09 agosto 2007

Il Venezuela contro un videogame

Un gruppo di mercenari «assoldati» dagli Stati Uniti e guidati da uno svedese, Mattias Nilsson, si muove tra le strade di Caracas con due compiti ben precisi: riprendere il controllo delle risorse petrolifere e destituire il dittatore locale, rappresentato come un folle e sanguinario despota pronto ad attaccare gli States. È questa la trama del videogame Mercenaries 2, World in Flames annunciata dalla Pandemic (una delle più importanti case di produzione americane indipendenti) sul sito mercs2.com.
L'articolo

E allora? Dov'e' il problema?
Per la maggior parte della gente un video game e' un passatempo , un divertimento, un modo per distrarsi dallo stress quotidiano. Per altri e' sempre e solo propaganda, un modo d'indottrinare i giovani con convinzioni imperialiste.
Addirittura leggo che "La rappresentazione di Chavez come un tiranno ha portato alcune associazioni per i diritti umani a firmare delle petizioni a sostegno dello stato sudamericano..."
A parte che il dittatore marxista Chavez non e' neanche da lontano menzionato ne rappresentato nel videogame, ma "associazioni per i diritti umani"? Vogliamo parlare dei diritti umani in Venezuela?
Certo che hanno le idee e priorita' chiare questi.
Robbe da matti

H/t: Vicenzo

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