30 novembre 2009
L'incredibile vista dal Burj Dubai
La vista dalla cima del Burj Dubai, la struttura piu' alta del mondo (818 metri).
Pazzesco. Solo a guardare il video mi vengono le vertigini.
Hugo Chavez: La Colombia e' una nuova israele
Tutte le dichiarazioni del pazzo di Caracas durante il suo incontro con il terrorista palestinese Abbas.
29 novembre 2009
La Svizzera al voto
Si o no alla costruzione di nuovi minareti in Svizzera?
Il popolo Elvetico chiamato alle urne oggi.
Quando capiranno questi politici europei che il minareto non e'un simbolo religioso ma il simbolo di dominio del potere islamico....
UPDATE 1
Il popolo ticinese ha accettato l'iniziativa contro l'edificazione dei minareti con il 67,7% di si.
Incredibile notizia!
Dettagli QUI
UPDATE 2
Secondo le ultime proiezioni, il 59% degli svizzeri avrebbe accettato l'iniziativa.
UPDATE3
La maggioranza dei cittadini svizzeri e dei Cantoni ha approvato l'iniziativa popolare «Contro l'edificazione di minareti». Il Consiglio Federale rispetta la decisione.
L'annuncio
Incredibile! Malgrado la richiesta da parte di tutti i partiti politici (tranne l'UDC), lo stesso Consiglio Federale, tutto il parlamento, le organizzazioni economiche e sindacali, la chiesa cattolica e protestante, di votare no.
La costruzione di nuovi minareti sara' vietata in Svizzera.
Il popolo Elvetico chiamato alle urne oggi.
Quando capiranno questi politici europei che il minareto non e'un simbolo religioso ma il simbolo di dominio del potere islamico....
UPDATE 1
Il popolo ticinese ha accettato l'iniziativa contro l'edificazione dei minareti con il 67,7% di si.
Incredibile notizia!
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UPDATE 2
Secondo le ultime proiezioni, il 59% degli svizzeri avrebbe accettato l'iniziativa.
UPDATE3
La maggioranza dei cittadini svizzeri e dei Cantoni ha approvato l'iniziativa popolare «Contro l'edificazione di minareti». Il Consiglio Federale rispetta la decisione.
L'annuncio
Incredibile! Malgrado la richiesta da parte di tutti i partiti politici (tranne l'UDC), lo stesso Consiglio Federale, tutto il parlamento, le organizzazioni economiche e sindacali, la chiesa cattolica e protestante, di votare no.
La costruzione di nuovi minareti sara' vietata in Svizzera.
Vandali e criminali!
Questi "Black-Bloc" sono dei criminali e vanno massacrati di botte prima, poi condannati a lunghe pene severe di lavori forzati...
Maledetti imbecilli.
28 novembre 2009
Corsia per infedeli
Michelle Obama come una scimmia, e Google si scusa
Un imbecille ha messo in rete una foto di Michelle Obama che la ritrae come una scimmia.
Marea di articoli sulla stampa liberale, ne ha parlato persino la BBC sul suo bollettino principale.... E Google ha presentato le scuse.
Ma quando furono messe in rete queste foto, nessuno trovo' niente da ridire. Anzi...
27 novembre 2009
Guai a Dubai
Lo si sapeva da tempo che quella citta' era tutta costruita sulla ....sabbia.
Infatti, il castello e' crollato. Ed e' solo l'inizio.
L'articolo
Infatti, il castello e' crollato. Ed e' solo l'inizio.
L'articolo
25 novembre 2009
24 novembre 2009
Come si distrusse il miracolo economico
Come gli altri Paesi, l’Italia è stretta nella morsa della crisi e da persona che ricorda vorrei spiegare ai giovani che alcuni di noi italiani siamo stati capaci di produrre un formidabile “miracolo economico” e altri italiani sono riusciti a mettervi fine.
Leggi l'articolo
H/T: TKS
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H/T: TKS
Nuova pubblicita' del gruppo ecotalebano "plane stupid"
Se non e' pura propaganda questa....
Sono impazziti e sempre piu' disperati questi ecotalebani.
Sono impazziti e sempre piu' disperati questi ecotalebani.
Climategate: Senatore chiede un investigazione congressionale
Il Senatore James Inhof ha annunciato che chiedera' un investigazione congressionale sull'Intergovernmental Panel on Climate Change (foro intergovernativo sul mutamento climatico, IPCC, il foro scientifico formato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite, la World Meteorological Organization (WMO) e l'United Nations Environment Programme (UNEP) allo scopo di studiare il riscaldamento globale), per capire se i dati scentifici non sono stati manipolati.
L'articolo QUI
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23 novembre 2009
Hugo Chavez elogia il terrorista Carlos
Il presidente lo riabilita: non mi importa cosa diranno in Europa
Caracas, 21 nov. (Ap) - Il presidente Hugo Chavez ha difeso il connazionale Carlos, conosciuto anche come "lo sciacallo", mente di una serie di attentati e sequestri nell'Europa degli Anni Settanta e Ottanta, definendolo "un vero rivoluzionario" che sostenne la causa dei palestinesi. Carlos, vero nome Ilich Ramirez Sanchez, si trova in carcere in Francia, dopo l'arresto in Sudan nel 1994, dove sta scontando un ergastolo per l'uccisione nel 1975 di due agenti segreti francesi e di un presunto informatore. Il presidente venezuelano ha elogiato Carlos ieri notte con queste parole: "Lo difendo. Non mi importa cosa possano dire domani in Europa". "Lo hanno accusato di essere un terrorista, ma Carlos fu un vero combattente rivoluzionario", ha aggiunto Chavez, nel corso di un suo intervento televisivo rivolto agli esponenti socialisti provenienti da diversi paesi, che hanno accolto la riabilitazione con un applauso.
da APCOM
Chavismo = Burrismo
Valla ubicada en una de las llamadas “Bases de Paz” frente al puente internacional José Antonio Páez que une a El Amparo (Venezuela) con Arauca.
¿Qué habrán querido decir con "hoza"?
En el Idioma Revolucionario:
Opción A: El imperio yanqui profanará la tierra de Bolívar con la furia de una hoza a la que le arrebataron sus hozitos??
Opción B: El imperio yanqui profanará la tierra de Bolívar desde la hoza Mayor.
Opción C: El imperio yanqui profanará la tierra de Bolívar con sus hocicos.
Opción D: Llamar a un amigo....
Diccionario de la lengua espanola: osar (Del lat. vulg. ausāre, frec. de audēre).
1. intr. Atreverse, emprender algo con audacia. U. t. c. tr.
INDICATIVO Presente oso, osas / osás, osa, osamos, osáis / osan, osan
"Cuando el futuro y la justicia de un país están en manos de la ignorancia, lo que impera es la soberbia, la corrupción y la traición al pueblo... En estas condiciones se dan muchas atrocidades dignas de una dictadura recalcitrante..."
H/T: Alicia
CLIMATEGATE!
Un attacco di hackers al Centro di Ricerche sul Clima della University of East Anglia in Inghilterra ha fatto trapelare migliaia di emails, scambio di corrispondenza tra scienziati, che discutono come nascondere al pubblico il fatto che le temperature globali non sono in aumento.
Dettagli sul sito Climate Depot
In inglese, gli articoli QUI e QUI
UPDATE
In italiano, ne parlano anche The Right Nation, Il Foglio e Rob sul suo blog Wind Rose Hotel.
This is huge!
Dettagli sul sito Climate Depot
In inglese, gli articoli QUI e QUI
UPDATE
In italiano, ne parlano anche The Right Nation, Il Foglio e Rob sul suo blog Wind Rose Hotel.
This is huge!
21 novembre 2009
Un bel Pesc!
La nomina della Baronessa mi ricorda una barzelletta che circolava anni fa negli ambienti diplomatici.
Perche' Sadat ha sempre rifiutato di fare la pace con Israele?
Perche' Golda Meir gli aveva proposto: "Facciamo l'amore non la guerra"
Comunque la scelta non sorprende. Conferma che chi comanda e' l'asse Merkel-Sarkozy-Brown.
Insomma Europa sempre piu' irrilevante di fronte ad un Asia sempre piu' potente.
Perche' Sadat ha sempre rifiutato di fare la pace con Israele?
Perche' Golda Meir gli aveva proposto: "Facciamo l'amore non la guerra"
Comunque la scelta non sorprende. Conferma che chi comanda e' l'asse Merkel-Sarkozy-Brown.
Insomma Europa sempre piu' irrilevante di fronte ad un Asia sempre piu' potente.
L'ultima trovata delle Nazioni Unite: La prostituzione e' colpa del riscaldamento globale
Nelle Filippine.
Il paese e' famoso per 4 cose. Cameriere, infermiere, marinai, e sesso.
Manila e' un gigantesco bordello. Tutto il paese e' un gigantesco bordello.
Adesso le filippine si prostituiscono per colpa del riscaldamento globale?
Ma per favore....
Leggi l'articolo
20 novembre 2009
Climatologi perplessi: Temperature globali in fase stagnante da dieci anni
Sembrerebbe che il fenomemo del riscaldamento globale sia in una fase stagnante. I climatologi sono perplessi, e cercano di capire perche' le temperature globali non sono aumentate da 10 anni. Leggi l'articolo
Fare o Durare?
Alcuni giorni fa il presidente del Senato, Renato Schifani, ha dichiarato che se la maggioranza non è sufficientemente compatta per svolgere i propri compiti, a seguito di tutta una serie di diatribe interne, esiste pur sempre il rimedio del ricorso a nuove elezioni, per consentire al popolo sovrano di decidere cosa ritiene meglio per il paese. L’esternazione ha provocato immediatamente una varietà di commenti. Il più umoristico è stato quello del neo segretario del PD, Bersani, che ha affermato che le dichiarazioni del Presidente del Senato mostrano chiaramente che il PDL è ormai in fase di disfacimento: verrebbe proprio da dire “senti chi parla”, dopo il consistente esodo dal suo partito di alcuni esponenti di rilievo.
A porre un termine alla polemica è intervenuto il Presidente del Consiglio che ha dichiarato che la maggioranza è compatta e che l’impegno preso con gli elettori è di governare il paese per tutta la durata della legislatura e così sarà. Purtroppo la situazione non è così netta come il premier vorrebbe presentarla e vale la pena di esporre una serie di considerazioni in merito.
Silvio Berlusconi, come si è visto, ha ribadito il concetto che il mandato ricevuto dagli elettori è di governare per cinque anni, e che lui intende mantenere l’impegno. Ha però trascurato di ricordare che il mandato è stato conferito in base ad un programma ben preciso che a tutt’oggi non si è neppure iniziato a realizzare, dopo un anno e mezzo di legislatura.
Per memoria vale la pena di ricordare alcuni punti innovativi ed essenziali proposti agli elettori e da questi approvati col proprio voto: abolizione delle province e di alcune centinaia di enti del tutto inutili, riforma del sistema del bicameralismo perfetto, riduzione sostanziale del numero dei parlamentari, riforma profonda della giustizia, semplificazione delle procedure burocratiche, eliminazione di alcune decine di migliaia di leggi del tutto inutili quando non contraddittorie, riduzione dei costi della politica e delle amministrazioni pubbliche in modo da consentire una sensibile riduzione del prelievo fiscale ed il conseguente rilancio dell’economia, realizzazione di un vero federalismo fiscale che elimini le enormi sacche di parassitismo localistico esistenti, eccetera.
E’ ben vero che il governo in carica ha realizzato bene e rapidamente alcune cose importanti: l’intervento in Abruzzo, la soluzione del problema rifiuti di Napoli, l’eliminazione dell’ICI sulla prima casa, un inizio di riferma della scuola. Va tuttavia rilevato che i primi due interventi non figuravano evidentemente nel programma di governo, e si è trattato di interventi che non potevano che ricevere l’approvazione di tutta la maggioranza per la loro evidente necessità.
I problemi veri si sono presentati quando si è trattato di dare l’avvio alle riforme promesse: qui ogni singola corrente della maggioranza ha posto le sue condizioni spesso sotto forma di veri e propri veti: la Lega, alcuni ex AN, fra i quali si sono distinti i finiani capeggiati dal loro leader che non ha esitato ad assumere posizioni non lontane da quelle dell’opposizione, alcuni esponenti di un meridionalismo a vocazione parassitica, ed altri talvolta importanti esponenti politici. La conseguenza di tutto ciò è stata la paralisi di ogni processo riformatore, e l’adagiarsi nel solito tran tran, limitandosi a polemizzare ad ogni piè sospinto con l’opposizione su questioni del tutto marginali, e spesso addirittura facendo mancare al governo le maggioranze necessarie per l’approvazione di provvedimenti anche importanti.
A questo punto si pone un dilemma: è più importante riuscire a far durare il governo fino al termine della legislatura, senza fare nulla di ciò che era stato promesso, oppure si dovrebbe osare di più, proporre serie riforme in tempi brevi e, se la maggioranza si sbriciola su questi temi, sciogliere le Camere e ripresentarsi agli elettori, perché esprimano il proprio giudizio?
In sostanza si ripropone il ben noto dubbio amletico: “essere coerenti con le proprie promesse, a costo di dover tornare a consultare il popolo sovrano, oppure non essere coerenti, privilegiando la permanenza sulle proprie comode poltrone?”.
Noi crediamo che gli elettori siano veramente stanchi del continuo ripetersi delle desuete liturgie da prima repubblica e dell’imitazione pedissequa dei sistemi della sinistra che, durante la propria permanenza al governo del paese, non è riuscita a combinare niente, mentre ha aggravato la situazione economica e finanziaria del paese con l’imposizione di nuovi stravaganti tributi ed ha gettato le basi per la propria disfatta alle elezioni. Forse il centro destra si propone di subire la stessa sorte, oppure ritiene, forse erroneamente, che, sia pur nella totale inazione, il proprio marchio sia pur sempre il male minore e che quindi gli elettori continueranno a votarlo anche turandosi il naso, come disse una volta l’indimenticabile Montanelli?
Il Bertoldo
A porre un termine alla polemica è intervenuto il Presidente del Consiglio che ha dichiarato che la maggioranza è compatta e che l’impegno preso con gli elettori è di governare il paese per tutta la durata della legislatura e così sarà. Purtroppo la situazione non è così netta come il premier vorrebbe presentarla e vale la pena di esporre una serie di considerazioni in merito.
Silvio Berlusconi, come si è visto, ha ribadito il concetto che il mandato ricevuto dagli elettori è di governare per cinque anni, e che lui intende mantenere l’impegno. Ha però trascurato di ricordare che il mandato è stato conferito in base ad un programma ben preciso che a tutt’oggi non si è neppure iniziato a realizzare, dopo un anno e mezzo di legislatura.
Per memoria vale la pena di ricordare alcuni punti innovativi ed essenziali proposti agli elettori e da questi approvati col proprio voto: abolizione delle province e di alcune centinaia di enti del tutto inutili, riforma del sistema del bicameralismo perfetto, riduzione sostanziale del numero dei parlamentari, riforma profonda della giustizia, semplificazione delle procedure burocratiche, eliminazione di alcune decine di migliaia di leggi del tutto inutili quando non contraddittorie, riduzione dei costi della politica e delle amministrazioni pubbliche in modo da consentire una sensibile riduzione del prelievo fiscale ed il conseguente rilancio dell’economia, realizzazione di un vero federalismo fiscale che elimini le enormi sacche di parassitismo localistico esistenti, eccetera.
E’ ben vero che il governo in carica ha realizzato bene e rapidamente alcune cose importanti: l’intervento in Abruzzo, la soluzione del problema rifiuti di Napoli, l’eliminazione dell’ICI sulla prima casa, un inizio di riferma della scuola. Va tuttavia rilevato che i primi due interventi non figuravano evidentemente nel programma di governo, e si è trattato di interventi che non potevano che ricevere l’approvazione di tutta la maggioranza per la loro evidente necessità.
I problemi veri si sono presentati quando si è trattato di dare l’avvio alle riforme promesse: qui ogni singola corrente della maggioranza ha posto le sue condizioni spesso sotto forma di veri e propri veti: la Lega, alcuni ex AN, fra i quali si sono distinti i finiani capeggiati dal loro leader che non ha esitato ad assumere posizioni non lontane da quelle dell’opposizione, alcuni esponenti di un meridionalismo a vocazione parassitica, ed altri talvolta importanti esponenti politici. La conseguenza di tutto ciò è stata la paralisi di ogni processo riformatore, e l’adagiarsi nel solito tran tran, limitandosi a polemizzare ad ogni piè sospinto con l’opposizione su questioni del tutto marginali, e spesso addirittura facendo mancare al governo le maggioranze necessarie per l’approvazione di provvedimenti anche importanti.
A questo punto si pone un dilemma: è più importante riuscire a far durare il governo fino al termine della legislatura, senza fare nulla di ciò che era stato promesso, oppure si dovrebbe osare di più, proporre serie riforme in tempi brevi e, se la maggioranza si sbriciola su questi temi, sciogliere le Camere e ripresentarsi agli elettori, perché esprimano il proprio giudizio?
In sostanza si ripropone il ben noto dubbio amletico: “essere coerenti con le proprie promesse, a costo di dover tornare a consultare il popolo sovrano, oppure non essere coerenti, privilegiando la permanenza sulle proprie comode poltrone?”.
Noi crediamo che gli elettori siano veramente stanchi del continuo ripetersi delle desuete liturgie da prima repubblica e dell’imitazione pedissequa dei sistemi della sinistra che, durante la propria permanenza al governo del paese, non è riuscita a combinare niente, mentre ha aggravato la situazione economica e finanziaria del paese con l’imposizione di nuovi stravaganti tributi ed ha gettato le basi per la propria disfatta alle elezioni. Forse il centro destra si propone di subire la stessa sorte, oppure ritiene, forse erroneamente, che, sia pur nella totale inazione, il proprio marchio sia pur sempre il male minore e che quindi gli elettori continueranno a votarlo anche turandosi il naso, come disse una volta l’indimenticabile Montanelli?
Il Bertoldo
Chi ha paura di Sarah Palin?
Bersaglio preferito della stampa liberale americana? Sarah Palin.
L'agenzia di Stampa Associated Press ha dedicato 11 giornalisti per verificare l'accuratezza dei fatti del suo nuovo libro memoria , Going Rogue. Neanche un giornalista per il libro di Al Gore o Biden, e Dio ce ne scampi, Obama.
Ieri sulla BBC alcuni giornalisti hanno fatto dei commenti ridicoli, e poco professionali. Oggi sull'Herald Tribune, un lungo articolo non molto lusinghiero....
L'articolo
19 novembre 2009
Pietanza cinese
Nella provincia dello Hunan, una delle speicialita' della zona e' il pesce fritto ancora vivo.
Mentre il corpo del pesce viene fritto, la testa viene avvolta in un panno umido per mantenere la respirazione,
Poi vengono versate salse e salsette....
La verita' e' che il pesce e' morto, e' solo una reazione.
Comunque sempre impressionante.
Mentre il corpo del pesce viene fritto, la testa viene avvolta in un panno umido per mantenere la respirazione,
Poi vengono versate salse e salsette....
La verita' e' che il pesce e' morto, e' solo una reazione.
Comunque sempre impressionante.
Illusioni e Allusioni
Il disegno di legge volgarmente definito del “processo breve” ha suscitato una quantità di reazioni discordanti, sia in campo politico che sulla stampa e presso la magistratura. E’ ovvio che qualsiasi provvedimento che in qualche modo tocchi i sedicenti custodi della legge si presti ad ogni sorta di commenti, e non è qui il caso di esaminare punto per punto quanto tale disegno di legge dispone. Sembra invece opportuno svolgere alcune osservazioni di carattere più generale e tentare di suggerire alcune mosse che potrebbero migliorare sensibilmente il funzionamento della sclerotica giustizia italiana, generalmente ritenuta peggiore persino di quella di alcuni paesi africani, non eredi della tanto decantata tradizione del diritto romano.
Il provvedimento proposto all’approvazione del Parlamento vuole innovare sia in campo civile che in campo penale, proponendosi di ridurre i biblici tempi dei processi italiani a più ragionevoli durata, senza peraltro che ciò costituisca in alcun modo una qualsiasi forma di riforma sostanziale della giustizia.
Il provvedimento è stato presentato dalla maggioranza come decisivo per salvaguardare i diritti dei cittadini. In definitiva, come spesso succede, ci si culla nell’illusione che basti emanare una legge perché tutti la rispettino scrupolosamente: quanto questa illusione corrisponda alla realtà è sotto gli occhi di tutti. In secondo luogo si ordina ai magistrati di concludere i processi entro tempi determinati, senza che venga prevista alcuna sanzione se essi non vengono osservati. In caso di inosservanza chi viene punito è lo Stato, condannato a risarcire il danneggiato, in sede civile, per i tempi troppo lunghi, oppure viene premiato l’indagato, in sede penale, che vede estinto il procedimento. In definitiva si può concludere che da un lato si tratta di una vera e propria presa in giro dei cittadini, dall’altro non viene dato alcun incentivo ai magistrati perché rispettino le nuove disposizioni.
Per quanto riguarda l’opposizione va rilevato che la sua contrarietà al progetto non sembra, almeno finora, basata su solidi argomenti. Infatti l’unica obiezione consiste nel sospetto, o nella maliziosa allusione, che questa legge sia pensata solo in favore del Presidente del Consiglio e quindi, al di sopra di ogni sua possibile utilità o disutilità per i cittadini comuni, essa deve essere respinta.
A nostro avviso la legge è del tutto inutile: l’unica cosa che si dovrebbe fare è rispettare la volontà dei cittadini che a suo tempo hanno manifestato il proprio favore nei confronti del riconoscimento della responsabilità civile dei magistrati con un apposito referendum poi del tutto disatteso. Se un collegio – ovviamente non costituito da magistrati – potesse applicare ai magistrati le numerose e pesanti penalizzazioni che l’Europa ha più volte comminato al governo italiano per l’esagerata lunghezza dei processi è da ritenere che gli interessati si darebbero, come si dice, una mossa per evitare guai seri.
Va infine ricordato che sarebbe ora di smettere di presentare all’approvazione del Parlamento provvedimenti tampone, senza avere il coraggio di presentare una volta per tutte un coerente progetto di riforma della giustizia che possa cambiare radicalmente la situazione attuale e ridia sia alla magistratura sia al paese la dignità e l’efficienza necessarie.
Il Bertoldo
Il provvedimento proposto all’approvazione del Parlamento vuole innovare sia in campo civile che in campo penale, proponendosi di ridurre i biblici tempi dei processi italiani a più ragionevoli durata, senza peraltro che ciò costituisca in alcun modo una qualsiasi forma di riforma sostanziale della giustizia.
Il provvedimento è stato presentato dalla maggioranza come decisivo per salvaguardare i diritti dei cittadini. In definitiva, come spesso succede, ci si culla nell’illusione che basti emanare una legge perché tutti la rispettino scrupolosamente: quanto questa illusione corrisponda alla realtà è sotto gli occhi di tutti. In secondo luogo si ordina ai magistrati di concludere i processi entro tempi determinati, senza che venga prevista alcuna sanzione se essi non vengono osservati. In caso di inosservanza chi viene punito è lo Stato, condannato a risarcire il danneggiato, in sede civile, per i tempi troppo lunghi, oppure viene premiato l’indagato, in sede penale, che vede estinto il procedimento. In definitiva si può concludere che da un lato si tratta di una vera e propria presa in giro dei cittadini, dall’altro non viene dato alcun incentivo ai magistrati perché rispettino le nuove disposizioni.
Per quanto riguarda l’opposizione va rilevato che la sua contrarietà al progetto non sembra, almeno finora, basata su solidi argomenti. Infatti l’unica obiezione consiste nel sospetto, o nella maliziosa allusione, che questa legge sia pensata solo in favore del Presidente del Consiglio e quindi, al di sopra di ogni sua possibile utilità o disutilità per i cittadini comuni, essa deve essere respinta.
A nostro avviso la legge è del tutto inutile: l’unica cosa che si dovrebbe fare è rispettare la volontà dei cittadini che a suo tempo hanno manifestato il proprio favore nei confronti del riconoscimento della responsabilità civile dei magistrati con un apposito referendum poi del tutto disatteso. Se un collegio – ovviamente non costituito da magistrati – potesse applicare ai magistrati le numerose e pesanti penalizzazioni che l’Europa ha più volte comminato al governo italiano per l’esagerata lunghezza dei processi è da ritenere che gli interessati si darebbero, come si dice, una mossa per evitare guai seri.
Va infine ricordato che sarebbe ora di smettere di presentare all’approvazione del Parlamento provvedimenti tampone, senza avere il coraggio di presentare una volta per tutte un coerente progetto di riforma della giustizia che possa cambiare radicalmente la situazione attuale e ridia sia alla magistratura sia al paese la dignità e l’efficienza necessarie.
Il Bertoldo
18 novembre 2009
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