09 novembre 2011

I giornali mondiali gioiscono alla notizia delle prossime dimissioni del nostro Premier come se tutti i problemi dell'Europa si risolvessero


E' semplicemente pazzesco leggere i titoli dei giornali questa mattina. In prima pagina la foto del nostro Premier,  piu' o meno tutte uguali, cioe' la faccia nelle mani come se stesse piangendo per dramatizzare gli effetti...
Titoli come "Berlusconi umiliato", "Arrivederci ciao Berlusconi", la grande fantasia anglosassone....
Esultano come se tutti  i problemi dell'Europa si risolvessero con la sua partenza.
Chiaramente neanche un giornale ha capito la mossa machiavellica del nostro Premier.
Il Presidente rassegnera' le dimissioni solo dopo l'approvazione della legge di stabilita' una mossa che gli permette di riorganizzare la maggioranza e sicuramente non essere battuto in parlamento .
Ma a prescindere da questi dettagli nostrani, e che dimostrano il genio politico di Berlusconi, qualcuno dovrebbe spiegargli a questi ignoranti  che se la sinistra  torna la potere l'Europa affonda.  Vogliamo ricordare i governi  Amato, Prodi, le tasse, le beghe da portineria.
Allora distrussero l'Italia, questa volta ditruggeranno l'Europa.
Volete Berlusconi fuori? Attenti a cio' che desiderate...

2 commenti:

Roberto C. ha detto...

Finalmente gli anglosassoni avranno un paravento per coprire le loro magagne.

In patria e nelle loro colonie.

http://www.valori.it/finanza/australia-moody-s-taglia-rating-principali-quattro-banche-3731.html

http://www.telegraph.co.uk/finance/economics/8464811/UK-manufacturers-losing-out-to-foreign-rivals.html

Chissà se torneranno ad essere dei semplici isolotti di pecorari e pescatori.

Saluti.

Anonimo ha detto...

Siete veramente incredibili, voi fan del banana. Parlate di Amato e Ciampi come se fossero stati Attila, e gli mettete davanti uno che fino a sei mesi diceva che saremmo usciti dalla crisi meglio degli altri, e si è fatto i suoi porci comodi, e ora se ne deve andare per evitare un altrimenti sicuro fallimento. Senza contare che -il PIL non è un'opinione- grazie a Silvio, 20 anni dopo, siamo ricchi come ai tempi di Amato.