27 marzo 2012

Nonni al governo, ma non in farmacia

L'incredibile norma di Monti: gli over 65 stanno a Palazzo Chigi o al Colle. Però non possono vendere aspirine
A volte nelle redazioni dei giornali arrivano notizie talmente assurde da essere scartate per manifesta infondatezza. Un paio di giorni fa, per esempio, abbiamo appreso che il governo ha approvato una norma secondo la quale il proprietario di una farmacia privata, compiuti i 65 anni di età, deve cedere il bastone - la responsabilità della conduzione e della gestione - a un collega meno anziano, che assuma la qualifica e lo stipendio di direttore.
Il titolare da quel momento non è più padrone in casa sua, lo obbligano a rassegnarsi al ruolo marginale di aiutante, viene espropriato della propria professionalità. Confessiamo di non avere creduto ai nostri occhi, e non abbiamo pubblicato una sola riga perché eravamo persuasi fosse una bufala o, per dirla alla romana, una sòla . Ci sembrava impossibile che il governo avesse approvato una legge tanto cretina. E invece, cari lettori, dobbiamo fare ammenda: è vero, trattasi di legge cretina, ma è altrettanto vero che è entrata in vigore. Immaginiamo il vostro stupore: è anche il nostro.
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