14 aprile 2012

Se non facesse il giornalista impegnato, truccato da Beatle, residente a Crema ma di respiro internazionale, Beppe Severgnini sarebbe un politico perfetto perché ha il senso della battuta destinata a ottenere l'applauso. La dice con naturalezza, anche se non ci crede. Lo fa per la platea.
Scrive ad esempio che «Milano, in piazza sant'Ambrogio, è come Beirut: solo laggiù (forse) penserebbero di costruire un parcheggio interrato da 350 posti davanti a una Basilica del quarto secolo».
Forse non sa che sotto il Louvre hanno costruito un parcheggio anche per i bus. Contro i parcheggi in centro, di solito, sono i parvenu che, il parcheggio, lì, ce l'hanno già e vogliono tenere fuori la plebe, poveretta.

(Via FalceMartello)

1 commento:

baron litron ha detto...

mo poi sarebbe "sotto" alla basilica, non "al posto" della basilica.... sai che fastidio può dare l'ingresso di un parcheggio in più in un cesso di città come Milano....