16 settembre 2006

La malafede dell' Islam



Le stupide ed ignobili accuse che il Santo Padre avrebbe insultato il profeta Mohammed durante il suo discorso all'universita' di Ratisbona, dimostrano ancora una volta la malafede e l'intolleranza dell'islam, e francamente non c'e' da stupirsi di fronte alle reazioni del mondo musulmano. Hanno così creato l'ennesimo pretesto per infiammare le masse e giustificare la loro idea di guerra santa contro l'occidente.
Le parole del Santo Padre, ricordiamoci che egli e' un intellettuale e un teologo, erano da inserirsi nel contesto di tutto il suo discorso intitolato "la fede, la ragione e l'universita'". Il Papa ha citato un passaggio dell'imperatore Bizantino Manuele II Paleologus tratto da un dialogo tra l'imperatore e un persiano sulla cristianita' e l'islam nel 1391. Il Papa ha avvisato che queste erano " espressioni dure" e "brusche".
Ha poi citato dal libro: " mostrami cosa Mohammed ha apportato di nuovo, e lì troverai solo cose disumane, come quello di espandere la fede con la spada". Poi l'imperatore spiega in dettaglio le ragioni per le quali espandere la fede con la violenza non e' ragionevole. " La violenza non e' compatibile con la natura di Dio e la natura dell'anima".
Il Santo Padre ha poi citato direttamente dall'estensore del dialogo, tale Theodore Koury: " Per l'imperatore, bizantino con una cultura greca, questa citazione e' evidente. Ma per un musulamno, dio e' assolutamente trascendentale. La sua volonta' non e' legata con qualsisasi delle nostre categorie, anche quella della razionalita".
Questo ha detto il Papa. Le citazioni sono state chiaramente utilizzate per lanciare, supportare la tesi del suo discorso, altamente teologico, sulla relazione tra razionalità e fede, soprattutto nel contesto storico delle cose.
Tutto lì. Invece questi elementi, intolleranti, non hanno capito assolutamente niente del profondo pensiero del Papa che, invece, ha voluto introdurre un discorso sul rispetto e il dialogo tra le varie culture e religioni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma in che mondo viviamo? ci manca solo che il Papa debba chiedere scusa ai fondamentalisti. vabbeh ci penserà il dallemah a farle per lui.