I
nostri politici sono certamente da sempre degli specialisti di battute
assolutamente straordinarie. Ma da qualche tempo a loro si è aggiunto un
austero personaggio, (per la serietà con cui dice cose enormi ricorda Buster
Keaton) che non proviene dalla professione politica, è un “tecnico”, che però è
soprattutto uno specialista delle scalate carrieristiche, tanto che lui stesso
ha dichiarato di non poter “scendere” (in politica…) ma di “salire”. Le sue
boutades, del tutto scollegate dalla realtà, che farebbero l’invidia di
qualunque comico specialista del paradosso, sono innumerevoli. Vogliamo
ricordarne qualcuna particolarmente spassosa.
Com’è
noto, nel “salire” in politica, senza peraltro sporcarsi con la partecipazione
personale ai ludi cartacei, come li chiamava il non compianto Benito, ha cercato degli alleati e li ha trovati
negli onorevoli (?) Casini e Fini, in Parlamento da una trentina di anni. Ha
quindi trionfalmente annunciato che “il mio movimento rappresenta il nuovo!”.
Bella battuta, senza dubbio.
Sempre
il nostro accademico ha un ritornello costante: ho salvato l’Europa e
l’Italia dal baratro. Con il mio
intervento ora i conti del paese sono in ordine, e grazie a ciò che ho fatto
ora lo spread è di nuovo a livelli tollerabili. I mirabili risultati della sua
cura, com’è noto sono: cento miliardi di debito in più, maggiori tasse
soffocanti, disoccupazione su del 25%, centinaia di migliaia di aziende
fallite, PIL in picchiata. Se l’aumento del debito pubblico ed il soffocamento
dell’economia hanno prodotto il dimezzamento dello spread, perché non ha
ulteriormente aumentato il debito? Forse
ora avremmo uno spread negativo per la Germania. Non c’è dubbio che la
concezione di corretta gestione del nostro sia assolutamente originale: saranno
questi i principi che ha insegnato per anni ai suoi allievi?
Recentemente,
di fronte ad una possibile situazione di difficile governabilità dopo le
prossime elezioni, ha dichiarato, con il dovuto sussiego, di essere pronto a
partecipare ad un governo di unità nazionale. Sembra trascurare il fatto che
una grande coalizione vuol dire una temporanea coalizione destra/sinistra, e
l’apporto della miniforza montiana sarebbe del tutto irrilevante, sia che dica
sì sia che dica no. Ricordate la storia della mosca cocchiera?
Altre
mille memorabili battute del Tecnico potrebbero essere ricordate, ma non è
proprio il caso di esagerare: ognuno ne può citare a iosa.
Grazie
all’intervento del Presidente Napolitano l’esimio professore ha ottenuto di
“salire” su uno scranno senatoriale, naturalmente a vita, dato che lui, da
quello scranno, non accetterebbe mai di ”scendere”. Se ciò non fosse accaduto,
data la sua propensione al paradosso ed allo stravolgimento umoristico della
realtà, un posto a Zelig – naturalmente a vita – non glielo toglierebbe
nessuno. Anche così avrebbe potuto salire: sul palcoscenico.
Il Bertoldo
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