15 settembre 2006

L'irresponsabilità al potere.



Un articolo di Alessandro Corneli
Prodi aveva impostato tutta la sua campagna elettorale, nonché i primi 100 e più giorni del suo governo, sulla serietà, responsabilità, competenza, quali si potevano distillare dal suo parlare inframmezzato da lunghi silenzi pensosi.
Ora si scopre che è circondato da irresponsabili, quali il suo consigliere economico (non il consigliere atletico che cura la messa a punto della sua bicicletta), per la storia Angelo Rovati, che, parole dell’interessato, “come cittadino e come utente, la cosa che (gli stava) a cuore (era) che la rete pubblica (fosse) tutelata da possibili incursioni”.
Insomma, una “piccola vedetta”, che vedeva quello che tutti potevano vedere: l’indebitamento di Telecom, arcinoto da anni.
Che cosa fa l’intrepido D’Artagnan? Suppone che Tronchetti Provera stia pensando come uscire da una situazione sempre più pesante e butta giù, insieme ad un amico, un piano “artigianale” per Telecom, non ne fa parola con il suo datore di lavoro, Prodi, pregustando forse il momento di presentargli la quadratura del cerchio, e lo spedisce a Tronchetti Provera, che lo chiosa, e non ne parla nel suo incontro con Prodi, ma fa emergere da una riunione del CdA una suddivisione del gruppo che tutti interpretano come propedeutica alla vendita di Tim (ricavo previsto: oltre 30 miliardi di euro) per sanare il debito (intorno ai 40 miliardi di euro).
Se dessimo retta a chi dice che la vita è bella come e più di prima di Tangentopoli, immagineremmo la preparazione di una colossale tangente che avrebbe fatto decollare il “partito del Professore”: ma questa è immaginazione.
Il Corriere della Sera e il Sole24 Ore hanno svelato il piano di Rovati, e Prodi, naturalmente, ha negato tutto: un classico. Ma forse anche una pensante manovra su Prodi, in base al principio “non poteva non sapere” perché, se veramente non avesse saputo, sarebbe anche peggio.
Dilettantismo, irresponsabilità, artigianato politico-economico da consiglio comunale: se non teniamo a freno l’immaginazione, ci viene da pensare ad un complotto per fare fuori Prodi, che in questi giorni in Cina deve essere in grande tensione.
In tutto questo, Marco Tronchetti Provera non ci fa una bella figura: si può supporre che si sarebbe mosso sulla spinta del progetto artigianale di Rovati.
Dotato di un proprio senso dell’umorismo, o più probabilmente vittima di un distacco mentale dalla realtà, il Rovati ha definito tutto questo “un polverone indegno”.
Naturalmente interesserebbe conoscere chi sia l’amico di Rovati, co-estensore del piano, “che si occupa di telecomunicazioni”: per conto di chi? C’è di mezzo qualche altro politico di primo piano?
Non sappiamo se il centrodestra saprà sfruttare questa vicenda: temiamo di no; ma non si può mai sapere.
Certo è che Prodi dovrà guardare sotto il letto, ogni sera, prima di andare a dormire.

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