27 giugno 2007

Ricevimento all’ambasciata d’Italia: Bicchieri di plastica e piatti in carta


Durante il governo di Silvio Berlusconi, era iniziato un processo di modernizzazione delle ambasciate e consolati italiani all’estero.
Erano dettagli. Piccoli cambiamenti.
Rinfrescata generale dei locali. Apertura di nuovi sportelli, uno per i cittadini italiani e uno per gli stranieri per minimizzare le lunghe file. Funzionari meno maleducati, saccenti ed ignoranti, e piu' al servizio del cittadino. Insomma si cominciava a respirare un aria di cambiamento.
Come sono cambiate le cose da quando ci governa la sinistra.
Con i tagli della Farnesina, non solo le ambasciate non hanno piu’ i soldi per pagare gli affitti, ma alcuni ambasciatori non possono piu dare ricevimenti con il dovuto prestigio che richiede la posizione di rappresentante di una delle piu’ grandi potenze economiche.
Ad un recente ricevimento alla residenza dell’ambasciatore, per fortuna non troppo formale, il buffet sembrava la mensa dell’E.C.A. e agli ospiti furono dati piatti in carta e bichieri di plastica.
Ieri ero alla residenza dell’ambaciatore spagnolo. Mi guardavo attorno. Tutto, dall’arredamento al cibo, era un pot-pourri, un assaggio del meglio che offre il suo paese. I francesi, che sono anni luce piu’ avanzati di noi su queste cose, hanno persino una stilista cui unico compito e’ di arredare le ambasciate e le residenze con il made in France. Persino la residenza dell’amabsciatore greco e’uno specchio del suo paese.
E’ veramente una vergogna quello che sta succedendo. In meno di due anni siamo tornati ad essere un paese del terzo mondo, ridicolizzato da tutti.

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