Continuano a ripetersi gravissimi episodi di violenza, sessuale e non, nei confronti delle donne. L’autore reo confesso di uno di questi fattacci, arrestato dai carabinieri, è stato posto agli arresti domiciliari dal magistrato competente, quindi sostanzialmente rimesso in libertà. Questa notizia suggerisce alcuni commenti.
Innanzi tutto evidentemente il magistrato – di cui non è stato reso pubblico il nome, come invece avviene ogni qual volta l’inchiesta tocca personaggi più o meno noti, politici, artisti, eccetera, forse per mostrare almeno una volta il rispetto che viene portato dalla magistratura nei confronti delle leggi sulla privacy – ritiene che il soggetto non costituisca un pericolo per la società. Per dimostrare la sua ferrea convinzione potrebbe forse presentarlo a sua figlia, visto che si tratta di elemento giovane ed evidentemente pieno di giovanili ardori.
Il presidente del Consiglio, nell’esecrare quanto avvenuto, ha dichiarato che ormai la situazione è preoccupante e paradossalmente ha affermato che occorrerebbe una guardia a scorta di tutte le belle donne. La battuta ha suscitato l’indignazione del solito Veltroni, che l’ha qualificata insolente ed offensiva per le donne. Evidentemente era preoccupato che, date le limitazioni poste sul piano estetico da Berlusconi, alcune esponenti del PD, come le onorevoli Bindi e Turco, potessero restare esposte alle voglie insane di truci figuri assetati di sesso e di violenza.
Un altro gravissimo fatto di stupro di gruppo è avvenuto nei giorni scorsi a Guidonia. I carabinieri stanno attivamente setacciando varie comunità di rom della zona alla ricerca dei colpevoli. L’attivismo delle forze dell’ordine è senz’altro lodevole e viene incontro alle preoccupazioni della maggior parte dei cittadini, spaventati dall’ondata di violenza. Viene tuttavia da chiedersi se quegli sforzi siano giustificati, dato che troppo spesso la magistratura si mostra esageratamente indulgente verso gli autori di tali odiosi crimini, sia nelle fasi dell’indagine (vedi quanto annotato sopra), sia nei propri giudizi, non sempre particolarmente tempestivi e sufficientemente severi. Si ha l’impressione che molti magistrati considerino violenze e stupri più alla stregua di ragazzate che veri e propri delitti ripugnanti e causa di ben giustificato allarme presso la popolazione.
Il Bertoldo
2 commenti:
A prescindere dalle battute del nostro premier e alle reazioni suscitate che poco importano, io credo che il problema alla base non solo degli episodi di violenza sessuale venuti alla ribalta delle cronache negli ultimi giorni ma degli epiusodi di criminalità in generale è che in Italia non esiste la certezza della pena
E' inutile creare pene più severe per i reati di stupro e di quant'altro se non vengono applicate nemmeno quelle che già ci sono. Il problema è sovraffollamento delle carceri? Non si mandano fuori i carcerati con l'indulto (porcata vomitevole voluta da tutta la Sinistra e da Berlusconi) o evitando di mandare dentro chi ci dovrebbe andare. Che si costruiscano nuovi carceri ogni tanto anzichè centri commerciali.
Venendo ai magistrati, se la legge prevede che questi possano mettere agli arresti domiciliari gli imputati (anche se rei confessi) che il parlamento (e in questo caso basterebbe la maggioranza che già c'è) faccia in modo che per determinati reati, tra cui anche lo stupro e altri più gravi, questa possibilità non sia prevista non pernettendo a nessun giudice o magistrato che sia di evitare la galera a chi la merita.
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