, allora si che l'Italia si balkanizza.
Detto questo, Presidente...Se ci pensa, avrebbe  potuto lasciare con la dignita' intatta e a testa alta.
E dare la possibilita' al popolo di sciegliere.
Con il voto.
Adesso rischiamo di avere un governo sinistro.
Che tristezza il mio paese.

1 commento:

Roberto C. ha detto...

Veramente "strane" le analogie tra il momento attuale e il giugno del 1992.

Anche allora l'europa che contava ci strigliava ogni giorno sul da farsi in campo economico-finanziario, spronando i politici dell'epoca alle riforme, alle privatizzazioni e alla dismissione del patrimonio dello Stato italiano.

Ovviamente mi riferisco ai loschi personaggi che parteciparono alla tristemente famosa "crociera sul Britannia" del 2 di quel mese.

Gli allora vertici del nostro Stato insieme a quelli di Bankitalia, Tesoro, Iri, Ina, Comit, Eni e delle altre grandi aziende partecipate dello stato, si calarono le brache di fronte agli “Invisibles” britannici. Non senza aver prima svalutato la nostra Lira del 25% per favorire, ancora di più, quei luridi affaristi stranieri senza scrupoli, che come avvoltoi si avventarono su quanto avevano messo nel piatto i più meschini uomini politici italiani che di lì a poco sarebbero stati travolti da “mani pulite” (tranne Ciampi che era governatore di Bankitalia e Draghi che era direttore del Tesoro).

Anche adesso ci sono le stesse “operazioni” in atto contro l’economia italiana. L’ue ci tira le orecchie ogni giorno, la bce con Draghi ex Goldman Sachs (sic !) che insiste con le riforme irrinunciabili e gli avvoltoi finanziari anglo-americani che sui mercati speculano sul nostro debito per coprire il loro.

Anche questa volta la sinistra italiana aspira alla guida della nostra nazione.

Anche questa volta la cosa non mi convince affatto. Non vedo nessuno che a sinistra, così come a destra, possa contrastare l’arroganza estera di chi si crede superiore e, addirittura, più bravo di noi.

Non mi fido dei governi tecnici, dei governi di unità nazionale e, tantomeno, delle forze imprenditoriali che scendono o scenderebbero in campo. Sarebbero tutti come delle meretrici e si offrirebbero soltanto al migliore offerente se non addirittura disposti a farsi mantenere pur di evitare di offendere i padroni stranieri.

Quindi se cadesse Berlusconi, a mio modesto avviso, non ci sarebbe altra via che quella delle urne. Solo dopo una vittoria elettorale la sinistra avrebbe l’occasione per dimostrare se, quello di cui ha soltanto parlato, è capace di metterlo in pratica. Ma se “Sparta piange, Atene non ride” e gli amici del centrosinistra avranno un bel da farsi nel cercare di mettere ordine in un’alleanza che andrebbe da Vendola a Fini e Casini, passando per Di Pietro e La Malfa. Senza contare che contemporaneamente dovranno anche ubbidire ai diktat economici-finanziaridel 4° Reich dell’ue ed imporli alla loro base operaia e ultrasindacalizzata.

Saluti.