L'esilarante show dei nostri ecoscemi, salvatori del pianeta.

Nei giorni scorsi si è tenuta a Roma la conferenza nazionale sul clima. Ad essa sono intervenuti molti noti personaggi del teatrino politico, con effetti in alcuni casi assolutamente esilaranti. Vogliamo ricordare qualche esempio, da cui si potrà rilevare che, quanto a comicità surreale, la “casta” supera i più noti e celebrati personaggi dello spettacolo.
Il ministro Alfonso Pecoraro Scanio ha dichiarato che la temperatura in Italia si è innalzata quattro volte più della media mondiale. Da un lato gli è stato subito fatto notare che la differenza è di un quarto e non di quattro volte. Evidentemente il signor ministro, che ha notoriamente fatto studi umanistici, e non scientifici (sebbene occupi una posizione che ha a che fare con la scienza) non coglie la differenza fra ¼ e 4: per lui che il quattro sia sotto o sopra nella frazione non ha alcuna importanza.
Inoltre, dichiarando che in Italia il clima si è surriscaldato molto più che nel resto del mondo, ha implicitamente declassato il concetto di “global warming” a “local warming” : in questo caso, a che serve il protocollo di Kioto che impegna tutti i paesi ?
Sembra proprio che il ministro, data la sua formazione eminentemente non scientifica, abbia confuso la climatologia con il climaterio, che, come è noto, provoca vampe di calore.
Dal canto suo il presidente del consiglio Romano Prodi ha solennemente dichiarato che occorre una “nuova grande alleanza con la natura” : evidentemente cerca di trovare alleati diversi dagli attuali che non gli sono troppo prodighi di soddisfazioni. Ma c’è da dubitare che la natura possa offrirgli un appoggio in caso di crisi parlamentare.
C’è poi da notare che il fratello del presidente del consiglio, prof. Franco Prodi, presidente del CNR e climatologo, ha seccamente smentito tutte le conclusioni della conferenza, dichiarando che essa non ha avuto alcun carattere scientifico (lui stesso non è stato invitato) e che tutto si è basato su dati inesatti o male interpretati.
Resta infine da citare l’on. Fabio Mussi, ministro dell’Università, che ha affermato che “il capitalismo nella sua forma attuale è incompatibile con il pianeta terra”. Una simile dichiarazione da parte di chi si richiama ancor oggi all’ideologia comunista, che, ove è stata applicata, ha provocato danni ambientali enormi, ha sicuramente il sapore della presa per i fondelli, a meno che non si tratti di una battuta di spirito surreale.
h/t: Il Bertoldo

Vignette: Il Giulivo