28 febbraio 2009
Pubblicita' mutande per uomini
"...perche' gli uomini non vogliono guardare altri uomini mezzi nudi"
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Fini in Egitto
Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, in visita al Parlamento egiziano, non ha saputo trattenersi dallo svolgere una azione diplomatica ben al di là delle sue specifiche attribuzioni. Non c’è dubbio che ogni attività tendente a favorire l’immagine del nostro paese all’estero non può che essere giudicata positivamente. Tuttavia, quando la situazione mondiale od anche solo di certe regioni del mondo è particolarmente delicata, sarebbe bene che ciascuno rispettasse il proprio ambito istituzionale. Chissà se qualcuno si prenderà la briga di spiegargli che già da tempo non è più ministro degli esteri.
Il Bertoldo
Il Bertoldo
27 febbraio 2009
Il carro Obama al carnevale di Dusseldorf
Uno dei carri del carnevale di Dusseldorf.
Ennesima dimostrazione del cattivo gusto teutonico.
Obama rappresentato come un angelo, un messia, un salvatore...
Con l'Europa dietro, aggrappata al suo...
Ennesima dimostrazione del cattivo gusto teutonico.
Obama rappresentato come un angelo, un messia, un salvatore...
Con l'Europa dietro, aggrappata al suo...
Dubai, il grattacielo che si muove
La chiamano architettura dinamica. Un grattacielo costantemente in movimento in grado di cambiare la sua forma e di generare energia elettrica.
Francamente geniale!
Francamente geniale!
PD: Cupio Dissolvi
In questi ultimi giorni il Partito Democratico ha messo a segno un ulteriore straordinario successo. Considerato che dall’aprile dello scorso anno il partito ha perso tutte le elezioni alle quali si è presentato, ultime quelle regionali in Sicilia, il segretario Walter Veltroni di è dimesso, riconoscendo implicitamente che la propria azione tendente a costruire una compagine politica in grado di battersi ad armi pari con il PDL è fallita. I notabili del PD, riuniti in qualità di assemblea costituente per trovare un successore che potesse imprimere l’opportuna svolta, non hanno saputo fare di meglio che eleggere alla carica di segretario l’on. Franceschini, già vice del segretario uscente e quindi compartecipe della sua impostazione politica.
Quest’ultimo non ha esitato ad accettare l’incarico, e per dare la necessaria solennità al suo insediamento ha pronunciato un giuramento di difendere la Costituzione (qualunque cosa ciò stesse a significare) nelle mani del padre, ex partigiano. In definitiva il neo segretario sembra aver voluto far notare che a suo parere le cose più importanti, a cui confidare i propri impegni, siano la famiglia (il padre) ed il ricordo della lotta partigiana.
Poi per sottolineare immediatamente di essere anche lui molto partigiano – anche se in tutt’altro modo – ha ricominciato la solita solfa, già tanto cara al suo predecessore, dell’antiberlusconismo, senza riuscire a dire una parola che fosse una per precisare quali fossero i propri programmi per fare uscire il Partito Democratico dalla palude in cui è da tempo impantanato. Anzi, afferrando immediatamente la bandiera ormai logora dell’antiberlusconismo, ha tacitamente accettato la leadership di Antonio Di Pietro per quanto riguarda l’opposizione, dato che l’ex questurino è certamente un antiberlusconiano ante marcia ed assolutamente garantito.
Questo dimostra che, con simile stravagante decisione, il PD persegue con ostinazione il “cupio dissolvi” (san Paolo, lettera ai Filippesi 1.23-24).
Il Bertoldo
Quest’ultimo non ha esitato ad accettare l’incarico, e per dare la necessaria solennità al suo insediamento ha pronunciato un giuramento di difendere la Costituzione (qualunque cosa ciò stesse a significare) nelle mani del padre, ex partigiano. In definitiva il neo segretario sembra aver voluto far notare che a suo parere le cose più importanti, a cui confidare i propri impegni, siano la famiglia (il padre) ed il ricordo della lotta partigiana.
Poi per sottolineare immediatamente di essere anche lui molto partigiano – anche se in tutt’altro modo – ha ricominciato la solita solfa, già tanto cara al suo predecessore, dell’antiberlusconismo, senza riuscire a dire una parola che fosse una per precisare quali fossero i propri programmi per fare uscire il Partito Democratico dalla palude in cui è da tempo impantanato. Anzi, afferrando immediatamente la bandiera ormai logora dell’antiberlusconismo, ha tacitamente accettato la leadership di Antonio Di Pietro per quanto riguarda l’opposizione, dato che l’ex questurino è certamente un antiberlusconiano ante marcia ed assolutamente garantito.
Questo dimostra che, con simile stravagante decisione, il PD persegue con ostinazione il “cupio dissolvi” (san Paolo, lettera ai Filippesi 1.23-24).
Il Bertoldo
Gaza? No, Parigi!
Boicottaggio del supermercato Carrefour da parte di un gruppo di militanti pro-palestinesi....
Notare l'assenza della polizia.
L'Europa e' morta....
H/T: Oriana
Notare l'assenza della polizia.
L'Europa e' morta....
H/T: Oriana
26 febbraio 2009
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Italia nucleare
Finalmente una decisione giusta.Alcuni anni fa',una mia amica organizzo un grande evento a Lucca. Arrivarono 250 persone da tutto il mondo.
Alle 19:30 ci fu un black out e mezza citta' rimase senza luce perche' la rete locale non pote' sopportare l'improvvisa richiesta di elettricita'. Apparentemente troppi phon...
Succede solo nei paesi del terzo mondo, e in Italia.
E non dimentichiamo il 27 giugno 2003...
I sinistri e i verdi dovrebbero vergognarsi. E ancora osano protestare questi trogloditi.
Proponessero alternative invece di solo dire no a priori.
Ma lo sappiamo che la berlusconodio e' una malattia impossibile da curare.
E per quelli che propongono invece l' energia eolica o solare, bisognerebbe spiegarli che non e' una valida alternativa per una serie di ragioni, sopratutto quella solare perche' per produrre energia significativa dal sole bisognerebbe coprire di pannelli solari una porzione di territorio pari alla superficie dell' intera sicilia.
Povera Italia. Altri 20 anni di assurde ed inutili polemiche....
25 febbraio 2009
Si al nucleare.
Finalmente l'Italia si modernizza.
E adesso avremo i soliti imbecilli trogloditi sinistrosi e lega ambiente e verdi che faranno di tutto perche' questo non avvenga.
L'Italia, il paese delle polemiche inutili...
Obama's speech
Lot's of promises...
Nancy Pelosi looked like Paula Abdul on American Idol.
She looked like she wason some kind of drugs, and that constant smirk on her face.....
Insopportabile.
In ospedale...
Prima o poi doveva succedere....
Sono in ospedale con un ernia del disco e sciatica. Che male...Per fortuna che esiste la morfina.
Dunque oggi solo pupine e stupidate varie...
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24 febbraio 2009
Gmail non funziona
Impossibile collegarsi al server della casella postale.il guasto importante di oggi colpisce praticamente il mondo intero....
Gmail service crashes across world
Cina: Follia da investimento planetario
E' caccia alle risorse mondiali. la Cina grazie alle sue enormi riserve di denaro e' partita in un "buying spree" mondiale.
Entro poco la Cina avra' il monopolio di quasi tutte le risorse naturali del mondo.
Spaventoso.
L'articolo qui
Entro poco la Cina avra' il monopolio di quasi tutte le risorse naturali del mondo.
Spaventoso.
L'articolo qui
23 febbraio 2009
Povero Walter!
Povero Walter! Lui si è sempre considerato un creativo, ed è forse per questo che, lasciando da parte tutto il resto, sembra si sia dedicato a studi cinematografici. Purtroppo non sempre la creatività conduce a realizzare ciò che si vorrebbe, ed è proprio quello che è capitato al nostro.
Fin da giovane si è iscritto al PCI, che poi ha seguito in tutte le sue evoluzioni nominalistiche: PCI, PDS, DS, PD. Tuttavia ha recentemente dichiarato di non essere mai stato comunista, in sostanza di non averci mai creduto. Che cosa ci facesse in quel partito, se le sue dichiarazioni recenti sono sincere, nessuno l’ha mai capito e forse neppure lui.
Comunque la grande specialità di Walter è sempre stata quella di fare le scelte sbagliate. Quando, per puro caso, gli è capitato di fare una scelta giusta si è subito corretto, in modo da non tradire la sua vera natura, quella di non imbroccarne mai una che fosse una. Insomma, lo si potrebbe definire una specie di Re Mida al contrario.
Da militante (?) del PCI gli venne affidata la direzione dell’Unità, il giornale del partito. Nel suo ingenuo entusiasmo pensò di imitare gli altri organi di stampa indipendenti, nella convinzione di riuscire a vendere di più. Data la sua passione per il cinema si mise ad allegare al giornale – evidentemente con un supplemento di prezzo – delle video cassette di film più o meno noti, possibilmente impegnati. Fu un disastro, le vendite crollarono, dato lo scarso interesse che i metalmeccanici e gli operai in genere intruppati nella CGIL nutrivano per la settima arte: evidentemente preferivano i festival di Sanremo e simili programmi di intrattenimento piccolo borghese.
Fu esonerato dal servizio e più tardi il partito dovette cedere la testata a simpatizzanti danarosi. Comunque, per non perdere un personaggio così simpatico e buono, fu candidato a sindaco di Roma, e vinse le elezioni. Anche qui la sua indole di sognatore intellettuale lo portò a disinteressarsi delle vere necessità dei romani, e preferì dar loro i “circenses”: festival del Cinema (non bastava quello di Venezia), notti bianche, e simili fondamentali forme di intrattenimento, destinate a migliorare la cultura dei suoi concittadini. Troppo poco dignitoso sarebbe stato occuparsi della manutenzione delle strade e dei servizi pubblici, della sicurezza, della pulizia, come invece chiedevano quei buzzurri dei suoi amministrati. Il risultato fu evidentemente la vittoria del centro destra alle successive elezioni amministrative.
Ancora da sindaco ebbe stranamente una intuizione giusta: costruire un grande partito della sinistra che sostituisse l’accozzaglia di formazioni politiche che avevano sostenuto l’elezione di Prodi e che poi di fatto lo avevano paralizzato. Un partito che avrebbe dovuto escludere tutti i radicalismi estremisti per fornire un programma di sviluppo e di riforme accettabile dagli elettori. L’idea era buona, e quando se ne accorse, dopo essere stato eletto segretario del nuovo partito – pomposamente battezzato Partito Democratico, come se tutti gli altri partiti avessero tendenze e programmi dittatoriali – decise di snaturarla. Niente programma convincente (anche perché era difficile, fra ex comunisti, ex democristiani, pannelliani eccetera metterne a punto una decente) ma una sola tendenza: l’antiberlusconismo. In sostanza trasformare il PD nel PAB, Partito Anti Berlusconi. Ora è evidente che un programma costituito solo da un “anti” non porta da nessuna parte.
Il governo Prodi fu messo in minoranza e si giunse a nuove elezioni. Anche in questa occasione il nostro proclamò solennemente “andremo da soli”. Poiché l’idea era valida, e corrispondeva alle premesse che avevano dato origine al PD, decise di modificarla e si alleò con il più ostico e pericoloso dei partiti sul mercato, l’Italia dei Valori dello sciagurato ex questurino Antonio Di Pietro. Perse clamorosamente le elezioni, dovette accontentarsi di stare all’opposizione, ma anche in questo caso riuscì a farsi sottrarre la leadership dall’ingombrante alleato. Da allora il PD fu in preda all’anarchia più completa, tutti contro tutti, come era logico aspettarsi se l’unica ragione del partito consisteva nell’antiberlusconismo.
Dopo le elezioni nazionali, perse successivamente quelle amministrative a Roma, in Abruzzo, Sicilia e Sardegna, ed a questo punto, contro il parere del partito che evidentemente voleva ancora umiliarlo in occasione delle europee e di altre amministrative, decise di dimettersi, ponendo fine almeno per il momento a questa straziante performance.
Ora è viva la preoccupazione degli ambienti interessati allo sviluppo del cosiddetto terzo mondo. Se a Walter – che qualcuno, esagerando un tantino, chiama Walterloo, come se fosse la controfigura, in negativo, di Napoleone – venisse in mente di mantenere la sua promessa di ritirarsi in Africa, potrebbe essere una débacle per il continente nero, che di guai ne ha già abbastanza da solo.
La sua uscita di scena però costituisce un grave colpo anche per le formazioni di centro destra, che perdono in lui un validissimo aiuto, addirittura un propagandista capace di mobilitare a favore del centro destra milioni di voti che forse, in altre circostanze, avrebbero dato la loro preferenza a partiti di sinistra moderata e soprattutto non totalmente inconcludente come quella attuale.
Il Bertoldo
Fin da giovane si è iscritto al PCI, che poi ha seguito in tutte le sue evoluzioni nominalistiche: PCI, PDS, DS, PD. Tuttavia ha recentemente dichiarato di non essere mai stato comunista, in sostanza di non averci mai creduto. Che cosa ci facesse in quel partito, se le sue dichiarazioni recenti sono sincere, nessuno l’ha mai capito e forse neppure lui.
Comunque la grande specialità di Walter è sempre stata quella di fare le scelte sbagliate. Quando, per puro caso, gli è capitato di fare una scelta giusta si è subito corretto, in modo da non tradire la sua vera natura, quella di non imbroccarne mai una che fosse una. Insomma, lo si potrebbe definire una specie di Re Mida al contrario.
Da militante (?) del PCI gli venne affidata la direzione dell’Unità, il giornale del partito. Nel suo ingenuo entusiasmo pensò di imitare gli altri organi di stampa indipendenti, nella convinzione di riuscire a vendere di più. Data la sua passione per il cinema si mise ad allegare al giornale – evidentemente con un supplemento di prezzo – delle video cassette di film più o meno noti, possibilmente impegnati. Fu un disastro, le vendite crollarono, dato lo scarso interesse che i metalmeccanici e gli operai in genere intruppati nella CGIL nutrivano per la settima arte: evidentemente preferivano i festival di Sanremo e simili programmi di intrattenimento piccolo borghese.
Fu esonerato dal servizio e più tardi il partito dovette cedere la testata a simpatizzanti danarosi. Comunque, per non perdere un personaggio così simpatico e buono, fu candidato a sindaco di Roma, e vinse le elezioni. Anche qui la sua indole di sognatore intellettuale lo portò a disinteressarsi delle vere necessità dei romani, e preferì dar loro i “circenses”: festival del Cinema (non bastava quello di Venezia), notti bianche, e simili fondamentali forme di intrattenimento, destinate a migliorare la cultura dei suoi concittadini. Troppo poco dignitoso sarebbe stato occuparsi della manutenzione delle strade e dei servizi pubblici, della sicurezza, della pulizia, come invece chiedevano quei buzzurri dei suoi amministrati. Il risultato fu evidentemente la vittoria del centro destra alle successive elezioni amministrative.
Ancora da sindaco ebbe stranamente una intuizione giusta: costruire un grande partito della sinistra che sostituisse l’accozzaglia di formazioni politiche che avevano sostenuto l’elezione di Prodi e che poi di fatto lo avevano paralizzato. Un partito che avrebbe dovuto escludere tutti i radicalismi estremisti per fornire un programma di sviluppo e di riforme accettabile dagli elettori. L’idea era buona, e quando se ne accorse, dopo essere stato eletto segretario del nuovo partito – pomposamente battezzato Partito Democratico, come se tutti gli altri partiti avessero tendenze e programmi dittatoriali – decise di snaturarla. Niente programma convincente (anche perché era difficile, fra ex comunisti, ex democristiani, pannelliani eccetera metterne a punto una decente) ma una sola tendenza: l’antiberlusconismo. In sostanza trasformare il PD nel PAB, Partito Anti Berlusconi. Ora è evidente che un programma costituito solo da un “anti” non porta da nessuna parte.
Il governo Prodi fu messo in minoranza e si giunse a nuove elezioni. Anche in questa occasione il nostro proclamò solennemente “andremo da soli”. Poiché l’idea era valida, e corrispondeva alle premesse che avevano dato origine al PD, decise di modificarla e si alleò con il più ostico e pericoloso dei partiti sul mercato, l’Italia dei Valori dello sciagurato ex questurino Antonio Di Pietro. Perse clamorosamente le elezioni, dovette accontentarsi di stare all’opposizione, ma anche in questo caso riuscì a farsi sottrarre la leadership dall’ingombrante alleato. Da allora il PD fu in preda all’anarchia più completa, tutti contro tutti, come era logico aspettarsi se l’unica ragione del partito consisteva nell’antiberlusconismo.
Dopo le elezioni nazionali, perse successivamente quelle amministrative a Roma, in Abruzzo, Sicilia e Sardegna, ed a questo punto, contro il parere del partito che evidentemente voleva ancora umiliarlo in occasione delle europee e di altre amministrative, decise di dimettersi, ponendo fine almeno per il momento a questa straziante performance.
Ora è viva la preoccupazione degli ambienti interessati allo sviluppo del cosiddetto terzo mondo. Se a Walter – che qualcuno, esagerando un tantino, chiama Walterloo, come se fosse la controfigura, in negativo, di Napoleone – venisse in mente di mantenere la sua promessa di ritirarsi in Africa, potrebbe essere una débacle per il continente nero, che di guai ne ha già abbastanza da solo.
La sua uscita di scena però costituisce un grave colpo anche per le formazioni di centro destra, che perdono in lui un validissimo aiuto, addirittura un propagandista capace di mobilitare a favore del centro destra milioni di voti che forse, in altre circostanze, avrebbero dato la loro preferenza a partiti di sinistra moderata e soprattutto non totalmente inconcludente come quella attuale.
Il Bertoldo
Carnevale di Rio: Viviane Castro sfila nuda...
Con Obama dipinto su una coscia e Lula sull'altra. Questa volta con un "tapa-sesso verde"
22 febbraio 2009
21 febbraio 2009
Global Warming: Errore nel calcolare l'estensione dei ghiacciai artici
Per colpa di un problema meccanico ad un satellite l'estensione dei ghiacciai artici e' stato sottovalutato.Di 500,000 kilometri quadrati...Praticamente la superficie della Spagna.
L' articolo qui
Alto Gradimento
Indimenticabile Alto Gradimento, la trasmissione radiofonica cult degli anni 70 condotta da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. La migliore tramissione e non solo per i mitici personaggi, che entravano a sospresa nello studio bussando alla porta..., ma anche per il ritmo, l'assenza di annunci, e per le scelte musicali di grande livello.
Ecco dei clip di alcuni dei personaggi indimenticabili
Max Vinella, "Pronto? Sono Max Vinella! Qu'est ce que vous facé? je v'avé becché! Dunque, la notizia è questa ..." "Chiappola! Chiappola! Pah!!"
Vinella e gli arabi
Vinella e le imitazioni degli animali
Castellacci, tecnico fascista "Perche' quando c'era lui..."
Federale Romolo Catenacci "Il Duce c'aveva due maroni così, neh!" "... ti viene un groppo alla gola che non si riesce più a parlare, eh!"
Professor Aristogitone "Quarant'anni d'insegnamento! Quarant'anni di duro lavoro in mezzo a queste quattro mura scolastiche!"
Pasquale Zambuto "Mi chiamo Pasquale Zambuto ... stamattina mi sono svegliato ... mi sono guardato in do specchio e me so' sputato in da faccia!!!!"
Altri clip , cliccare qui
Ecco dei clip di alcuni dei personaggi indimenticabili
Max Vinella, "Pronto? Sono Max Vinella! Qu'est ce que vous facé? je v'avé becché! Dunque, la notizia è questa ..." "Chiappola! Chiappola! Pah!!"
Vinella e gli arabi
Vinella e le imitazioni degli animali
Castellacci, tecnico fascista "Perche' quando c'era lui..."
Federale Romolo Catenacci "Il Duce c'aveva due maroni così, neh!" "... ti viene un groppo alla gola che non si riesce più a parlare, eh!"
Professor Aristogitone "Quarant'anni d'insegnamento! Quarant'anni di duro lavoro in mezzo a queste quattro mura scolastiche!"
Pasquale Zambuto "Mi chiamo Pasquale Zambuto ... stamattina mi sono svegliato ... mi sono guardato in do specchio e me so' sputato in da faccia!!!!"
Altri clip , cliccare qui
20 febbraio 2009
New York Post accusato di razzismo per una vignetta
La vignetta fa riferimento a un incidente avvenuto lunedì in una cittadina del Connecticut, dove uno scimpanze' addomesticato, e' improvvisamente impazzito ed ha aggredito una donna, azzannandola al volto. La polizia, accorsa, ha salvato la donna dalla morte sparando all’animale.Leggi l'articolo
Pero' le vignette su Bush o Condoleeza Rice che erano ben peggio, quelle invece andavano bene....
Al Sharpton you are a bloody hypocrite!
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