Un articolo di Marcello Foa
E ora avanti con le espulsioni, naturalmente immediate e soprattutto mediatiche. Il decreto è entrato in vigore alle 17.31, un minuto dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. E alle 18.03 il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi ha annunciato i primi provvedimenti. Per un romeno? Macché per quattro. Nel capoluogo lombardo hanno pensato a tutto: sin dal mattino l’Ufficio del giudice di Pace aveva predisposto un’unità speciale, composta oltre che dal magistrato che ha convalidato l’ordine di allontanamento, da un interprete, da un difensore d’ufficio e da un cancelliere. Un comportamento esemplare e che certo farà piacere ai milanesi: 32 minuti per ottenere Giustizia.
Milano, peraltro, ha battuto tutti. Anche Roma, che nel pomeriggio un romeno da espellere lo aveva trovato, ma poi ha perso tempo, nonostante gli annunci del prefetto Carlo Mosca. Spettacolari, come i «controlli battenti» nei campi nomadi di Firenze; il fermo di decine di romeni a Torino; le riunioni straordinarie delle forze dell’ordine a Perugia. E giù raffiche di cifre: sarebbero cinquemila i rom che potrebbero essere espulsi rapidamente, di cui 1400 a Milano, già censiti dai vigili urbani; cento addirittura entro pochi giorni.
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