22 novembre 2012

Italia - Qatar: costituita una joint venture per la promozione del “made in Italy”

In occasione della visita del premier Monti in Qatar, nell’ambito della “missione” conclusasi ieri nei Paesi del Golfo Persico volta ad attrarre investimenti nel nostro Paese, è stato siglato un accordo tra il Fondo Strategico Italiano e la Qatar Holding LCC per la costituzione di una Joint Venture che promuoverà gli investimenti nelle società operative nel “Made in Italy”. La dotazione iniziale dell’ente sarà di 300 milioni di euro.
La joint venture, denominata “IQ Made in Italy Venture”, investirà nelle società italiane impegnate in settori caratteristici del Made in Italy, quali: l’alimentare; la moda e il lusso; l’arredamento e il design; il turismo; l’offerta per il tempo libero.
Il partner con cui interloquirà il Fondo Strategico Italiano (FSI) della Cassa Depositi e Prestiti è laQatar holding LLC (QH), creata nel 2006 dal fondo sovrano del Qatar Qia e avente una dotazione stimata in 115 miliardi di dollari.
La dotazione iniziale dell’ente, pari a 300 milioni di euro, è destinata a salire – attraverso conferimenti paritetici dei due partecipanti – fino a 2 miliardi di euro nell’arco dei primi 4 anni.
La governance della JV sarà gestita pariteticamente dalle società dei due Paesi, rientrando nell’ambito di un accordo quadro di cooperazione sovraordinato tra il Qatar e la Repubblica Italiana.
I comparti moda e del lusso verosimilmente rappresenteranno le prime aree di intervento della JV, soprattutto in virtù della forte attrattività che questi rivestono sui mercati arabi.
Nel progetto congiunto è previsto che la JV agisca nelle vesti di progetto “pilota” al quale potrebbero far seguito ulteriori accordi di co-investimento sia con il Fondo strategico italiano, sia attraverso ulteriori strumenti della Cassa Depositi e Prestiti.
“L’iniziativa – ha dichiarato il Presidente di CDP, Franco Bassanini – rafforza il posizionamento della Cassa come investiture di mercato di lungo termine sui mercati internazionali”
“Oltre alla significativa potenza di fuoco in termini di capitale disponibile – ha dichiarato Maurizio Tamagnini, A.D. del FSI – la JV mette insieme due partner con competenze complementari. Questa combinazione può offrire a molte imprese italiane opportunità concrete di trasformazione e creazione di valore”.
L’arrivo di investimenti esteri – ha dichiarato il presidente del Consiglio – configura il “riconoscimento” del risanamento dei conti pubblici e delle riforme operate dall’esecutivo.
“Gli investimenti esteri – ha proseguito – daranno un effetto immediato alla crescita, mentre altre riforme daranno benefici più avanti ma già adesso rendono l'Italia più attraente per i capitali stranieri”.

(Via IPSOA)

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