13 febbraio 2012

Notiziole

La Cancelliera tedesca, signora Angela Merkel, ha recentemente dichiarato che un “default” della Grecia costituirebbe una gravissima sciagura per l’Europa e metterebbe a serio rischio non solo il destino dell’euro, ma forse anche quello della Unione stessa.
La cosa francamente ci stupisce, visto l’atteggiamento di assoluta chiusura nei confronti di qualunque proposta tendente ad eliminare o quanto meno a ridurre le anomalie non solo della costruzione europea, ma soprattutto quelle legate alla concezione stessa dell’euro come moneta unica di diciassette paesi molto diversi fra loro, senza che si sia provveduto a definire politiche economiche, fiscali, sociali e finanziarie coerenti e coordinate fra di essi.
Non è chiaro se si tratti di un sincero ripensamento, di una specie di riconoscimento dei propri errori, o semplicemente di una mossa con motivazioni puramente elettorali. Sarà interessante vedere quale atteggiamento assumerà in avvenire quando si discuterà nuovamente della questione degli eurobonds e del riconoscimento alla Banca Centrale Europea del ruolo di prestatore di ultima istanza; sarà certamente coerente con le proprie idee, ma il problema è: quelle di prima o quelle di adesso?
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Il Presidente del Consiglio, professor Mario Monti, in visita negli Stati Uniti, ha detto di avere come programma di cambiare la mentalità e le abitudini degli italiani. Purtroppo per lui, questo programma era già stato enunciato un secolo e mezzo fa, sembra da Massimo D’Azeglio con la famosa frase “abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani”. In tutto questo tempo anche altri hanno enunciato lo stesso concetto, compreso Mussolini, ma non sembra che i risultati siano entusiasmanti, se ancora oggi si sente il bisogno di riaffermarlo.
C’è da sperare che il Professore ce la faccia, anche se, visti i precedenti, i dubbi siano più che leciti.
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Chi non se ne fosse accorto avrà certamente appreso con stupore dalla stampa o dalla televisione che in Italia fa molto freddo e nevica. La cosa stupefacente è che lo stesso avviene in tutto l’emisfero settentrionale. Immaginiamo la sorpresa in certi ambienti: nevica e gela persino a Kyoto. Che ciò sia dovuto ad un eccesso di riduzione delle emissioni di gas serra? In tal caso urge provvedere, ripristinando i livelli precedenti. Infatti, se il riscaldamento mondiale d’origine antropica avrebbe ridotto le produzioni alimentari, bisogna convenire che non diverso risultato provoca il raffreddamento. Come dobbiamo regolarci?

Il Bertoldo

1 commento:

Il solito Anonimo ha detto...

Sto leggendo l'ultimo libro di Tremonti, lo consiglio a tutti quelli che vogliono avere una analisi della attuale situazione economica italiana-europea-mondiale (che condivido), scoprire i retroscena degli avvenimenti politici che hanno portato al governo Monti e infine una possibile via di uscita dalla crisi (che, da quanto intuisco essendo solo a metà, non condivido).