Le opposizioni hanno sempre rimproverato all’ex premier Berlusconi la propria sudditanza nei confronti dell’UE e della BCE, identificando in ciò uno dei motivi della mancanza di prestigio internazionale di cui godrebbe il nostro paese. E come ciò non bastasse, ne deducevano anche la sua responsabilità nell’attacco dei mercati al nostro credito. Una sana cura di governo tecnico avrebbe rapidamente se non immediatamente rimesso a posto le cose.
Un fine intenditore di economia e mercati come l’on. Walter Veltroni è giunto a vedere una conferma del prestigio internazionale del nuovo Presidente del Consiglio Mario Monti nel fatto che, dopo la sua nomina, lo spread italiano non è ulteriormente aumentato, mentre quello spagnolo ha raggiunto ed in certi momenti superato quello italiano. Se ne dovrebbe quindi dedurre che la nomina di Monti, mentre non ha avuto alcun effetto positivo sullo spread italiano, abbia negativamente influenzato lo spread spagnolo: potenza del prestigio internazionale, che agisce anche fuori dei propri confini! Fra parentesi, notiamo che in coincidenza con l’insediamento del nuovo governo anche lo spread della Francia è entrato in sofferenza.
D’altra parte è normale che l’Italia voglia contare di più in campo europeo e se ne sono visti immediatamente gli effetti. Mentre Berlusconi si è piegato ad una sorta di diktat dell’UE, della BCE e del FMI, spedendo la famigerata lettera di acquiescenza alle loro richieste, il nuovo premier è stato “convocato” dall’autonominatosi direttorio europeo Merkel-Sarkosi, probabilmente di esaminare con lui se quanto ha in mente di fare corrisponde ai propri interessi. Monti ha ovviamente subito accettato l’invito.
Dati i precedenti di colonialismo della Francia e di aspirazione all’egemonia europea della Germania, dobbiamo ritenere che l’Italia sia considerata una specie di protettorato della diarchia di cui si è detto, e che quindi da parte nostra sia doveroso inchinarsi al suo volere. E’ evidente che, malgrado tutto ciò che si possa dire o che si voglia far credere, non si tratterà di un incontro fra tre pari, e solo se il Presidente Monti saprà tenere alta la testa l’Italia ne uscirà con un immutato se non accresciuto prestigio.
Il Bertoldo
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