Un articolo di Amedeo Gentile,Coordinatore Campagna Elettorale Circoscrizione Estero
Forza Italia - Sede Nazionale
La sinistra predica bene e razzola malissimo. Infatti, quando si trova in difficoltà, si rifugia nelle parole del mastodontico programma elettorale che, ancora oggi, viene tirato come una giacca da ogni componente la maggioranza con interpretazioni più che soggettive. Sulla famiglia, però, il riferimento al programma tradisce perché, a dispetto di quanto scritto, le politiche attuate dal governo sono da "sfasciafamiglie" e tutti i progetti per contrastare il basso indice di natalità trovano risposte opposte alle soluzioni ipotizzate.
Il riferimento non è soltanto ai Dico che, nella componente omosessuale non aiuta la società a rigenerarsi, ma soprattutto alle politiche economiche. Infatti è scandalosamente accertato che, a seguito della Finanziaria e della nuova pressione fiscale, anche i bambini vengono tassati! Uno studio elaborato dal Sole 24 ore ha rilevato che, numeri alla mano, più la famiglia è numerosa maggiore è l'aumento Irpef: alla faccia dei buoni propositi relativi alla realizzazione delle "condizioni per un'infanzia libera dal rischio della povertà" (pag.174 del programma dell'Unione). Non solo, ancora nelle pagine 177/178, si parla di "una dote di reddito per il bambino che prende il nome di 'Assegno per il sostegno delle responsabilità familiari' e fornisce, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori, una integrazione di reddito più consistente dell'attuale e crescente in funzione della numerosità del nucleo familiare", parole che nei fatti trovano il loro esatto contrario.
Così come l'intenzione dichiarata che "al momento della nascita, lo Stato apra un conto individuale vincolato a favore del neonato e lo alimenti con specifici contributi annui fino al diciottesimo anno di età" (pag.178). Quel famoso bonus bebè tanto sbandierato in campagna elettorale e che, invece, non è mai nato, doveva essere la risposta a quello invece che il governo Berlusconi aveva realizzato.
C'è una simpatica canzone che recita "quando i bambini fanno oohh" e che qualcuno si è divertito a modificare sostituendo l'esclamazione di stupore con una pernacchia. Sarà un caso ma sembra quasi interpretare il messaggio che tutti i bambini manderebbero volentieri a Prodi e a tutta la sua maggioranza.
E i bambini, si sa, non si possono mai lasciare soli!
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