30 ottobre 2010
Il libro di George Bush
"Decision Points" è il libro più atteso della stagione e una fonte molto vicina a George W. Bush afferma che leggendolo "troveremo un presidente forte, innamorato della vita e fondamentalmente in pace cone le decisioni che ha preso".
Strikingly personal
Maldive: Matrimonio con insulti
Successo ad un copia di svizzeri in un resort delle Maldive.
La notizia
Chiaramente nessuna condanna da parte della stampa o politici od altri buffoni del mondo musulmano....
Fosse successo il contrario? Come minimo proteste di massa in tutte le capitali del Medio Oriente.
Islam sucks!
La notizia
Chiaramente nessuna condanna da parte della stampa o politici od altri buffoni del mondo musulmano....
Fosse successo il contrario? Come minimo proteste di massa in tutte le capitali del Medio Oriente.
Islam sucks!
28 ottobre 2010
Un paese fuori controllo
Trovo questo articolo.
E non posso che condividere quanto scritto.
La politica italiana è oramai alla frutta e i parlamentari non mancano occasione di mostrarlo al popolo, oltre all’organizzazione dei partiti che sono pieni di incompetenti, che spesso sono servitori degli stessi parlamentari incompetenti .
Questi parlamentari non legittimamente eletti, ma imposti dalle segreterie sciagurate dei partiti con la complicità di una legge elettorale, che definirla “porcata” è stata una generosità. Una miriade di incapaci scelti dai partiti e non dall’elettore che stanno portando il paese allo deriva. Incapaci che non sapendo niente di politica hanno fatto si che non esiste più la lotta politica basata sulle idee e strategie politiche, ma si cerca di discreditare l’avversario, urlando le più disparate accuse che poco o niente hanno a che vedere con la politica. Si sta tentando di distruggere la nostra società siffatta, tentando addirittura di metter contro tra loro le più alte cariche dello stato. Lotte intestine di potere, tentativi di rivincita, rancori personali e regolamenti di conti si traducono in una serie di dispetti istituzionali che paralizzano tutto e tutti.
Poco spazio dedico all’opposizione, perché non c’è un opposizione ma solamente un branco di gente priva di idee e proposte, che è affetta da forti emorragie interne per crisi di identità e di democrazia interna. E’ una triste realtà quella di una sinistra allo sbando e senza iniziative concrete, pronta soltanto a cavalcare le vicende giudiziarie. Per non parlare dell’inutile Di Pietro e di un UDC che non si capisce cos’è.
Ma voglio parlare principalmente di questa maggioranza che oramai sembra un’armata Brancaleone allo sbaraglio, incapace di prendere qualsiasi decisione seria, incapace di far valere il suo peso politico e numerico, grazie al principale partito, il PDL, che ha principalmente in Gianfranco Fini la concausa di tutti i mali e di un Silvio Berlusconi che non riesce più a dominare i suoi accoliti.
Questo paralizza la possibilità di mettere seriamente mano alle riforme e farle in tempi “ragionevolmente brevi”. Come vorrebbe fare per la riforma della giustizia riferita ai processi. Il governo è messo sul banco degli imputati, è processato dai suoi elettori, che chiedono il processo breve.
Forse il governo oserei dire spera nella prescrizione, e andare avanti, ma se vuole una proroga e il rinvio ad essere processato dai suoi elettori, metta il legittimo impedimento all’interno del suo processo, che deve essere motivato sulla politica del continuare a fare, e fare presto.
Fare come ha fatto Bertolaso, perché viviamo un emergenza politica, istituzionale ed economica. Si metta mano alle riforme subito anche a colpi di maggioranza. Lo faccia!!! Riforma della giustizia subito e riforma elettorale IMMEDIATAMENTE.
Preferenza, e proporzionale magari alla tedesca, e diminuzione dei parlamentari. E poi, dopo queste riforme urgenti, scusate se mi permetto, andiamo subito alle elezioni anticipate e mandiamo al parlamento una nuova classe dirigente. Si necessita di un vero ricambio generazionale, di giovani capaci e che hanno conoscenza e idee chiare di cosa andranno a fare.
Cioè a rappresentare i cittadini, e non a impossessarsi di poltrone per fare i porci comodi loro. Non bisogna perdere altro tempo la politica italiana è ormai allo sbando più totale, e il rischio di finire in un periodo buio potrebbe essere da prendere in seria considerazione.
La gente è stanca e ha fame.
Gennaro Ruggiero
E non posso che condividere quanto scritto.
La politica italiana è oramai alla frutta e i parlamentari non mancano occasione di mostrarlo al popolo, oltre all’organizzazione dei partiti che sono pieni di incompetenti, che spesso sono servitori degli stessi parlamentari incompetenti .
Questi parlamentari non legittimamente eletti, ma imposti dalle segreterie sciagurate dei partiti con la complicità di una legge elettorale, che definirla “porcata” è stata una generosità. Una miriade di incapaci scelti dai partiti e non dall’elettore che stanno portando il paese allo deriva. Incapaci che non sapendo niente di politica hanno fatto si che non esiste più la lotta politica basata sulle idee e strategie politiche, ma si cerca di discreditare l’avversario, urlando le più disparate accuse che poco o niente hanno a che vedere con la politica. Si sta tentando di distruggere la nostra società siffatta, tentando addirittura di metter contro tra loro le più alte cariche dello stato. Lotte intestine di potere, tentativi di rivincita, rancori personali e regolamenti di conti si traducono in una serie di dispetti istituzionali che paralizzano tutto e tutti.
Poco spazio dedico all’opposizione, perché non c’è un opposizione ma solamente un branco di gente priva di idee e proposte, che è affetta da forti emorragie interne per crisi di identità e di democrazia interna. E’ una triste realtà quella di una sinistra allo sbando e senza iniziative concrete, pronta soltanto a cavalcare le vicende giudiziarie. Per non parlare dell’inutile Di Pietro e di un UDC che non si capisce cos’è.
Ma voglio parlare principalmente di questa maggioranza che oramai sembra un’armata Brancaleone allo sbaraglio, incapace di prendere qualsiasi decisione seria, incapace di far valere il suo peso politico e numerico, grazie al principale partito, il PDL, che ha principalmente in Gianfranco Fini la concausa di tutti i mali e di un Silvio Berlusconi che non riesce più a dominare i suoi accoliti.
Questo paralizza la possibilità di mettere seriamente mano alle riforme e farle in tempi “ragionevolmente brevi”. Come vorrebbe fare per la riforma della giustizia riferita ai processi. Il governo è messo sul banco degli imputati, è processato dai suoi elettori, che chiedono il processo breve.
Forse il governo oserei dire spera nella prescrizione, e andare avanti, ma se vuole una proroga e il rinvio ad essere processato dai suoi elettori, metta il legittimo impedimento all’interno del suo processo, che deve essere motivato sulla politica del continuare a fare, e fare presto.
Fare come ha fatto Bertolaso, perché viviamo un emergenza politica, istituzionale ed economica. Si metta mano alle riforme subito anche a colpi di maggioranza. Lo faccia!!! Riforma della giustizia subito e riforma elettorale IMMEDIATAMENTE.
Preferenza, e proporzionale magari alla tedesca, e diminuzione dei parlamentari. E poi, dopo queste riforme urgenti, scusate se mi permetto, andiamo subito alle elezioni anticipate e mandiamo al parlamento una nuova classe dirigente. Si necessita di un vero ricambio generazionale, di giovani capaci e che hanno conoscenza e idee chiare di cosa andranno a fare.
Cioè a rappresentare i cittadini, e non a impossessarsi di poltrone per fare i porci comodi loro. Non bisogna perdere altro tempo la politica italiana è ormai allo sbando più totale, e il rischio di finire in un periodo buio potrebbe essere da prendere in seria considerazione.
La gente è stanca e ha fame.
Gennaro Ruggiero
L'Italia, paese corrotto
Su 178 paesi, siamo al 67/mo posto in classifica,
Peggio del Ghana e Rwanda...
Sicuramente uno dei paesi piu' corrotti d'Europa.
La graduatoria
27 ottobre 2010
Aforisma del giorno
"Il socialismo è la filosofia del fallimento, il credo all'ignoranza e la predica all'invidia.
La sua virtù inerente è la distribuzione egualitaria della miseria".
Winston Churchill
Winston Churchill
Strane Opinioni
Domenica scorsa l’amministratore delegato del gruppo Fiat è stato intervistato in un ben noto e seguito programma televisivo e molto pacatamente ha espresso le sue opinioni in merito alle presenti condizioni di competitività del nostro paese, classificato fra gli ultimi in un elenco di circa 140 paesi (quindi non solo in rapporto al mondo più sviluppato), ed ha avvalorato le proprie tesi ricordando che praticamente nessuna azienda straniera è disposta ad investire un solo euro in Italia. In definitiva egli non ha fatto che confermare quanto il suo atteggiamento nelle recenti vicende di alcuni stabilimenti del gruppo avevano chiaramente fatto intendere a chiunque non volesse interpretare tutto quanto accade in Italia secondo stereotipi “progressisti”.
L’intervista ha suscitato, come era del resto prevedibile, un vero putiferio, peraltro non limitato ai soliti circoli sindacali o politici sinistrorsi, ma ha coinvolto anche molti esponenti di posizioni politiche che essi stessi amano definire liberali. Fra questi si è distinto ovviamente il neo leader del partito “Futuro e Libertà”. Va chiarito subito che personalmente, ogni volta che sentiamo invocare la parola “futuro” da parte di esponenti politici che si professano di idee liberali, viene alla memoria il suo sinonimo “avvenire” che per tanto tempo – ed ancora oggi in varie occasioni – è stato associato al sole: il “sol dell’avvenire”, simbolo di una ideologia che credevamo morta e sepolta.
Che cosa ha detto in questa occasione il Presidente della Camera, on. Gianfranco Fini? Ha dichiarato – e con lui molti che lo hanno seguito - che Sergio Marchionne ragiona da “canadese” e che dimentica quanto l’Italia ha fatto per la Fiat con enormi sovvenzioni pagate dai contribuenti italiani. Queste affermazioni meritano alcune considerazioni.
Innanzi tutto non è chiaro per quale motivo il ragionare da “canadese” – o da americano, svizzero o quant’altro – sia cosa riprovevole. Abbiamo sempre creduto che si dovesse solo distinguere fra chi ragiona bene e chi ragiona male, ma evidentemente l’on Fini non la pensa così. A meno che il suo disprezzo si riferisca al fatto che i canadesi non hanno l’obbligo morale che hanno invece gli italiani di essere riconoscenti ad uno stato che ha allegramente e generosamente coperto, con enormi finanziamenti, i problemi della Fiat. E qui si passa a considerare il secondo argomento delle critiche rivolte all’Amministratore Fiat.
Infatti è verissimo che lo stato italiano – ed in definitiva i contribuenti italiani – hanno largamente contribuito per molti anni a coprire i problemi della società, dovuti a cattiva gestione e ad esagerata acquiescenza alle vaneggianti pretese sindacali. Quindi il fatto che ora si cerchi di gestire l’azienda con criteri sani e si cerchi di trovare un accordo con i sindacati perché le cose vadano meglio in futuro e non ci sia più bisogno di continue sovvenzioni statali dovrebbe meritare i complimenti ed il sostegno di tutti.
Ma evidentemente non è questo il pensiero di Fini, che chiaramente pensa al futuro come continuazione pedissequa del presente e vede la propria funzione unicamente volta all’incoraggiamento degli sprechi e dei parassitismi, purché ciò gli porti vantaggi sul piano elettorale che gli permettano di continuare in “futuro” a ricoprire incarichi e ad esercitare un potere che non ha mai contribuito in passato a migliorare le condizioni del nostro infelice paese.
Infine va ricordato che Sergio Marchionne ha evitato – evidentemente per delicatezza nei confronti delle istituzioni - di citare il fatto che la precaria situazione competitiva italiana dipende, oltre che dalle fisime sindacali, anche e soprattutto dall’azione dei governi e delle maggioranze che si sono succeduti alla guida del paese. Va infatti ricordato che mentre il costo del lavoro in Italia è fra i più alti in Europa, il netto in busta paga del lavoratore è fra i più bassi.
Ciò è dovuto senza alcun dubbio all’esagerato prelievo fiscale, contributivo, eccetera effettuato dallo stato per finanziare inefficienze, sprechi, parassitismi e malversazioni, oltre che ad una legislazione intesa, a parole, a proteggere i lavoratori, ma che in realtà, senza proteggere gli onesti favorisce unicamente i “furbi”, danneggia tutto il sistema nazione e ci pone in una condizione di palese incapacità di competere con gli altri paesi sviluppati.
Per concludere con una nota di blando ottimismo vale la pena di ricordare in quale modo il capo della CISL, Bonanni, ha commentato l’intervista. Pur segnalando l’urgenza di condurre a buon fine la trattativa con la Fiat al fine di difendere sia l’occupazione che un patrimonio italiano, ha pure chiesto che al più presto si inizi a discutere con il governo e le istituzioni su quanto va fatto per svecchiare il “sistema Italia” e ridare al nostro paese il posto che gli compete e che per i motivi noti ha da tempo perduto.
Il Bertoldo
L’intervista ha suscitato, come era del resto prevedibile, un vero putiferio, peraltro non limitato ai soliti circoli sindacali o politici sinistrorsi, ma ha coinvolto anche molti esponenti di posizioni politiche che essi stessi amano definire liberali. Fra questi si è distinto ovviamente il neo leader del partito “Futuro e Libertà”. Va chiarito subito che personalmente, ogni volta che sentiamo invocare la parola “futuro” da parte di esponenti politici che si professano di idee liberali, viene alla memoria il suo sinonimo “avvenire” che per tanto tempo – ed ancora oggi in varie occasioni – è stato associato al sole: il “sol dell’avvenire”, simbolo di una ideologia che credevamo morta e sepolta.
Che cosa ha detto in questa occasione il Presidente della Camera, on. Gianfranco Fini? Ha dichiarato – e con lui molti che lo hanno seguito - che Sergio Marchionne ragiona da “canadese” e che dimentica quanto l’Italia ha fatto per la Fiat con enormi sovvenzioni pagate dai contribuenti italiani. Queste affermazioni meritano alcune considerazioni.
Innanzi tutto non è chiaro per quale motivo il ragionare da “canadese” – o da americano, svizzero o quant’altro – sia cosa riprovevole. Abbiamo sempre creduto che si dovesse solo distinguere fra chi ragiona bene e chi ragiona male, ma evidentemente l’on Fini non la pensa così. A meno che il suo disprezzo si riferisca al fatto che i canadesi non hanno l’obbligo morale che hanno invece gli italiani di essere riconoscenti ad uno stato che ha allegramente e generosamente coperto, con enormi finanziamenti, i problemi della Fiat. E qui si passa a considerare il secondo argomento delle critiche rivolte all’Amministratore Fiat.
Infatti è verissimo che lo stato italiano – ed in definitiva i contribuenti italiani – hanno largamente contribuito per molti anni a coprire i problemi della società, dovuti a cattiva gestione e ad esagerata acquiescenza alle vaneggianti pretese sindacali. Quindi il fatto che ora si cerchi di gestire l’azienda con criteri sani e si cerchi di trovare un accordo con i sindacati perché le cose vadano meglio in futuro e non ci sia più bisogno di continue sovvenzioni statali dovrebbe meritare i complimenti ed il sostegno di tutti.
Ma evidentemente non è questo il pensiero di Fini, che chiaramente pensa al futuro come continuazione pedissequa del presente e vede la propria funzione unicamente volta all’incoraggiamento degli sprechi e dei parassitismi, purché ciò gli porti vantaggi sul piano elettorale che gli permettano di continuare in “futuro” a ricoprire incarichi e ad esercitare un potere che non ha mai contribuito in passato a migliorare le condizioni del nostro infelice paese.
Infine va ricordato che Sergio Marchionne ha evitato – evidentemente per delicatezza nei confronti delle istituzioni - di citare il fatto che la precaria situazione competitiva italiana dipende, oltre che dalle fisime sindacali, anche e soprattutto dall’azione dei governi e delle maggioranze che si sono succeduti alla guida del paese. Va infatti ricordato che mentre il costo del lavoro in Italia è fra i più alti in Europa, il netto in busta paga del lavoratore è fra i più bassi.
Ciò è dovuto senza alcun dubbio all’esagerato prelievo fiscale, contributivo, eccetera effettuato dallo stato per finanziare inefficienze, sprechi, parassitismi e malversazioni, oltre che ad una legislazione intesa, a parole, a proteggere i lavoratori, ma che in realtà, senza proteggere gli onesti favorisce unicamente i “furbi”, danneggia tutto il sistema nazione e ci pone in una condizione di palese incapacità di competere con gli altri paesi sviluppati.
Per concludere con una nota di blando ottimismo vale la pena di ricordare in quale modo il capo della CISL, Bonanni, ha commentato l’intervista. Pur segnalando l’urgenza di condurre a buon fine la trattativa con la Fiat al fine di difendere sia l’occupazione che un patrimonio italiano, ha pure chiesto che al più presto si inizi a discutere con il governo e le istituzioni su quanto va fatto per svecchiare il “sistema Italia” e ridare al nostro paese il posto che gli compete e che per i motivi noti ha da tempo perduto.
Il Bertoldo
I rapporti tra i vari poteri dello Stato
Lo schema qui sotto riassume i rapporti tra i vari poteri dello Stato.
Notate qual'e' l'unico potere che non viene ne' eletto ne' nominato? La magistratura, i cui componenti dovrebbero entrare a farne parte per concorso.
Siamo tenuti sotto scacco dagli unici che rappresentano solo se stessi.
H/T: Il Giulivo
Notate qual'e' l'unico potere che non viene ne' eletto ne' nominato? La magistratura, i cui componenti dovrebbero entrare a farne parte per concorso.
Siamo tenuti sotto scacco dagli unici che rappresentano solo se stessi.
H/T: Il Giulivo
George Soros: Legalizzare la marijuana
George Soros spiega sul Wall Street Journal, perche' e' favorevole alla legalizzazione della marijuana.
"We should invest in effective education rather than ineffective arrest and incarceration."
Perfettamente d'accordo con Soros.
L'articolo
La guerra delle valute
Secondo il Wall Street Journal l'accordo durante il G-20, potrebbe peggiorare la situazione, non migliorarla.
L'articolo
Potash Politics...
The Potash takeover is moving into fever pitch.
Canadian style...
Potash politics put Tories on spot
Saskatchewan as banana republic
Terremoto e tsunami a Sumatra: Centinaia di morti
500 i dispersi. Tutti salvi i surfisti australiani.
Un muro d' acqua ci ha trasportati fino nella giungla.
Un muro d' acqua ci ha trasportati fino nella giungla.
26 ottobre 2010
Le dieci assurdità di Fini sull’aumento delle tasse
Ma che bella pensata! La prima proposta programmatica comprensibile a tutti di Fini è stata nientemeno che il raddoppio delle tasse sui risparmi, un livello addirittura superiore a quanto sognato in passato da Bertinotti. Fini non si è fatto quindi problemi a rinnegare un programma sulla base del quale è stato eletto e che aveva scritto in grosso e in rosso l’impegno a non alzare in nessun caso le tasse. Posto che la scusa di finanziare l’università è una foglia di fico - dato che i soldi non sono diversi - non si capisce perché, per reperire fondi, una tassa sui risparmi sarebbe meglio di, ad esempio, un taglio al suo stipendio o ad altri sprechi, ecco un piccolo promemoria dei motivi per cui quest’idea è dannosa, sbagliata e molto pericolosa.
Leggi tutto
H/T: Natalia D.M.
Top 10 frasi per lasciare il partner
Classico preludio: Ho bisogno di parlarti
10. Mi sento trascurata
9. Non puoi darmi la sicurezza (economica) che cerco
8. Voglio poter assaggiare tutto ciò che il mondo mi offre
7. Lo sto facendo per te
6. Ho bisogno di tempo
5. Il nostro rapporto mi sta soffocando
4. Ho bisogno di stare con i miei amici
3. Tu non mi ami abbastanza
2. Ti credevo diverso
E la number one:
1. Ti lascio perché ti amo troppo
10. Mi sento trascurata
9. Non puoi darmi la sicurezza (economica) che cerco
8. Voglio poter assaggiare tutto ciò che il mondo mi offre
7. Lo sto facendo per te
6. Ho bisogno di tempo
5. Il nostro rapporto mi sta soffocando
4. Ho bisogno di stare con i miei amici
3. Tu non mi ami abbastanza
2. Ti credevo diverso
E la number one:
1. Ti lascio perché ti amo troppo
Noi non ci muoviamo da Napoli
Tutto il problema del Sud in questi 50 secondi.
Notare l'immigrato con il casco, le due ragazzine di 12 anni massimo, senza.
Quando la domanda si fa seria...
Niente di meglio che abbandonare l'intervista.
Ecco chi e' Julian Assange, un uomo senza scrupoli
Civil war at Wikileaks
Ecco chi e' Julian Assange, un uomo senza scrupoli
Civil war at Wikileaks
25 ottobre 2010
Nemico pubblico numero uno.
Julian Assange, criminale di guerra |
Un nemico cui unico obiettivo e' la nostra conquista e distruzione.
Siamo in guerra!
Get Over It.
War Criminal Julian Assange
Giorno festivo
Osama Bin-Laden inizia a credere all' astrologia e va a consultare un famoso astrologo per chiedergli quando verra' il giorno della sua morte.
"Morirai in un giorno festivo italiano", gli dice l'astrologo.
"Come puoi essere cos' sicuro?" gli chiede Bin-Laden.
"Beh, qualsiasi giorno tu morirai sara' una giorno di festa in Italia".
"Morirai in un giorno festivo italiano", gli dice l'astrologo.
"Come puoi essere cos' sicuro?" gli chiede Bin-Laden.
"Beh, qualsiasi giorno tu morirai sara' una giorno di festa in Italia".
A Singapore e' vietato baciarsi
Nuova segnaletica singaporeana.
Ennesimo divieto nella citta' piu' noiosa, paranoica, arrogante, sterile, e stupida del mondo.
Dimenticato qualchecosa?
Minatori cileni: Svelato il mistero
Il mistero di come erano riusciti a sopravvivere 17 giorni con una scatoletta di tonno, e' finalmente stato svelato con la scoperta del 34esimo minatore....
21 ottobre 2010
premio Sakharov al dissidente cubano Guillermo Fariñas.
Vittoria della destra europea e bel sgambetto a questa sempre piu' insopportabile gauche caviar europea che sta distruggendo il nostro continente.
Evviva!
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