30 novembre 2010
29 novembre 2010
Metropolitana di New Delhi
Schiaffi e spintoni per buttare fuori alcuni uomini dallo scompartimento riservato alle donne.
L' Ileana Tacconeli cinese.
Si chiama Zhu Songhua ed e' una maestra alla scuola elementare numero 1 della citta' di Nantong vicino a Shanghai...
La rubrica del Bertoldo: Riformisti
Tutte le parti politiche, dalla destra alla sinistra, non perdono occasione per far presente all’intero paese, con tono preoccupato, che è non solo necessario ma urgente avviare una stagione di profonde riforme, per rendere l’Italia un paese moderno in grado di competere ad armi pari con il resto del mondo.
In vista di un domani migliore, grazie alle auspicate riforme, un neo partito, insieme a molte fondazioni di carattere politico, si fregia nella propria “ragione sociale” della parola “futuro”.
Se, uscendo dalle chiacchiere, si passa ad esaminare i fatti ci si rende conto che ben pochi credono veramente a ciò che dicono. Un esempio eclatante lo si è avuto proprio in questi giorni in occasione del XXX congresso nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati (il sindacato dei magistrati). Il Presidente dell’Associazione, Luca Palamara, ha riconosciuto che la giustizia in Italia non funziona o funziona molto male, ed ha ricordato che in questo campo l’Italia è peggio del Ruanda.
A parte il fatto che questo paragone sa tanto di razzismo, dato che per indicare un paese molto arretrato si è preso a campione un paese africano – e speriamo che non ci siano proteste diplomatiche – rispetto al quale tuttavia l’Italia non brilla, stupisce che il Palamara, eletto presidente nel maggio 2008, in due anni e mezzo non si sia mai occupato del degrado dell’istituzione, ma abbia speso il suo tempo unicamente ad ostacolare qualunque sia pur modesto tentativo governativo di intervenire.
Ma l’affermazione più curiosa è certamente quella da lui stesso fatta, che la Magistratura deve procedere ad un’autoriforma. Non si capisce bene che cosa egli abbia inteso con questa dichiarazione, se pensava ad una migliore organizzazione degli uffici giudiziari e ad uno sprone ai magistrati perché lavorino di più e meglio, senza personalismi e vanità più adatti a delle subrettes televisive che ad austeri custodi della maestà della legge, oppure se pensava ad una vera e radicale riforma dell’ordine, tale da consentire al nostro paese di superare quantomeno il Ruanda. Se quest’ultima interpretazione è quella giusta, ci sembra un po’ fuori luogo, dato che il potere di riformare veramente la magistratura spetta ovviamente al Parlamento, espressione (almeno così si dice) della volontà popolare, e non ad una organizzazione corporativa quale è un sindacato.
L’unico modo praticabile perché anche i magistrati possano partecipare al processo di riforma della magistratura sarebbe quello di presentare al Parlamento ed al governo un progetto di riforma articolato e coerente con le attese dei cittadini – già ampiamente sfiduciati in proposito – al fine di dimostrare coi fatti e non con le parole la volontà di modificare una situazione chiaramente indegna di un paese civile, collaborando e non limitandosi a dire no, anche con scioperi e manifestazioni finora riservati per consuetudine ai metalmeccanici e simili categorie di lavoratori, ad ogni sia pur timido proposito di intervento in merito. Ma forse questo è sperare troppo…
Il Bertoldo
In vista di un domani migliore, grazie alle auspicate riforme, un neo partito, insieme a molte fondazioni di carattere politico, si fregia nella propria “ragione sociale” della parola “futuro”.
Se, uscendo dalle chiacchiere, si passa ad esaminare i fatti ci si rende conto che ben pochi credono veramente a ciò che dicono. Un esempio eclatante lo si è avuto proprio in questi giorni in occasione del XXX congresso nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati (il sindacato dei magistrati). Il Presidente dell’Associazione, Luca Palamara, ha riconosciuto che la giustizia in Italia non funziona o funziona molto male, ed ha ricordato che in questo campo l’Italia è peggio del Ruanda.
A parte il fatto che questo paragone sa tanto di razzismo, dato che per indicare un paese molto arretrato si è preso a campione un paese africano – e speriamo che non ci siano proteste diplomatiche – rispetto al quale tuttavia l’Italia non brilla, stupisce che il Palamara, eletto presidente nel maggio 2008, in due anni e mezzo non si sia mai occupato del degrado dell’istituzione, ma abbia speso il suo tempo unicamente ad ostacolare qualunque sia pur modesto tentativo governativo di intervenire.
Ma l’affermazione più curiosa è certamente quella da lui stesso fatta, che la Magistratura deve procedere ad un’autoriforma. Non si capisce bene che cosa egli abbia inteso con questa dichiarazione, se pensava ad una migliore organizzazione degli uffici giudiziari e ad uno sprone ai magistrati perché lavorino di più e meglio, senza personalismi e vanità più adatti a delle subrettes televisive che ad austeri custodi della maestà della legge, oppure se pensava ad una vera e radicale riforma dell’ordine, tale da consentire al nostro paese di superare quantomeno il Ruanda. Se quest’ultima interpretazione è quella giusta, ci sembra un po’ fuori luogo, dato che il potere di riformare veramente la magistratura spetta ovviamente al Parlamento, espressione (almeno così si dice) della volontà popolare, e non ad una organizzazione corporativa quale è un sindacato.
L’unico modo praticabile perché anche i magistrati possano partecipare al processo di riforma della magistratura sarebbe quello di presentare al Parlamento ed al governo un progetto di riforma articolato e coerente con le attese dei cittadini – già ampiamente sfiduciati in proposito – al fine di dimostrare coi fatti e non con le parole la volontà di modificare una situazione chiaramente indegna di un paese civile, collaborando e non limitandosi a dire no, anche con scioperi e manifestazioni finora riservati per consuetudine ai metalmeccanici e simili categorie di lavoratori, ad ogni sia pur timido proposito di intervento in merito. Ma forse questo è sperare troppo…
Il Bertoldo
Wikileaks: Criminali!
E l'internazionale dei penbensanti gauche caviar continua a dare credibilita' a quel criminale di Assange...
Esterrefante!
Certe informazioni non possono essere rese di dominio pubblico.
Per fortuna che qualcuno ci sta pensando....
Esterrefante!
Certe informazioni non possono essere rese di dominio pubblico.
Per fortuna che qualcuno ci sta pensando....
26 novembre 2010
Nigel Farage al Parlamento Europeo: Ma chi vi credete di essere?
Nigel Farage, dice le cose come stanno! Il mio eroe!
Statuto delle Imprese, arriva la rivoluzione
Due i pilastri: il passaggio da una logica di sospetto verso l'imprenditore a un atteggiamento di fiducia e la centralità delle Pmi. Speriamo che riesca ad essere approvato prima che finisca la legislatura!
L'articolo
H/T: Edoardo Colombo
L'articolo
H/T: Edoardo Colombo
Singapore: Polemica per il costume-bandiera indossato da squadra di pallanuoto
La mezza luna sul "pacco"
E il Governo paranoico va in tilt.
Singapore rebukes water polo team's racy swimsuits
Studenti? Macche'! Ignoranti manipolati dalla sinistra
Giornalista: "Perché protestate?".
Studentessa (con quel forte accento romano): "Siamo qui per protestare contro la riforma Gelmini".
Giornalista: "E cosa c'e' che non volete e che non vi piace in questa riforma ?”.
Studentessa (dopo un lungo silenzio e sguardo vuoto): “Perche' e' sbajata!!"
E partono gli slogan e le urla...
Non l'hanno neanche letto il disegno di legge.
Non sanno neanche cosa sia.
E questi ignoranti fannulloni sono il futuro dell'Italia
Da piangere
Il grande gioco e la crisi tra le due coree
Sintetica analisi della geopolitica mondiale, necessaria dopo lo strike lanciato ieri dal Nord Corea. Contrariamente alle Cassandre di molta stampa, non credo che ci sarà una risposta simmetrica, ma una risposta light. Il Nord Corea è il cemento su cui si basa il fragile equilibrio tra Cina e Occidente (con Giappone, Sud Corea e Taiwan): chi lo tocca apre il vaso di Pandora del Grande Gioco attuale (basato sui doppi e tripli giochi).
L'articolo
25 novembre 2010
24 novembre 2010
Indegno Floris, Indegna RAI
Indegno, incivile, patetico. E’ Floris, il finto giovane conduttore di Ballarò, il programma di Rai3. Che manda in onda, questa sera, un servizio fazioso sui rifiuti di Napoli, ma talmente fazioso che in confronto Santoro sembra la BBC. Un servizio, e una intera puntata, costruita con l’evidente scopo di colpire Silvio Berlusconi.
Leggi l'articolo
Classicita'
Narra Plutarco, nella “Vita di Giulio Cesare”, che il grande condottiero romano, trovandosi in un paesetto della Gallia, abbia dichiarato: “meglio essere il primo in un piccolo villaggio che il secondo a Roma”. Con ciò egli avrebbe messo in evidenza la sua aspirazione al primato ovunque si fosse trovato e l’insofferenza verso ogni situazione di dipendenza. Per dirla in linguaggio moderno egli aspirava non genericamente al podio, ma al posto più alto, anche se si fosse trattato di un podio piccolo piccolo.
In questi ultimi mesi abbiamo avuto la prova che l’eccelso spirito del grande romano non si è perso del tutto, almeno presso alcuni personaggi nei confronti dei quali tuttavia qualunque paragone con Giulio Cesare sarebbe un tantino esagerato e fuori luogo.
Forse molti dei lettori hanno capito che stiamo parlando dell’ineffabile Presidente della Camera dei Deputati, on. Gianfranco Fini: egli infatti ha preferito essere il primo in un piccolo partito – da lui appositamente fondato – di cui non è possibile per il momento stabilire le possibilità di sopravvivenza, piuttosto che il secondo, con possibilità prima o poi di diventare il primo, nel maggior partito politico italiano.
D’altra parte, considerando le origini “ideologiche” del personaggio, un simile atteggiamento non può certo meravigliare. E’ sempre stata un’idea fissa del fascismo (male assoluto secondo la definizione datane dal soggetto in questione) di richiamarsi alla romanità e di ritenere, del tutto a torto, che gli italiani non siano altro che gli eredi delle qualità, della forza e della cultura dei creatori del più grande e durevole impero dell’antichità classica occidentale.
E’ anche nota l’avversione di Fini, nato a Bologna, terra di confine fra Celti ed Etruschi, nei confronti della Lega, che afferma il diritto ad una gestione finanziaria autonoma delle regioni del nord, anticamente abitate dai galli, nemici tradizionali dei romani. Ed infatti, nel suo nuovo partito, egli si è circondato quasi esclusivamente di discendenti dei sicani, dei sanniti e dei campani, anche queste popolazioni che hanno dato filo da torcere ai romani. Del resto, se proprio deve venire a patti con i discendenti dei celti, preferisce notoriamente quelli di Montecarlo.
Il Bertoldo
In questi ultimi mesi abbiamo avuto la prova che l’eccelso spirito del grande romano non si è perso del tutto, almeno presso alcuni personaggi nei confronti dei quali tuttavia qualunque paragone con Giulio Cesare sarebbe un tantino esagerato e fuori luogo.
Forse molti dei lettori hanno capito che stiamo parlando dell’ineffabile Presidente della Camera dei Deputati, on. Gianfranco Fini: egli infatti ha preferito essere il primo in un piccolo partito – da lui appositamente fondato – di cui non è possibile per il momento stabilire le possibilità di sopravvivenza, piuttosto che il secondo, con possibilità prima o poi di diventare il primo, nel maggior partito politico italiano.
D’altra parte, considerando le origini “ideologiche” del personaggio, un simile atteggiamento non può certo meravigliare. E’ sempre stata un’idea fissa del fascismo (male assoluto secondo la definizione datane dal soggetto in questione) di richiamarsi alla romanità e di ritenere, del tutto a torto, che gli italiani non siano altro che gli eredi delle qualità, della forza e della cultura dei creatori del più grande e durevole impero dell’antichità classica occidentale.
E’ anche nota l’avversione di Fini, nato a Bologna, terra di confine fra Celti ed Etruschi, nei confronti della Lega, che afferma il diritto ad una gestione finanziaria autonoma delle regioni del nord, anticamente abitate dai galli, nemici tradizionali dei romani. Ed infatti, nel suo nuovo partito, egli si è circondato quasi esclusivamente di discendenti dei sicani, dei sanniti e dei campani, anche queste popolazioni che hanno dato filo da torcere ai romani. Del resto, se proprio deve venire a patti con i discendenti dei celti, preferisce notoriamente quelli di Montecarlo.
Il Bertoldo
Alan Shadrake potra' lasciare Singapore
Completo voltafaccia del governo di Singapore, sotto pressione da alcuni governi ed organizzazioni internazionali sul caso di Alan Shadrake, l'autore inglese arrestato per avere scritto un libro sulla pena di morte a Singapore.
Ho appena finito di celebrare con Alan e il suo avvocato...
Grazie anche a Paolo della Sala per avere riportato la notizia sul suo blog!
23 novembre 2010
Divagazioni
Non sembra proprio il caso di rileggere e commentare le cronache “politiche” di questi ultimi tempi. Francamente abbiamo fatto largamente il pieno di Noemi, Patrizie, Ruby, case di Montecarlo, fratelli e suocere Tulliani, polemiche interne ed esterne RAI, scissioni partitiche, primarie perse da chi le ha inventate e convocate, ministre permalose, specialisti di mafie che ne distribuiscono le patenti dappertutto e simili piacevolezze, che non influiscono minimamente sui problemi italiani, ma servono unicamente a trasformare il confronto politico in ridicole beghe da cortile (o forse sarebbe meglio dire da pollaio).
Vale invece la pena, tanto per non perdere l’abitudine, di segnalare alcune curiosità che forse non sono state bene percepite dal pubblico.
Innanzitutto ci piace l’entusiasmo con cui tutte le parti politiche pongono l’accento sulla utilità e la necessità di realizzare la raccolta differenziata dei rifiuti, al fine di assicurare il riciclo di tutti quei materiali che, previa opportuna lavorazione, possono essere ancora utili. Con ammirato stupore dobbiamo constatare che, in campo politico, l’inventiva, sempre molto attiva se si tratta di conservare poltrone e privilegi, è riuscita nel miracolo di fondere la raccolta indifferenziata (biasimevole) con il riciclo (lodevole).
Infatti tutti i nostri partiti sono delle specie di discariche dove hanno trovato posto, in modo indifferenziato, soggetti provenienti dalle esperienze più varie. Ex DC, ex PCI, ex PSI, ex PLI, ex AN, ex Pri, ex PSDI e chi più ne ha più ne metta sono presenti dappertutto. Tuttavia questi stessi soggetti sono stati evidentemente riciclati ed ora si presentano come il “nuovo”, se non addirittura come il “futuro”.
Quello che non piace assolutamente alla nostra classe politica è certamente l’uso indifferenziato di termovalorizzatori, che come unico sottoprodotto lasciano cenere, ma che, dove sono stati installati, hanno incontrato grande favore per un semplicissimo motivo: niente rifiuti in circolazione ed un gran senso di benessere dovuto alla possibilità di produrre in tal modo nuove energie (elettricità e calore).
Il Bertoldo
Vale invece la pena, tanto per non perdere l’abitudine, di segnalare alcune curiosità che forse non sono state bene percepite dal pubblico.
Innanzitutto ci piace l’entusiasmo con cui tutte le parti politiche pongono l’accento sulla utilità e la necessità di realizzare la raccolta differenziata dei rifiuti, al fine di assicurare il riciclo di tutti quei materiali che, previa opportuna lavorazione, possono essere ancora utili. Con ammirato stupore dobbiamo constatare che, in campo politico, l’inventiva, sempre molto attiva se si tratta di conservare poltrone e privilegi, è riuscita nel miracolo di fondere la raccolta indifferenziata (biasimevole) con il riciclo (lodevole).
Infatti tutti i nostri partiti sono delle specie di discariche dove hanno trovato posto, in modo indifferenziato, soggetti provenienti dalle esperienze più varie. Ex DC, ex PCI, ex PSI, ex PLI, ex AN, ex Pri, ex PSDI e chi più ne ha più ne metta sono presenti dappertutto. Tuttavia questi stessi soggetti sono stati evidentemente riciclati ed ora si presentano come il “nuovo”, se non addirittura come il “futuro”.
Quello che non piace assolutamente alla nostra classe politica è certamente l’uso indifferenziato di termovalorizzatori, che come unico sottoprodotto lasciano cenere, ma che, dove sono stati installati, hanno incontrato grande favore per un semplicissimo motivo: niente rifiuti in circolazione ed un gran senso di benessere dovuto alla possibilità di produrre in tal modo nuove energie (elettricità e calore).
Il Bertoldo
Costruttori moschea a Ground Zero chiedono sovvenzione di 5 milioni di dollari da un fondo destinato allo sviluppo del Lower Manhattan dopo 9/11
Developers of the controversial Park51 Islamic community center and mosque located two blocks from ground zero earlier this month applied for roughly $5 million in federal grant money set aside for the redevelopment of lower Manhattan after the attacks of September 11.
La notizia
Add insult to injury!
Storia napoletana
I vigili urbani di Napoli, per incoraggiare l'utilizzo delle cinture, hanno deciso di dare un premio di 500 euro al primo automobilista che ogni mattina passa davanti ad una pattuglia con la cintura allacciata.
Il primo giorno il premio va a una macchina che sta uscendo dal porto. I vigili la fermano e si congratulano con l'automobilista. Uno dei vigili gli chiede cosa pensa di fare con i soldi vinti.
- Beh... - dice l'automobilista - Penso che andrò a scuola guida per prendere 'sta benedetta patente..!
Lo interrompe la donna vicino a lui: - Per carita' signor vigile, non statelo a sentire...dice sempre stranezze quando è ubriaco...
Sul sedile posteriore un uomo che stava dormendo si sveglia, vede la scena e grida:- Lo sapevo che non si passava mai con la macchina rubata ....!
Improvvisamente, si sentono dei colpi dal baule, e due voci con forte accento africano chiedono: -Allora, siamo fuori dal porto ??
Il primo giorno il premio va a una macchina che sta uscendo dal porto. I vigili la fermano e si congratulano con l'automobilista. Uno dei vigili gli chiede cosa pensa di fare con i soldi vinti.
- Beh... - dice l'automobilista - Penso che andrò a scuola guida per prendere 'sta benedetta patente..!
Lo interrompe la donna vicino a lui: - Per carita' signor vigile, non statelo a sentire...dice sempre stranezze quando è ubriaco...
Sul sedile posteriore un uomo che stava dormendo si sveglia, vede la scena e grida:- Lo sapevo che non si passava mai con la macchina rubata ....!
Improvvisamente, si sentono dei colpi dal baule, e due voci con forte accento africano chiedono: -Allora, siamo fuori dal porto ??
Corea del Sud in stato di massima allerta
I nordcoreani bombardano l'isola sudcoreana di Yeonpueong. Ci sono morti e feriti.
No good.
La notizia
19 novembre 2010
Obama come Shiva
Perché?
Pensano che forse e' Dio?
Pensano che sia in grado di risolvere tutti i problemi del mondo?
No. Peggio.
Cercano di giustificarlo. In sostanza dicono "Non e' colpa sua...e' solo umano."
Pensate se Bush fosse andato a un G20 e fosse stato ignorato da tutti, ridicolizzato dalle grandi nazioni, come lo e' stato Obama all'ultimo summit.
Peccato pero' che Shiva nella religione induista rappresenta la distruzione.
Preferisco la vignetta sotto
E la love story dei mass media continua....
Come perdere un po' di kili....
Solo in Giapppone...
Titolo del popolarissimo manga di Saori Oguri Darling wa Gaikokujin.
Il marito e' mezzo italiano.
E se in Italia uno sposato con un'africana si mettesse a creare dei fumetti dal titolo mia moglie e' una cannibale? Cosa direbbero i nostri sinistrorsi savianardi ?
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