L’Emilia Romagna è stata
funestata in pochi giorni da ben due potenti terremoti, che non solo hanno
provocato parecchi morti, ma hanno anche distrutto monumenti secolari,
centinaia di abitazioni ed un numero importante di aziende industriali,
mettendo in tal modo in ulteriore crisi una regione fra le più attive. Secondo
varie stime i danni si possono calcolare in valori con nove zeri. Da ogni parte
d’Italia sono accorsi rapidamente, oltre alle organizzazioni istituzionali
(protezione civile, vigili del fuoco, Croce Rossa, ecc.), molti volontari per
aiutare le popolazioni colpite.
Il governo, sempre attento
alle esigenze dei cittadini, è intervenuto inizialmente con lo stanziamento di
ben cinquanta milioni. Poi, resosi conto che tale contributo non rappresentava
altro che una minuscola goccia nel mare, sfoderando tutte le sue qualità
tecniche ed innovative, è ricorso ad un provvedimento del tutto inedito nel
quadro italiano. Una nuova accisa sui carburanti di due centesimi al litro.
L’intento è certamente
lodevole, ma sorge spontanea una domanda: perché non si è pensato di utilizzare
per questo scopo le accise rimaste senza utilizzo, come per esempio quella per
la guerra di Etiopia, o quelle per i terremoti dell’Irpinia e del Belice? Sempre
di terremoti si tratta, dopo tutto.
o o o o
Dopo averne per molto tempo
parlato, sembra finalmente entrata in fase attiva l’inchiesta sulle frodi
calcistiche. Data la popolarità di questo sport le notizie relative tengono
banco su tutti i mezzi di informazione, oscurando quelle, del tutto
trascurabili, relative alla crisi europea, i problemi Greci, Spagnoli ed
Italiani, lo spread, le tasse a livelli di esproprio, la carenza di liquidità e
simili quisquilie.
Anche su questo argomento
non ha perso l’occasione di dire la sua – speriamo in senso solo paradossale –
il Presidente del Consiglio, che, per mettere fine allo scandalo, ha suggerito
di sospendere per due o tre anni tutte le manifestazioni calcistiche.
L’idea, molto criticata da
tutte le parti, a noi non sembra del tutto peregrina e forse degna di essere
sviluppata. Se si ritiene di agire in modo così drastico contro i responsabili
di truffe, corruzioni ed imbrogli, perché non applicare il principio anche a
buona parte della classe politica, alla burocrazia, alla Magistratura?
o o o o
Prima o poi doveva
accadere, e finalmente è accaduto. La pubblicazione di documenti segreti del
Vaticano, a seguito di una evidente sottrazione illecita degli stessi da parte
di qualcuno che ha voluto con ogni probabilità mettere in difficoltà i propri
avversari ha sollevato un mare di commenti, illazioni, chiacchiere di ogni
tipo.
Sarebbe stato identificato
un colpevole nella persona di un maggiordomo del Pontefice. Tuttavia finora il
suo presunto atto delittuoso non è stato motivato da sete di denaro e se non si
è trattato di denaro qualunque altra giustificazione appare pretestuosa. Non è
credibile che lo abbia fatto in odio al Papa, né per ragioni di carriera né per
sete di presenza sui mezzi di informazione mondiali.
Quindi la logica
condurrebbe a dedurre che l’autore della diffusione dei documenti vada cercato
all’interno della ristretta cerchia di personalità e dignitari che circonda il
Pontefice. Non è una novità che Papa Ratzinger, e soprattutto alcune sue prese
di posizione ritenute a torto conservatrici anche quando non lo sono, non goda le simpatie di molti esponenti del
Sacro Collegio, che forse aspirano a più importanti posizioni, dimentichi di
ciò che ha detto Gesù “I primi saranno gli ultimi”.
Un altro avvenimento che ha
fatto rumore nell’ambito sempre del Vaticano è la brusca rimozione del
governatore dello IOR, comunicata in modo insolitamente brutale, per motivi
tutt’altro che chiari, riconducibili verosimilmente alla diversità di opinioni fra
il Gotti Tedeschi ed alcuni alti prelati desiderosi di utilizzare la banca, il
cui nome ufficiale è Istituto per le Opere di Religione, per svolgere
operazioni che di bancario e di religioso sembrano avere piuttosto poco.
Ultima perla, si vocifera
che a succedere al defenestrato presidente della banca vi siano vari
pretendenti, fra i quali spiccano l’ex Governatore della Banca d’Italia Fazio,
a suo tempo esonerato dall’incarico, e l’ex presidentissimo di tutto Geronzi.
In fondo dobbiamo
riconoscere che, se le voci corrispondono a verità, in Vaticano si è preso
molto sul serio l’invito a riciclare tutto il possibile.
Il Bertoldo
1 commento:
Sospendere il calcio in Italia 2 o 3 anni? Con la democrazia lo si è già fatto, difatti Monti sta lì per questo e l'idea non deve esergli dispiaciuta per niente.
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