Il governo dei tecnici, dei professori e dei banchieri, voluto dal Presidente della Repubblica e sostenuto da un’innaturale alleanza di fatto fra partiti fino a ieri ferocemente avversi l’uno all’altro, sembra riscuotere meno consensi di quanto abbia riscosso al suo insediamento. Mentre il Premier Mario Monti non perde occasione per far notare che le decisioni prese dal suo governo incontrano l’approvazione ed il plauso internazionale, non sembra che presso il pubblico l’entusiasmo sia altrettanto grande. Si apprezza la compostezza e lo stile – a dir vero un po’ grigio e soporifero – del Presidente del Consiglio, ben diverso da quello del suo predecessore che faceva tanto commesso viaggiatore faceto, ma non tutte le sue mosse riscuotono la stessa incondizionata approvazione.
La prima decisione del governo appena insediato è somigliata molto al classico “fermi tutti, questa è una rapina!” dei film polizieschi. Aumenti di tasse a iosa, blocco delle rivalutazioni delle pensioni, e simili inezie, per soddisfare l’esigenza, manifestata da alcuni influenti nostri partners europei, di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013. L’intimazione ad attenersi al diktat è stata rafforzata da un ingiustificato ed inusitato incremento dello spread.
La prassi che il governo si prefigge di seguire è “prima risaniamo il bilancio, poi ci occuperemo dello sviluppo”. Non una parola sulla riduzione delle spese. La teoria appare alquanto bizzarra, dato che non è chiaro come si pensi di favorire la ripresa dell’economia: sottraendo ingenti mezzi ai privati ed alle aziende chi avrà il coraggio e la possibilità di investire ed assumere dei rischi?
L’idea poi che il risanamento del paese e la riduzione dell’indecente carico fiscale possa avvenire grazie alla lotta all’evasione sembra quanto meno una vera e propria turlupinatura, confermata dal fatto che ancora ieri un esponente del governo ha dichiarato in TV che tale utilizzo dei proventi della lotta all’evasione avverrà al più presto nel 2013, quando questo governo avrà cessato di esistere. In buona prosa, questo si chiama lasciare ad altri la gatta da pelare.
Dopo soli quattro mesi dall’insediamento del nuovo governo anche l’ISTAT afferma che l’Italia si trova in “recessione tecnica”. Sarebbe stupido ed in malafede affermare che ciò è colpa di questo governo, ma c’è da temere, per quanto detto sopra, che questa recessione si consolidi col passare del tempo. D’altra parte crediamo sia stato altrettanto stupido ed in malafede l’affermare che la fiammata dello spread, che ci aveva classificati peggio della Spagna, fosse colpa del precedente governo e che il suo rapido ridimensionamento sia stato dovuto alla saggia politica del governo Monti. E’ troppo malizioso supporre che in qualche modo ci sia stato lo zampino di ben altri interessi, e non solo quello di spregiudicati speculatori?
Il Bertoldo
1 commento:
Mi piacerebbe capire cosa pensi diuna cosa, ho letto che il 90% dell'aumento della pressione fiscale attuale è puro effetto di provvedimenti presi dal governo precedente, dato che per quanto dichiarato da ex suoi rappresentanti il totale della manovre opera di Berlusconi nel 2010 e 2011 è 120 milardi, quella di Monti è di 24 miliardi.
A me monti ha RIDOTTO le tasse, ho un deposito titoli da 300 mila euro e il bollo del SIlvio era di 780 euro all'anno, quello di Monti di 300 euro......
Se questi soldi li ho distribuiti in vario modo, bond tedeschi ( dal 2008 ) Brasile, etf oro , etif argento, titoli BERS e BEI, btp e btpi e non li ho investiti in un attività non è per colpa dell'eccessiva pressione fiscale, ma dell' eccessiva incertezza del diritto ( per cui i truffatori la passano sempre liscia ), dell'eccesiva voracità dei politici ( nella mia zona leghisti ) che voglio sempre metterci lo zampino.
Ma si sa per qualcuno la politica non ha mai colpe, bisgna sempre inventarsi complotti plutogiudaicomassonici, quando la realtà è semplice, lo sbalzo dello spreda è stato peggio da noi che in altri stati per l'eccessiva incertezza, credere che un governo che stava in piedi solo grazie a sostenitori della puttanate signoraggiste e dell'omeopatia come scilipoti non ispirava troppa fiducia.
Io grazie alla mia sfiducia preventiva nella possibilità di sopravivenza del governo berlusconi ho guadagnato bene, vendendo a 118 una parte dei bund tedeschi che avevo comperato 2 anni fa a 104, alla fine conta solo l'articolo quinto, " chi fa i soldi ha vinto"......
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