25 settembre 2006

Intolleranti ed ipocriti



Mentre giaceva su un letto dell’ospedale di Mogadishu, Suor Leonella perdono’i suoi assassini. “Perdono, perdono” mormorò.
Furono le sue ultime parole.
Aveva 65 anni e consacrato la sua vita a curare donne e bambini malati. Stava andando a pranzo quando fu assalita proditoriamente da due uomini che le spararono alla schiena.
Suor Leonella fu massacrata due giorni dopo che un eminente chierico musulmano, lo sceicco Abubukar Hassan Malin, aveva ammonito i fedeli durante le preghiere della sera in una moschea di Mogadiscio incitandoli ad uccidere il Papa Benedetto XVI per avere offeso l’Islam durante la sua straordinaria lettura all’Università di Ratisbona il 12 settembre scorso. "Chi offende il profeta Maometto deve essere ucciso sul posto dai musulmani” ha dichiarato.
Suor Leonella non era il Papa, ma rappresentava la stessa cosa, “una sporca cattolica”, per i Jihadisti locali.
Uno dei punti cruciali del discorso del Santo Padre, era che la fede religiosa senza la ragione può condurre alla barbarie. Appunto: vedere le folle protestare con violenza inaudita nel mondo arabo, e l’assassinio di Suora Leonella, ne e’ stata la migliore conferma.
Così pure i musulmani inglesi che hanno inscenato una dimostrazione di protesta di fronte alla cattedrale di Westminster con cartelli che dicevano: “Papa vai all'inferno” e “Islam conquisterà Roma”, e il capo dell’associazione degli avvocati musulmani che ha dichiarato che il Papa doveva essere messo a morte. In Iraq i mujahideen radicali hanno giurato di continuare la jihad “finché Dio taglierà la testa a tutti gli infedeli”. Un gruppo di militanti che si chiamano “la spada dell’islam” hanno sparato su una chiesa ortodossa a Gaza e minacciato che se il Papa non va in televisione a scusarsi per quanto ha detto e commentato, farebbero saltare in aria tutte le chiese di Gaza.
Infatti, il Papa si e’ scusato, e più di una volta. Ha ripetutamente dichiarato che le parole utilizzate non rappresentavano il suo pensiero e che era profondamente dispiaciuto che i musulmani si fossero offesi.
Questa volta per una citazione di un imperatore bizantino. L’anno scorso per alcune vignette danesi. Prima ancora per un articolo apparso su Newsweek sul corano. Nel 1989 per un libro,i versi satanici, scritto da Saldam Rushdie.
Ogni volta il pretesto dei musulmani e’ l’insulto all’Islam. Poco importa la libertà di pensiero e di parola. E mentre questi regolarmente e impunemente insultano il giudaismo,i cristiani ed altre religioni, esigono che a nessuno sia permesso criticare la loro religione o il loro profeta.
Si tratta di ipocrisia incredibile e che purtroppo nell’occidente tanti sono disposti ad accettare millantando questa accettazione come una apertura ad un impossibile ed inutile dialogo.
Basta leggere alcuni editoriali vergognosi sulle testate di tutti i più prestigiosi giornali europei ed americani. Evidentemente e' chiaro che nessuna religione dovrebbe essere offesa, ma, in verita', l’offesa all’Islam non e’ rappresentata da un discorso del papa o da qualche vignetta, più o meno di buon gusto, su un giornale danese, ma dalla constatazione di una verita' incontrovertibile, ma che loro non possono accettare, che e' quella della violenza, del terrore, dei massacri che fanatici impuniti scatenano liberamente nel nome della loro religione.
E tutto questo accompagnato dalla codarde e ipocrita riluttanza da parte dei massimi esponenti del mondo musulmano, quelli che si dichiarano “moderati”, ad intervenire in modo efficace, restando invece, nella migliore delle ipotesi, silenziosi o piagnucolosi spettatori o timidi ispiratori di compromessi e dialoghi a senso unico ove sempre e comunque deve prevalere la prepotenza dell’integralismo islamico.
E noi che facciamo? Dobbiamo star zitti e continuare ad accettare gli eroi che perdonano per favorire appunto dialoghi impossibili?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Tolleranti ed ipocriti? Ma di chi parli? di chi qui da noi per duemila anni ha mandato sul rogo chi non la pensava come secondo i dettami della Chiesa cattolica ed apostolica?
Hai voglia a scusarsi...
Eh, purtroppo i tre culti monoteisti dello STESSO dio unico hanno prodotto grossi problemi in primis le guerre di religione (perfino tra gli stessi cristiani) guerre che al tempo del politeismo pagano non esistevano...le radici della civiltà indoeuropea non sono certo cristiane ma pagane e politeiste...il monoteismo è figlio di una cultura mediorientale che non ci appartiene...NOI SIAMO PAGANI (con linguaggio moderno "pluralisti") per questo noi siamo diversi da "loro"...

Miro Greeneheart
"per una Padania Sociale"

Nobile di Treviso ha detto...

Caro Miro,
"You miss the point" coem si dice qui.
Spiegami perche' mai il Papa dovrebbe fare delle scuse per avere letto da un testo scritto secoli fa' e che lui stesso ha chiaramente ed inequivocabilmente dichiarato che questo non corrispondeva al suo pensiero?
Semmai le scuse le dovrebbero fare i vari chierici o imam che siano che istigano alla violenza con le tristi conseguenze che vediamo.