10 maggio 2007

legge-vergogna

Durante tutta la scorsa legislatura, ed in particolare come argomento elettorale, i partiti di sinistra (compresi i cosiddetti centristi) hanno demonizzato Berlusconi perché, a loro dire, si preoccupava soprattutto di fare leggi nell’interesse esclusivo suo e dei suoi protetti: le cosiddette leggi “ad personam”. Come esempi si citano l’esenzione fiscale sulle successioni, la riduzione del periodo di prescrizione, la legge sul falso in bilancio, eccetera. Da notare che tutte queste leggi, anche se beneficiavano Berlusconi ed i suoi, estendono comunque la loro efficacia anche a tutti i cittadini che si trovano nelle condizioni indicate. Da notare che di esse si sono serviti anche molti esponenti della sinistra, primo fra tutti Romano Prodi che ne ha approfittato per effettuare donazioni “esentasse” ai propri figli.
Ora accade che il governo ha presentato un progetto di legge che prevede che chiunque disponga di un patrimonio superiore a quindici milioni di euro (perché poi quindici e non dodici o venti ? forse che fra i politici ce ne sono alcuni che, pur essendo ricchi, non arrivano a tale cifra ?) non potrà ricoprire incarichi governativi. Anzi i più estremisti, comunisti e dipietristi, giungono a chiedere che questi cittadini siano addirittura privati del diritto di essere comunque eletti a qualunque livello.
E’ chiaro che questa legge mira a mettere fuori gioco Berlusconi, ed è quindi nell’interesse esclusivo dell’attuale maggioranza, che evidentemente teme l’unica persona che sia riuscita in pochi mesi a riunire una forza politica in grado di contrastare la “gioiosa macchina di guerra” (definizione scelta male da parte di pacifisti incalliti) e di mandare all’aria il progetto di egemonia comunista predisposto con la generosa collaborazione di una parte importante della magistratura.
Evidentemente l’attuale maggioranza che sta preparando un partito che si chiamerà “democratico”, non sa neppure dove stiano di casa la democrazia e la coerenza. Non si capisce infatti come si possano togliere i diritti garantiti dalla Costituzione ad un cittadino solo perché è ricco. Di questo passo si potranno togliere i diritti civili ai biondi, o ai mancini, o a quelli nati di venerdì od il ventinove febbraio.
In conclusione, le uniche vere esclusioni dai posti di governo da sancire per legge, e che sarebbero salutate da tutti con entusiasmo, sono quelle dei cretini e dei bari che vogliono vincere stravolgendo le regole della democrazia..

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