12 dicembre 2012

Achtung!


Ieri la Cancelliera Angela Merkel ha pubblicamente parlato della situazione politica in Italia. Si è dichiarata molto dispiaciuta per la decisione del Presidente Monti di lasciare il proprio incarico, esprimendo tutta la propria approvazione per quanto il governo “tecnico” ha realizzato in un anno.
In particolare ha sottolineato il fatto che oggi l’affidabilità dell’Italia è senza paragone maggiore di quanto non fosse un anno fa ed ha affermato che è tornata la fiducia negli investitori internazionali. Si è evidentemente dimenticata da un lato di ricordare che il dramma dello spread è iniziato con la vendita rapidissima da parte di importanti banche tedesche di tutti i titoli pubblici italiani detenuti, scatenando in tal modo un certo panico internazionale. Dall’altro non ha chiarito se ed in quale misura le banche tedesche abbiano manifestato concretamente la propria fiducia investendo nuovamente ed in maniera significativa in titoli del debito pubblico italiano.
A questo proposito vale la pena di ricordare che la sfiducia nella capacità dell’Italia di far fronte ai propri debiti è scoppiata quando il debito pubblico era pari al 120% del PIL, la disoccupazione era inferiore alla media europea, il PIL non cresceva ma neppure era in calo. Secondo la Merkel la fiducia è tornata con la notizia che il debito pubblico è aumentato di circa 100 miliardi in un anno, ed ha raggiunto il 125% del PIL, il PIL stesso è in caduta libera, la disoccupazione ha superato la media europea.
In queste condizioni non si capisce perché la Cancelliera si ostini a chiedere rigore nella gestione dei conti pubblici, dato che, secondo la sua teoria, più i dati sono negativi più sembra crescere la fiducia dei mercati, naturalmente purché il paese sia guidato da qualcuno pronto ad eseguire i suoi ordini.
In vista delle prossime elezioni, ha dichiarato che non ammetterà una campagna elettorale in chiave antitedesca. Non si capisce bene che cosa tema da un simile eventuale atteggiamento di qualche parte politica: forse che vengano illustrate e documentate certe azioni non proprio ortodosse del suo governo volte a rinforzare l’egemonia germanica sul continente? Si tratta forse di quella situazione comunemente definita “coda di paglia”? Non ci risulta che Obama od Hollande o Cameron o Barroso, presidente della Commissione _UE od un qualsiasi altro capo di governo abbia espresso le stessa preoccupazione e lo stesso veto.
E poi, se qualcuno oserà svolgere una campagna elettorale in chiave antitedesca cosa ha in mente di fare? Qualche rappresaglia sul tipo di quelle messe in atto da un suo predecessore qualche decennio fa?
 Il Bertoldo

2 commenti:

Nexus ha detto...

Non accettano una campagna elettorale anti-tedesca, però a quanto pare i ministri tedeschi degli esteri e del'economia con le loro dichiarazioni di oggi e ieri hanno iniziato le ingerenze nella nostra campagna elettorale. "Meglio Monti" e chiunque lo sostenga alle elezioni ci fanno capire.
A mio parere questi sono i golpisti del novembre 2011 che cercano di re-imporre le loro volontà, spero che non trovino troppi servi sciocchi questa volta.

Nobile di Treviso ha detto...

Continuo pero' a dire che si poteva evitare un Berlusconi. In tutti questi anni incapaci di formare un leader giovane? PAtetico