05 marzo 2013

Il caos del voto all'estero

A prescindere i brogli che sono ormai cosa saputa. Basta pagare e vieni eletto. E comunque nelle ambasciate e consolati nel mondo e' puro caos. Ho visto centinaia di schede in una stanza e qualsiasi funzionario poteva entrare e riempirle con il nome di un candidato. Il sistema e' semplicemente medievale e facilita i brogli.
I sinistri sono i grandi specialisti e non per niente ogni volta vengono eletti, e guarda caso tutti i Senatori eletti quest'anno sono del PD (e del partito Monti per l'Italia.)
Chiaramente le procure non indagano. Fosse stato il contrario, avrebbero gia' annullato i voti.
Ma poi il sistema che obbliga il voto per posta. In Sud Africa durante il periodo delle votazioni, le poste erano in sciopero. Sui 25,500 plichi elettorali spediti, solo 4,318 sono pervenuti  ai vari Consolati e all'Ambasciata di Pretoria.
Siccome poi il PDL e' il partito che ha preso piu' voti (1,983 sui 4,318)  avremmo sicuramente potuto mandare un rappresentante a Roma.
In America Latina poi non ne parliamo.
Scandaloso!

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