Il presidente del consiglio dei buffoni, Romano Prodi, non appena si conobbero i primi risultati delle recenti elezioni amministrative, dichiaro' "me lo aspettavo". Poco piu' tardi, quando furono ben piu' chiari ed attendibili i risultati stessi, e si fece strada la forte preoccupazione dei suoi alleati, dichiaro' di considerare seria la situazione. Una cosa e' certa: da qualche giorno l’"homo ridens" ride molto meno, ed incomincia a preoccuparsi a proposito non tanto della tenuta del suo governo e della sua maggioranza, quanto della sua propria permanenza sulla poltrona. Di fronte alle critiche e prese di distanza dei suoi sodali, ha bruscamente dichiarato che "o si fa quello che dico o tutti a casa", bell'esempio di democrazia e di considerazione per chi lo sostiene, soprattutto se si pensa che Prodi non dispone di alcun partito suo.
Fra le altre spassose dichiarazioni, sempre in occasione del risultato delle elezioni, ha anche affermato che quello espresso dalla maggioranza del paese, e soprattutto dalla parte piu' produttiva, quella che in buona parte tiene in piedi tutta la baracca, e' un giudizio affrettato: il giudizio che conta sara' quello espresso alla fine del quinquennio.
Crede davvero di arrivarci ?
3 commenti:
ciao filippo...sto tornando con rivoluzione liberale..dopo una pausa per motivi personali...sono sempre in prima linea...per la libertà...;))) se ti va passa da me e lascia un commento...presto torno in campo vè!!!!ciao
Ciao Kyle Adesso passo. son in viaggio appena ritorno ti contatto.
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