02 aprile 2012

E' ora di boicottare l'India


Ma la delegazione italiana in India ha capito adesso con chi sta trattando e la vera faccia di questi mascalzoni bugiardi e corrotti di indiani? Forse sarebbe ora di smetterla di fare i buoni e cominciare ad alzare i toni e magari boicottare questo paese e sopratutto con lo stato comunista del Kerala.
Cominciamo con non rilasciare visti, boicottiamo tutti i prodotti e le aziende che commerciano con il nostro paese.
Proprio si vede che non abbiamo una tradizione coloniale.
Siamo un paese troppo terzomondista con uso apologetico della diplomazia.
Intanto i nostri due maro' marcisono in un carcere del Kerala.

5 commenti:

pietro ha detto...

Bravo, così smettiamo di vendere macchinari e apparecchiature cu cui guadagnamo un pacco di soldi (ad altissimo valore aggiunto per dirlo in italiano ) perchè se non gli comperamo più quegli stracci di prodotti tessili e le TATA solo un pollo può credere che dieci minuti dopo non ci sia una ritorsione.
Insomma boicottare un paese con cui abiamo una bilancia commerciale quasi in pareggio, che ci vende prodotti di poco prezzo e a cui vendiamo impianti chimici e piccolezze del genere è come spararsi nelle palle.
E farlo per motivi di "prestigio" non mi sembra granchè, il prestigio non lo si guadagna mica con simili stupidaggini da nogglobal....

Jean Lafitte ha detto...

detto con simpatia, i comunisti indiani e cinesi, alle nostre minacce di "boicottaggio", ci pisciano giustamente in faccia. il comunismo ha reso loro forti come il liberismo ha messo noi in ginocchio.

Nobile di Treviso ha detto...

Gli unici che guadagnano in India sono gli indiani.

Nobile di Treviso ha detto...

Gli unici che guadagnano son sti puzzolenti di indiani. Hanno piu' loro da perdere che noi guadagnarci. Gli indiani capiscono solo un linguaggio: Quello del bastone sulla schiena. Bloody half naked fakirs!

Suleiman Kahani ha detto...

Come tutti i terroni di merda ammiri gli inglesi popolo di maiali!!!!!