09 gennaio 2013

Ricomincia lo scandalo del voto all'estero

Ricomincia la "lotteria" delle elezioni all'estero.
Per chi votare? Il sei febbraio gli italiani all’estero riceveranno dai loro consolati e ambasciate le schede elettorali per eleggere 18 parlamentari (12 deputati e 6 senatori) che dovrebbero rappresentarli al Parlamento italiano.
Che fine faranno le schede elettorali tra il sei e il ventuno febbraio termine ultimo di riconsegna ai vari consolati e ambasciate?
Sull’informativa del Governo e’ evidenziato in grassetto e sottolineato che: "Il voto e' personale e segreto. E’vietato votare più volte e inoltrare schede per conto di altre persone. Chiunque violi le disposizioni in materia elettorale, sara' punito a norma di legge."
Quanti rispetteranno queste disposizioni? Quanti saranno gli elettori che seguiteranno a consegnare la loro scheda elettorale ad uffici o enti di  fiducia e delegare il voto?
Quanto costeranno le schede adesso? Quanti voti saranno comprati?
Durante le elezioni precedenti ci sono stati  imbrogli vergognosi.
E cosa e' stato fatto per impedire che tutto cio' non si ripeta?
Niente, zero, nulla.
Ma perche’ noi italiani all’estero dobbiamo continuare a votare per eleggere 18 inutili rappresentanti?
Questi eletti non servono assolutamente a niente!
Ha ragione Bobo Craxi quando dichiara  che "gli eletti all’estero non contano un c…."
Dopo sette anni di loro permanenza al Parlamento italiano, non sono riusciti ad ottenere nulla di positivo per chi li ha eletti.  E questi  18  parassiti costano oltre 3 milioni e 400mila euro all’anno allo Stato.
Solo in Italia e' possibile un tale scandalo.



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