Il Cardinale Bagnasco ad una riunione dell’organo direttivo della CEI, insieme ad altre interessanti e del tutto condivisibili cose, è ritornato, sia pure in maniera assai sfumata, sugli attacchi, a suo dire del tutto ingiusti, portati da certa stampa nei confronti del direttore dell’Avvenire, dott. Boffo, che preferì lasciare il proprio incarico al fine di evitare ulteriori problemi al proprio giornale.
Non è proprio il caso di ritornare sull’argomento. E’ sufficiente ricordare all’illustre prelato che, mentre una massima confuciana recita “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso”, il Salvatore affermò invece “quanto desiderate che gli uomini vi facciano, fatelo anche voi ad essi” (Matteo 7,12). Come si vede, mentre la prima massima ordina di non nuocere al prossimo, la seconda va più in là e chiede che si faccia ad altri tutto ciò che piacerebbe fosse fatto a noi stessi.
Nel caso specifico dal comportamento dell’ex direttore dell’Avvenire si può dedurre che egli non si è attenuto alla massima confuciana. Se invece, da buon cattolico, ha voluto allinearsi alle parole del Vangelo, dobbiamo dedurne che si tratti di un masochista, e quindi che non abbia alcun titolo per lamentarsi. Tanto più che, come più volte è stato ripetuto, il suo pettegolezzo non si basava affatto su prove certe ed inoppugnabili, mentre il pettegolezzo a suo riguardo si basava su documenti ufficiali.
Il Bertoldo
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