22 maggio 2007

Teste di cavoli


La legge sul conflitto di interessi attualmente in discussione in Parlamento ha evidentemente come scopo non solo l’estromissione di Berlusconi dalla vita politica, ma come ben ha detto lo stesso Berlusconi, quello di impedire a chiunque abbia avuto successo nel mondo degli affari e dell’economia, in una parola del lavoro, di partecipare attivamente alla vita politica, sia pur solo a livello locale, nel nostro infelice paese. In sostanza, la legge in discussione tende a riservare l’attività politica alla casta dei politici di professione, notoriamente privi di qualunque esperienza dei problemi che dovrebbero contribuire a risolvere, ed a molti dei quali, che si arrogano il diritto di gestire il paese, nessuno si sognerebbe di affidare neppure la gestione di una tabaccheria.
Qualcuno – ovviamente ostile a questo provvedimento – ha definito la casta degli autopredestinati a governare come i nuovi “mandarini”. La definizione sembra assolutamente errata, in quanto i mandarini, nell’antico impero cinese, erano selezionati in base al loro eccellente livello culturale, soprattutto nel campo letterario, e questo criterio, dopo alcune inchieste televisive tendenti ad accertarne il livello culturale, non ci sembra sia applicabile alla nostra classe dirigente politica.
Dovendo restare ad una definizione in campo vegetale, suggeriremmo di usare i termini : rapa, zucca o testa di cavolo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

che quella sul conflitto d'interesse sia una sorta di ammazza berlusconi nessuno lo può negare; però bisogna anche riconoscere che in 5 anni di governo alcune leggi hanno favorito mediaset e gli interessi privati di silvio (anche questo, nessuno lo può negar)
in america il blind trust funziona...importarlo in italia (seppur modificato) ...è troppo difficile?