Uno strampalato
progetto di incremento delle entrate dello stato, che ormai assomiglia ad una
sterminata idrovora, prevedeva di tassare i possessori di cani e gatti.
L’ingiustizia di un simile provvedimento è evidente a tutti. Perché limitare le
tasse ai cani ed ai gatti e non, per esempio ai canarini, ai pappagalli, ai
criceti, ai pesci rossi? E perché non applicare anche a questa imposta il
principio della progressività sancito dalla Costituzione: un cane ed un gatto
dovrebbero pagare più del doppio di un animale solo e così via.
Questa notizia
suggerirebbe l’applicazione di una nuova tassa sui cretini: teoricamente essa
dovrebbe produrre un gettito immenso, ma c’è un ma, in quanto l’evasione,
bestia nera del governo, sarebbe altissima. Chi mai, e soprattutto i cretini,
ammetterebbe spontaneamente di essere cretino?. Quindi non resterebbe che
tassare gli intelligenti, rilasciando un certificato pubblico attestante in
modo ufficiale che il soggetto è stato regolarmente tassato. Crediamo che una
simile iniziativa eliminerebbe, quanto a questa imposta, ogni evasione: chi
rinuncerebbe ad un attestato di persona intelligente? Fra i primi a pagare ci
sarebbe certamente colui che ha proposto di tassare il possesso di animali da
compagnia.
o o o o
Chi sostiene che il
governo Monti, mentre è stato rapidissimo nel deliberare nuove tasse,
sarebbe molto meno diligente nel ridurre
le spese, malgrado l’ingaggio di altri tecnici, dovrà ricredersi. Un progetto
di legge di fonte governativa prevede che lo stato non risarcirà più i danni
causati da calamità naturali, terremoti, inondazioni, frane, smottamenti e
simili, lasciando ai cittadini l’onere di assicurarsi contro questi eventi. In
sostanza lo stato si propone di sospendere un servizio pubblico – del resto in
molti casi oggetto di sprechi e malversazioni – responsabilizzando i cittadini
in merito.
Questo brillante
inizio di riduzione delle spese pubbliche ci spinge a formulare alcuni
suggerimenti, che vanno nel senso auspicato. Per esempio, perché non eliminare
polizia e carabinieri, lasciando ai cittadini l’onere di assumere delle scorte,
organizzare delle ronde, eccetera? E ancora, che senso ha continuare a spendere
per la scuola pubblica, quando è possibile rivolgersi alle numerose scuole
private? Fra l’altro si favorirebbe in tal modo il sorgere di molte nuove
iniziative che promuoverebbe l’occupazione di coloro che dovessero lasciare
l’insegnamento pubblico o le organizzazioni per l’ordine pubblico.
Senza contare che
adottando le soluzioni suggerite – senza peraltro diminuire il carico fiscale –
si potrebbe raggiungere rapidissimamente non solo il pareggio del bilancio ma
addirittura dei consistenti surplus per ridurre il debito pubblico. In tal modo
il Gauleiter Monti, delegato in Italia in rappresentanza del Quarto Reich,
potrebbe affermare con soddisfazione che i “compiti a casa” sono stati
felicemente portati a termine. Il susseguente fallimento del paese non sarebbe
poi affar suo.
Il Bertoldo
Nessun commento:
Posta un commento