21 febbraio 2013

Chicche techniche


I nostri politici sono certamente da sempre degli specialisti di battute assolutamente straordinarie. Ma da qualche tempo a loro si è aggiunto un austero personaggio, (per la serietà con cui dice cose enormi ricorda Buster Keaton) che non proviene dalla professione politica, è un “tecnico”, che però è soprattutto uno specialista delle scalate carrieristiche, tanto che lui stesso ha dichiarato di non poter “scendere” (in politica…) ma di “salire”. Le sue boutades, del tutto scollegate dalla realtà, che farebbero l’invidia di qualunque comico specialista del paradosso, sono innumerevoli. Vogliamo ricordarne qualcuna particolarmente spassosa.
Com’è noto, nel “salire” in politica, senza peraltro sporcarsi con la partecipazione personale ai ludi cartacei, come li chiamava il non compianto Benito,  ha cercato degli alleati e li ha trovati negli onorevoli (?) Casini e Fini, in Parlamento da una trentina di anni. Ha quindi trionfalmente annunciato che “il mio movimento rappresenta il nuovo!”. Bella battuta, senza dubbio.
Sempre il nostro accademico ha un ritornello costante: ho salvato l’Europa e l’Italia  dal baratro. Con il mio intervento ora i conti del paese sono in ordine, e grazie a ciò che ho fatto ora lo spread è di nuovo a livelli tollerabili. I mirabili risultati della sua cura, com’è noto sono: cento miliardi di debito in più, maggiori tasse soffocanti, disoccupazione su del 25%, centinaia di migliaia di aziende fallite, PIL in picchiata. Se l’aumento del debito pubblico ed il soffocamento dell’economia hanno prodotto il dimezzamento dello spread, perché non ha ulteriormente  aumentato il debito? Forse ora avremmo uno spread negativo per la Germania. Non c’è dubbio che la concezione di corretta gestione del nostro sia assolutamente originale: saranno questi i principi che ha insegnato per anni ai suoi allievi?
Recentemente, di fronte ad una possibile situazione di difficile governabilità dopo le prossime elezioni, ha dichiarato, con il dovuto sussiego, di essere pronto a partecipare ad un governo di unità nazionale. Sembra trascurare il fatto che una grande coalizione vuol dire una temporanea coalizione destra/sinistra, e l’apporto della miniforza montiana sarebbe del tutto irrilevante, sia che dica sì sia che dica no. Ricordate la storia della mosca cocchiera?
Altre mille memorabili battute del Tecnico potrebbero essere ricordate, ma non è proprio il caso di esagerare: ognuno ne può citare a iosa.
Grazie all’intervento del Presidente Napolitano l’esimio professore ha ottenuto di “salire” su uno scranno senatoriale, naturalmente a vita, dato che lui, da quello scranno, non accetterebbe mai di ”scendere”. Se ciò non fosse accaduto, data la sua propensione al paradosso ed allo stravolgimento umoristico della realtà, un posto a Zelig – naturalmente a vita – non glielo toglierebbe nessuno. Anche così avrebbe potuto salire: sul palcoscenico.

Il Bertoldo

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