16 aprile 2011

Vittorio Arrigoni, il (finto) pacifista razzista antisemita spacciato per eroe


A volte la vita - e la morte - è beffarda, ti mette atrocemente a confronto con te stesso: qui abbiamo solo un poveraccio plagiato come tanti, uno che credeva che, indossando una keffiah, vivendo in una città-topaia e guidando un’ambulanza, d’essersi spogliato del suo esser occidentale e guadagnato il diritto di dar pubblicamente dei “ratti” e dei “cani” agli ebrei. Alla fine, i veri ratti con cui si sentiva fratello, gli han ricordato che era solo un occidentale corrotto proprio come IL MERCENARIO QUATTROCCHI - chissà come l’odiava- e l’han ammazzato come un cane. “Restiamo umani”.
From FalceMartello

La triste ipocrisia della sinistra...

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