05 marzo 2013

La salute dell' economia italiana e' peggiorata dai tempi di Mussolini



Articolo su Zero Hedge e Bloomberg.

Il debito pubblico italiano è saltato nel 2012 al 127% del PIL dal 120,8 di un anno prima.
Come nota Bloomberg questa percentuale è il massimo dai tempi in cui Mussolini vinse il 64% dei voti...
  
Nei 120 anni dal 1860 al 1980 la percentuale di debito pubblico che è stata monetizzata è il 53%. Addirittura del 1861 al 1913 questa percentuale è stata l'82% cioè quasi tutto il deficit lo si è finanziato stampando moneta, alla faccia del Gold Standard. 
Negli anni del "Miracolo Economico" italiano del 1960-1969, la "quota di deficit statale finanziato tramite il canale del Tesoro" era del 62% (pagina 125, tabella 4.4, colonna 3...). Adesso quanto è la quota di deficit pubblico monetizzata ? zero. 
E' per questo che allora abbiamo avuto il miracolo economico e oggi abbiamo la Depressione.  La quota monetizzata si è abbassata al 53% alla fine nel periodo 1861-1980 perchè durante il fascismo invece si smette di far finanziare al Tesoro il deficit pubblico, lo si finanzia con le tasse e si punta a ridurre i deficit (a differenza del nazismo il fascismo in politica monetaria era ortodosso essendo andato anche al potere in un periodo economico favorevole e non durante la Depressione come Hitler.) Il fascismo è stato deflazionista e il risultato è stato che se si guarda la performance economica dal 1922 al 1940 dell'Italia, è stata peggiore di quella prima della Grande Guerra e dopo la II guerra mondiale. 
Mussolini si era messo nelle mani dei banchieri dato che non capiva queste cose e nessuno del suo entourage aveva nozioni economiche. Il duce pensava che lo stato forte doveva avere la moneta forte e un deficit dello stato era sinonimo di debolezza per cui il fascismo doveva avere pareggio di bilancio, cioè i banchieri se lo intortarono, a differenza di Hitler per il quale erano tutti ebrei e che aveva con se degli economisti eterodossi come Feder ecc...) 
In ogni caso la maggioranza del debito pubblico nei primi 120 anni di storia italiana è stato pagato stampando moneta ("monetizzandolo"). Anche alla fine dell'800 ai tempi della moneta convertibile in oro lo stato italiano periodicamente si faceva comprare dalla Banca d'Italia i titoli. 
Ma questo è vero in tutti i paesi del mondo: i deficit pubblici sono sempre stati finanziati in parte stampando moneta e in parte facendo erodere il debito pubblico dall'inflazione, cioè non pagando di fatto interessi (in termini REALI). Se oggi l'inflazione fosse il 5% e i BTP a 10 anni pagassero il 3% in pratica lo stato non pagherebbe interessi e non ci sarebbe problema! 
Non è mai successo che si cercasse di ripagare il debito pubblico a forza di tasse come ora raccontano.....

Franco G.

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